La tua morte è un mio dovere a causa di qualcuno che non sa cosa sia l'amore

Parigi

Con la mano destra è occupata a tenere il colletto della camicia, con l'altra mano apre lo sportello dell'aereo e con una spinta fa cadere l'alpha .

Quest'ultimo ancora in dormiveglia non si è accorto di essere arrivato, ma in tutto questo ha la fortuna di scendere agilmente con una capriola in avanti a causa dei suoi  riflessi da lupo, che Stefania ritiene stupidi solo perché è agile ed elegante anche quando cade.

Con un sospiro lei scende e lo raggiunge accanto a se.

《Perché ci siamo fermati a Parigi? 》
《Per pranzare 》

《Ma, se abbiamo mangiato i dolci qualche ora fa 》
《Appunto qualche ora fa, comunque eravamo di passaggio e abbiamo tempo libero una deviazione non fa mai male 》

Abbassa la testa verso terra e fa un sospiro di rassegnazione , già si sta pentendo di aver chiesto di essere fidanzati.

Salgono in macchina per trovarsi davanti la Tour Eiffel e salire fino alla sala ristorante.
Non può negare che Parigi fa il suo effetto, ma sarebbe voluta venire quando si fosse programmata il viaggio su cosa fare, ha capito che la persona accanto a se ama le sorprese.

Un cameriere al loro arrivo senza dire niente gli indica un tavolo dove sedersi.

Stefania prende il tovagliolo e lo mette sopra le sue ginocchia, con lo sguardo dell'altro sopra di se , alza il viso per incrociare i suoi occhi con quello dell'altro e guardarsi per un paio di secondi .

《Mi so comportare a tavola, ormai siamo qui e mangiamo 》
《D'accordo, io vado un attimo in bagno ora torno, tu ordina se vuoi piccolo 》

Non gli lascia il tempo di rispondere che se ne va nel bagno indicato.

Entra dentro e si ferma al primo lavandino, dove sopra di se ha uno specchio che arriva fino alla fine della stanza, e la stessa cosa valgono per i lavandini.

Si guarda allo specchio e con la mano destra si aggiusta i capelli e la sinistra la tiene sorpa il lavandino.
È agitato, non può credere che oggi sia il giorno più bello della sua vita, dove lui può dire di avercela fatta , ha accanto a se la persona migliore che gli potesse capitare.
Continua a sistemarsi per essere al meglio e con la coda dell'occhio nota la lucentezza del piccolo diamante rosso dell'anello che porta alla mano.
Se lo tocca e lo gira un po sentendo come sfrega nella sua pelle.

Quando si ritiene soddisfatto si lava le mani e li asciuga nella macchinetta ad aria posta accanto alla porta.

Esce è nota una donna della sua età li davanti al bagno.

《Questo è il bagno degli uomini, quello per le donne è quello accanto 》
《Lo so 》

Gli risponde con tono basso e seducente, i tacchi che indossa rimbombano per la stanza e terminano qundo si fermano davanti a lui.
E con un sorriso malizioso punta il suo dito sul suo petto di Tomlinson, riesce a scendere solo fino a metà petto perché poi lui si scosta facendo qualche passo all'indietro.

《Sono già impegnato》 , la sorpassa ed esce per raggiungere Stefania al ristorante, non vuole farla aspettare oltre.

Il suo viso incontra quello del suo piccolino e non può non sorridere dalla felicità, che svanisce quando un odore invade le sue narici.
Gira lo sguardo ed è la donna incontrata in bagno, si scosta ancora una volta da lei serio per fargli capire che con lui non c'è niente da fare, ma lei ancora più sfrontata mette entrambe le mani dietro il suo collo e cerca di baciarlo, glielo impedisce prendendo entrambe le sue mani portandole sui suoi fianchi.

Stefania ha deciso di aspettare Louis, e da quando è entrato in bagno sono passati una decina di minuti.
Poco dopo controlla il menù e appena sente l'odore dell'alpha alza il viso verso quella direzione .
Vedere Louis con un'altra persona accanto a se gli fa venire il mal di stomaco , e irritata di dovere aspettare ancora per mangiare, dalla ragazza che ci sta provando spudoratamente e questo in un giorno importante non può accettarlo.
Prende il tovagliolo che aveva sopra le gambe e con una mano lo mette sopra il tavolo, si alza dalla sedia aiutandosi con le mani, e piano piano arriva tra i due e si mette in mezzo.