Cerco casa

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Il postino quella mattina del dodici di settembre fa il suo solito giro.
Scende dal motore e prende le lettere con il cognome dei Doyle e cammina verso la porta, ma non arriva a bussare, resta con la mano chiusa a pugno in aria , la signora Doyle con un sorriso prende le lettere che l'uomo riprendendosi le porge e se na va, per continuare il suo solito giro.

La donna entra dentro casa chiudendo la porta , controlla una ad una le lettere e quando ha tra le mani quella che cerca, lascia nel tavolino quelle che per il momento non sono di suo interesse e va in salotto, dove la sua famiglia sta guardando la televisione.

La televisione viene spenta e non sanno cosa sia successo, si girano poco dopo vedendo la madre con il telecomando in mano,e nell'altra una busta e alla vista di quest'ultima i loro occhi si illuminano e nel loro viso nasce un sorriso.

《Stefania questa è per te》 , Stefania prende la busta dalle mani di sua madre e guarda stranita la lettera, perché lei  non ne deve ricevere nessuna, si sente anche osservata e alza un attimo il viso.

Apre la busta rompendo la cera lacca , legge a mente ciò che contiene e i suoi occhi si aprono stupiti.

《Perché mamma ? 》
《Non puoi continuare i tuoi studi qui a Doncaster devi andare a Londra. Noi siamo sempre qui non scappiamo. Sai siamo persone adulte e ci sappiamo comportare. Tesoro è la tua occasione》

《Sarebbe bello, ma dovrei trovare una casa, prenotare il biglietto dell'aereo e... 》
《Già ho prenotato tutto io, devi preparare solo le valigie insieme a tua mamma, sai ci tiene molto, e partire. Comprerai li il materiale che ti manca, non puoi perdere questa opportunità》

《Scusate ,voi avete prenotato un biglietto per domani, non sapendo se sarei stata ammessa o no. Siete andati ad occhi chiusi 》
《Fratellino, una volta ogni tanto dobbiamo buttarci, indipendentemente da ciò che abbiamo detto prima 》

《Antony da quando sei così filosofico?! 》
《Molto divertente, Jamie ci ha detto di riferirti che devi andare senza prendere la scusa che devi occuparti di lui, ma vuole che lo chiami quando sei arrivata ed hai tempo》 , si morde il labbro indecisa su cosa fare , ci pensa solo qualche secondo e si risponde a se stessa che ci andrà.
Intorno a lei i suoi familiari la guardano ansiosi di sapere la risposta.

《Si 》
《SIII 》

Tutti l'abbracciano e non la lasciano, finché ,sua mamma non vede l'orario nell'orologio del salotto e prende per mano Stefania portandola al piano di sopra per preparare le valige.
Apre il letto di sua figlia minore che è a contenitore, per mettere al suo interno il suo cambio estivo e le cose che sta cercando che in questo momento gli servono, le valigie.
Li estrae ed apre la cabina armadio per prendere i vestiti che sceglie con cura e li mette dentro, ci mette tre ore per sistemare le due valige mettendogli dentro, a senso suo il necessario.

Quella sera la famiglia quando hanno finito di cenare, mettono una torta sopra il tavolo per festeggiare Stefania,e vanno a letto tardi.
Quella mattina si svegliano di buon ora per andare all aeroporto.
Il momento di lasciarsi è arrivato , sua madre la saluta, ma allo stesso tempo non la lascia, lei sorride per l'attaccamento del genitore e lentamente la toglie di dosso e gli da un bacio sulla fronte con un sorriso, prende le sue valigie e va a prendere il suo aereo.

Al suo arrivo a Londra, e leggermente spaesata, ma fa un gran respiro e chiama un taxi per portarla alla via della sua nuova casa in affitto.
Suona al citofono e risponde una anziana signora.

《Salve, come posso aiutarti giovanotto 》
《Salve, sono Stefania Doyle mio padre ha affittato la casa per... 》

《Si si, mi ricordo, ma tuo padre non ti ha detto che gli ho rimandato i soldi e che la casa non è più in affitto ?! 》
《No, se ne sarà dimenticato. Grazie della sua gentilezza》

La tua morte è un mio dovere a causa di qualcuno che non sa cosa sia l'amore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora