Chapter 64

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"Gaia" mi alzai in piedi ignorando i due assalitori che avrebbero potuto farmi del male, ma ora come ora nulla mi importava, lei era viva, Gaia era viva.
Il suo corpo si fermò di colpo, aveva intuito essere la mia voce quella, esitava a voltarsi e guardarmi, il mio volto invece era pura gioia, sorridevo come se niente in questo momento avesse potuto togliermi il sorriso dalle labbra.

Con cautela, si girò verso di me e una nuova esplosione di emozioni mi pervase, era così semplicemente bella e mi sembrava un sogno vederla. I suoi occhi verdi mi squadrarono, cazzo quanto mi erano mancati, mi era mancato quello sguardo così puro e magnifico, forse non credeva neanche lei di vedermi; le sue labbra si socchiusero alla mia vista, rosse e leggermente screpolate, indubbiamente indossanti il burro cacao alla ciliegia quello che lei amava più di ogni altra cosa.

"Rafe" disse non tanto forte perché io lo sentissi ma abbastanza chiaro perché io lo deducessi, senza pensarci due volte mi incamminai verso di lei, non mi importava più dell'oro e tantomeno di tutto il resto, ma John B le bloccò la via puntandomi una pistola contro dove le mani di Gaia subito dopo si poggiarono sopra l'arma, intravidi le sue dita, indossava due piccoli anelli, i soliti, nel mentre cercava di calmare suo fratello, fino a quando non dovetti soffermarmi su mio padre.

Mi bastò un veloce sguardo per capire che avrebbe premuto il grilletto verso di loro, mi precipitai su di lui gettandogli la pistola a terra e di conseguenza partì un proiettile che non riuscì a deviare; mi coprì la testa con le mani, cercando subito lo sguardo di Gaia, non avevo idea di dove fosse indirizzato ma il suo viso era in totale shock: respirava velocemente, mentre John B cercava di trascinarla nella camionetta.

"Gaia aspetta" feci qualche passo avanti ma il fratello le richiuse la porta, impedendogli l'uscita, subito dopo prese posto nella parte del guidatore, non ci credevo, l'avevo trovata e ora stava per andarsene di nuovo "John B" gridai con tutto me stesso mettendomi le mani sui capelli "sei un codardo" urlai infine, seguendo per gli ultimi metri la camionetta e la osservai andarsene.

"O mio dio" cominciai ad andare fuori di me

Pov's Gaia

Vi ero mancata?

In tutta questa mia assenza sono capitate le cose più impossibili e immaginabili, da quando a malincuore avevo lasciato Rafe alle Outer Banks ero partita insieme a mio fratello con la barca che ci aveva procurato Jj, ma addentrandoci nel bel mezzo di una tempesta essa si era ribaltata, facendo così credere all'intero mondo che noi eravamo morti o per i più fiduciosi: dispersi nel mare.

Ricordo come se fosse ieri quel giorno... la paura e l'angoscia mi avevano penetrato come non mai, non ero una gran nuotatrice e non avevo la minima certezza di riuscire a sopravvivere nel bel mezzo di una bufera nell'oceano, invece a quanto pare amici sono ancora tra voi.
Devo ringraziare mio fratello, poco prima che il Phantom si ribaltasse, mi infilò l'unico giubbotto galleggiante assicurandosi la salvezza della mia vita e non della sua.

La mattina dopo mi ero svegliata per via della forte luce del sole che mi penetrava sul viso e sul resto del corpo, provocandomi una lieve scottatura, avevo alzato il volto scombussolato e stordito, ma sotto sotto cosciente di cosa stava cercando, ovvero John B. Avevo urlato il suo nome in preda al panico e quei secondi che seguirono senza una risposta furono strazianti, ma voltandomi sentì un suo lamento che mi riportò il sorriso sulle labbra,

eravamo vivi.

Dopo questa piccola avventura tutto quello che ci aspettò dopo non andò per il miglior dei modi: avevamo incontrato Cleo e i suoi amici, con loro ci furono diversi discussioni e soprattutto torti, ci avevano derubato più di una volta, ma alla fine l'unico obbiettivo per tutti era uno: recuperare l'oro che si trovava nella casa dei Cameron.

I Cameron...

Spero non mi abbiate frainteso come la stupida ed egocentrica ragazzina, perché si, ho pensato tutti i giorni a Rafe, quel ragazzo che mi aveva rovinato la vita fin da quando ero piccola e che sempre lui mi aveva fatto capire...cos'era l'amore?

Solo a pronunciare il suo nome mi affioravano tutti i nostri i ricordi, da quelli spensierati a quelli dove litigavamo senza un domani. Ricordo ogni singolo dettaglio del nostro rapporto eppure lui mi considerava morta e la possibilità che ci saremmo rivisti era pari allo zero, fino ad oggi...

Quella voce che mi richiamava, era lui e ne ero certa, mi voltai guardandolo con gli occhi pieni di gioia e lacrime, lui non sembrava neanche più ragionare, era così perso e allo stesso tempo concentrato su di me, avrei voluto andare da lui e rimanerci per sempre, lasciarmi stringere dalle sue braccia e chiedergli scusa di essermene andata così, di prendere il suo viso tra le mie mani e baciarlo per farci scivolare tutto il dolore che avevamo.

Non riuscì nemmeno a fare un passo che mio fratello mi riportò nella camionetta con a bordo tutto l'oro, il colpo di pistola di Ward ci aveva sparato e il volto di Rafe, rigato dalle lacrime versate e dalla stanchezza mi osservava andarsene "Gaia" urlò per l'ultima volta e io chiusi gli occhi, non ero pronta ad augurargli un altro addio.

"Tutto bene?" mi chiese John B e feci un cenno con la testa, invece no, mentivo solo per non fargli ricadere tutti i miei problemi addosso, fino a quando non abbassai lo sguardo...

mi avevano sparato, Ward Cameron mi aveva sparato.

"John B" lo richiamai socchiudendo gli occhi, a breve il mio corpo avrebbe avuto la meglio su di me, sarei svenuta per il fottuto proiettile penetrato nella mia pancia.

scelta difficile || rafe cameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora