Chapter 81

3.3K 98 28
                                    

Pov's Gaia

"Quindi Tess è frutto di un'ultima scappata di mio padre?" esclamai con un velo di sarcasmo nella mia voce e il viso di Rafe si sollevò dal piatto con ancora le guance piene, osservandomi stupito inghiottì il boccone, "lo avrei detto in un altro modo, ma si" abbassò lo sguardo e riprese a mangiare come un bambino, ingozzandosi, al posto dello stomaco aveva un pozzo senza fine e non feci a meno che sorridere mentre lo osservavo.

Mi sollevai dalla sedia e incominciai a sparecchiare, ormai aveva anche terminato il suo pasto, di cui era rigorosamente andato in doppia, ma dopotutto sapevo che il ragazzo era di buona forchetta.
"Biondina" percepì la sua presenza alla mie spalle ed il suo tocco espandersi lungo il mio fianco "finisco io" si riferiva ai piatti da lavare, conoscere Rafe significava scoprire, che non era la persona che avevano sempre descritto brutale e senza un cuore, Rafe aveva semplicemente bisogno dell'affetto che nessuno era mai riuscito a dargli.

"Ho un'idea migliore" mi voltai con sguardo divertito "facciamo compagnia alla piccola Tess" i suoi occhi celestini si spostarono lentamente dalla mia figura a quella della bambina, scrutando con attenzione cosa stesse facendo. "Assolutamente no" sbottò "io non la sopporto" dopo la sua affermazione mi sembrava di avere due bambini in casa, si stava lamentando inutilmente.

"E poi è una Routledge" il suo ghigno comparve nel suo volto seduta stante, amava infastidirmi e provocarmi, dopotutto era al corrente del mio lato permaloso ed assai testardo. "E con questo?" esclamai accigliata "oh beh io non li sopporto" sussurrò al mio orecchio e lo spinsi lontano dal mio corpo "soprattutto una in particolare, bionda, occhi verdi, alta più o meno così" con la mano mimò la mia altezza "e bella, la più bella" aggiunse alla mia descrizione e si calò sulle mie labbra, spingendomi contro il davanzale.

Sorrisi mentre tentava di affondare la lingua dentro la mia bocca e alla fine mi concessi a lui, con movimenti leggeri scontravo la mia lingua contro la sua e le sue mani girovagavano per il mio corpo fino a risalire lungo il mio collo, stringendo la sua presa e lasciandomi gemere silenziosamente, odiavo l'effetto che mi faceva.

"Rafe" strillò dal salotto Tess e il biondo la ignorò a priori "ti sta chiamando" sbottai appoggiando prontamente le mani sul suo petto, mentre tentava ancora inutilmente di baciare il mio collo nudo "lascia che chiami" mi disse in tutta risposta ed obbiettai, "arriviamo" gridai dalla cucina mentre Rafe scendeva con le sue labbra lungo il mio collo, succhiandolo ed assaporandolo.

Afferrai il polso al biondo e lo trascinai controvoglia in salone, dove la bimba disegnava seduta per terra; ci accomodammo nel divano e mi poggiai sulle gambe di Rafe , osservando col sorriso la spensieratezza di Tess. "Rafe guarda" la bambina si arrampicò pericolosamente sul divano, volendo mostrarci a tutti i costi il suo disegno.

Nel frattempo il tocco di Rafe si portò lungo il mio fianco, accarezzandolo con le sue dita in maniera delicata, era molto stanco, lo percepivo dai suoi occhi celestini stremati; le poche ore di pausa che aveva, erano quelle che passava con me, per il resto con suo padre era un continuo inferno per il ragazzo.

"Ti piace?" domandò la bimba sedendosi su una delle gambe del biondo e sventolando il suo capolavoro, sorrisi nel vedere questa tenera scena, prima che Rafe rovinasse il tutto. "Se stessi ferma, forse potrei anche vederlo" sbottò sarcastico "andiamo Rafe smettila" esclamai colpendolo lievemente sul petto "che c'è? Non riesco a vederlo!" disse in tutta risposta e scossi la testa.

Alla fine rivelò il suo disegno, mostrando due figure "e loro chi sono?" domandai alla ricciolina, indicando le due sagome disegnate "tu e Rafe" alzò il tono della voce ed arrossì improvvisamente "è davvero bello Tess" confermai accarezzandole la nuca.

"E a te? Ti piace?" la bimba si gettò verso il petto di Rafe, era evidente che la bambina tenesse al biondo in maniera particolare, si era affezionata a lui. "Si bello" sbottò infastidito "ora sposati" la levò bruscamente dal suo corpo appoggiandola al suo fianco e gli lanciai un'occhiataccia a priori, notavo lo sforzo che stava facendo per comportarsi al meglio, ma Rafe pur sempre era cresciuto non ricevendo affetto, non gliene facevo una colpa.

La piccola invece si divertiva, riportandosi in un rapido secondo di nuovo sopra Rafe, buttandosi con la testa sulla sua spalla. "Rafe" lo richiamai dolcemente prima che scaraventasse la bimba dalla parte opposta della stanza "lasciala fare, è solo una bambina" gli accarezzai il viso e lo baciai per calmarlo, questa situazione lo destabilizzava assai, rapportarsi con i bambini non doveva essere uno dei suoi hobby preferiti.

"A breve si addormenterà" lo rassicurai sperando mi ascoltasse "il tempo che io lavi i piatti e sarà già nel mondo dei sogni" sorrisi per poi portarmi verso la cucina, ma mi afferrò prontamente al polso, trattenendomi. "Rimani qua" sussurrò facendomi accomodare di nuovo sopra le sue gambe "li laveremo assieme dopo" avrebbe fatto di tutto per riconquistarmi dopo i nostri trascorsi, ma non sapeva ancora che io avrei dato la vita per lui.

"Hai dormito questa notte?" non era rimasto la sera da me e quando rimaneva a casa, gli era solito passare la notte in bianco. "Si" rispose osservandomi negli occhi verdi, perdendosi tra essi "no" sussurrò poco dopo "scusa".

"Rafe ascoltami" spostai i suoi ciuffi di capelli che gli ricadevano sulla fronte "non ti devi assolutamente scusare, va bene?" fece un cenno con la testa "ora vai a farti una doccia e poi andremo a dormire, assieme" gli confermai, sapendo che solo grazie alla mia presenza sarebbe riuscito a dormire.

scelta difficile || rafe cameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora