Per una buona quinta volta la biondina riuscì a sfuggirmi, ma questa volta del tutto, non sapevo dove fosse diretta e ormai con l'oscurità della notte l'avevo persa di vista; tornai dentro frustrato, con un nervosismo indosso che avrei potuto colpire qualcuno o qualcosa in questo esatto istante.
"Rafe" mi richiamò mio padre vedendomi in centro la cucina con un bicchiere di liquore in mano, lo sorseggiavo lentamente, se lo avessi bevuto in un sorso non mi sarei fermato e avrei continuato con l'alcool, ora non c'era una cosa giusta e positiva della mia vita che mi facesse ragionare "dov'è andata?" chiese facendosi sempre più avanti.
"Non lo so" risposi secco e senza rivolgergli un minimo sguardo "io sono stato" cominciai a parlare, senza un'idea precisa su cosa dire "non Sarah, non Rose!" continuavo a toccarmi il petto e nel dialogare con Ward sentivo il mio cuore accelerare "io ti ho salvato" e in questo momento una lacrima percosse la mia guancia.
Pov's Gaia
Ero riuscita a scappare da quella casa, dalle sue grinfie, ero riuscita a scappare da Rafe Cameron. A malincuore ebbi dovuto colpirlo in pieno viso, lo avevo lasciato lì, con le mani prementi sulla sua mascella e lo sguardo furioso, non mi immaginavo neanche cosa avesse potuto farmi se fossi tornata indietro...
Cercai di scacciare via questi pensieri e cominciai a correre, a fuggire meglio dire, volevo raggiungere al più presto i miei amici e mio fratello, non sapevo neanche dove si trovassero, ma fortunatamente nel mio iphone possedevo la posizione esatta di John B.
Non persi un secondo ad accenderlo e la lieve luce che esso provocava mi fece socchiudere gli occhi, era ancora buio, in fondo erano solo le 4 di mattina, chi se non me si aggirava per le strade delle Outer Banks.Procedevo diritta verso la meta, ovvero dai miei amici, non ero intenzionata a nessuna deviazione e tanto meno sosta, ora loro erano la mia più grande preoccupazione.
Ormai era un'oretta che camminavo, scalza e con indosso solo una maglietta, non potevo recarmi per le strade principali, dovevo rimanere nei luoghi più subbugli della città. "Fanculo" esclamai mentre avevo i piedi distrutti per via dell'asfalto duro e rialzando gli occhi il mio sguardo cadde preciso su un albero o meglio un tronco, ma quello che aveva attirato la mia attenzione era un foglio...
In quel pezzo di carta si trovava stampato il volto di mio fratello con tanto di scritte, era ricercato... "Come è possibile?" parlavo pure da sola, bene pensai, peggio di così non poteva andare, stavo dando di matto.
Mi incamminai nuovamente, questa volta con un passo più spedito, infatti in meno di un'altra ora raggiunsi la macchina di Kiara, dove evidentemente si erano nascosti.
"Ragazzi" bussai al finestrino posteriore e si alzarono di scatto quattro teste, guardandomi sconcertati tanto quanto spaventati, non pensavano di ritrovarmi ma neanche di vedermi alle sei di mattina. "Gaia" esclamarono in coro e uscirono dall'auto, abbracciandomi come se non ci fosse un domani.
"Stai bene?" chiese per primo Jj vedendomi in quelle condizioni "ti ha fatto qualcosa Cameron?" non aspettò nemmeno una mia risposta, si preoccupò subito di cosa fosse capace di farmi Rafe, ma forse nessuno di loro era a conoscenza di quanto fosse cambiato anche se... aveva ucciso davanti ai nostri occhi lo sceriffo Peterkin. "Io sto bene, piuttosto te" puntai un dito sul petto di John B e gli sventolai in pieno viso la sua foto da ricercato "posso avere spiegazioni?"
Sorrise, ma era un sorriso isterico e di frustrazione, si porto le mani tra i capelli e rise "John B" lo scossi leggermente, era strano vederlo reagire in questa maniera, dopotutto lui era sempre stato la doccia tra i due, lui era il mio fratello maggiore. "Quel figlio di puttana di Ward" grugnò come se sputasse veleno e con quella semplice frase captai il tutto, i Cameron avevano denunciato lui e non il vero colpevole, ovvero Rafe.
"Ma non sei stato tu..." bisbigliai divenendo sempre più rigida e scombussolata, non pensavo fossero capaci di giocarci una mossa del genere, ma forse avrei dovuto aspettarmi di tutto da quella famiglia "davvero!?" urlò John B "è stato Rafe lo avete visto tutti!" si accanii verso di me, senza riflettere su quello che stesse facendo, ma procederono Pope e Jj a farlo calmare.
"Ma la colpa è anche di Ward" bisbigliai "Rafe è succube del padre, tutte le sue azioni sono costrette dal padre, ha bisogno di aiuto quel ragazzo" dissi tutto d'un fiato, non mi aspettavo di trovare il coraggio di dirglielo.
"Lo stai difendendo?" mi chiese aggrottando le sopracciglia mio fratello, beh sicuramente non si sarebbe aspettato che dopo anni di odio io avessi mai avuto la capacità di prendere le sue difese "ho parlato con Peterkin poco prima che mi morisse sotto gli occhi" feci un profondo respiro vedendo tutte le teste dei miei amici abbassarsi e gli sguardi incupirsi.
"È stata lei a parlarmi di Rafe, Rafe Cameron, lo conoscete tutti al meglio penso e potrei elencare a vita tutti i torti che ci ha fatto" mi voltai verso Pope "quando ti ha picchiato insieme ai suoi stupidi amici Kelce e Top" alzai le braccia all'aria, sapendo che quello che dicevo era vero, poi guardai Kia "quando ti ha deriso davanti a tutta la scuola" feci una veloce pausa "quando ha aggredito Jj al cinema" infine mi posai con lo sguardo su John B "ci ha fatto le peggio cose del mondo e non lo giustifico, tanto meno lo perdono, ha sempre sbagliato, ma non ci siamo mai chiesti per quale motivo fosse stato così..."
"Cosa vorresti dire con questo?" mi interruppe Pope, evidentemente si era perso il filo del discorso "Rafe ha dei problemi e non è mai stato aiutato, abbiamo continuato a giudicarlo senza pensare al motivo per cui fosse così..."
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scelta difficile || rafe cameron
Fiksi PenggemarDue opposti, Gaia Routledge una pogues e Rafe Cameron un Kooks. Fin dai primi anni della loro vita i due non si sopportano, mantenendo un odio costante da parte di entrambi, ma che sotto sotto sanno che nonostante quell'odio c'è qualcosa che li avv...