Chapter 50

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"Cazzo" sussurrai mettendomi seduta e tirandomi su le spalline del vestito, nel frattempo Rafe si passò vorticosamente una mano tra i capelli e stava per raggiungere Wheezie abbastanza frustrato.
"Rafe" gli porsi la maglia e la indossò in maniera strafottente, ok che sua sorella ci aveva interrotti (come tutte le altre volte d'altronde) ma mi sembrava esagerato arrabbiarsi pure con la sottoscritta.

"Cosa vuoi?" sbuffò il fratello affacciandosi sulla terrazza "non vai a salutare papà e Sarah? A breve partiranno per le Bahamas" la sorellina se ne andò con il telefono in mano, dopotutto non riuscivo neanche ad odiarla, se solo sapesse tutti i momenti in cui ci ha interrotti e fortunatamente non beccati, non so se avrebbe mai accettato che io e suo fratello, ci frequentavamo... sempre se si poteva dire così.

Si voltò passandosi un dito sulle labbra e poi si avvicinò al mio corpo, "Rafe tutto bene?" chiesi notando il suo cambiamento radicale di umore, fece per rispondere ma il mio iphone, appoggiato sul tavolino della terrazza, prese a squillare.
Portai il mio sguardo su di esso, cercando di capire chi fosse, si trattava di Jj. "Ei" risposi serenamente, ma dall'altra parte mi ritrovai una voce agitata, angosciante, insomma aveva trasmesso pura ansia anche a me.

"Gaia devi venire subito all'aeroporto, Ward vuole partire con i nostri soldi!" gridò prima di riattaccare la telefonata. "Qualche problema?" mi chiese Rafe notando il mio sguardo cupo, non volevo assolutamente che capisse quello che io e Jj ci fossimo detti in chiamata. "Tutto bene" sorrisi "mi faresti un piacere?" domandai, anche se insicura se chiederglielo o meno e lui fece un cenno di acconsento con la testa "mi presteresti una delle vostre auto?"

Dubitò un secondo "a cosa ti serve?" mi scrutava, molto probabilmente non si fidava di me "devo raggiungere mio fratello al più presto" sospirai un secondo e prima che controbattesse cercai di convincerlo nuovamente "e non penso sarebbe una delle idee migliori che mi accompagnassi te, visto che te e John B non vi sopportate" conclusi tutto d'un fiato e mentendo spudoratamente.

"Tieni" mi lanciò le chiavi che teneva in tasca di un'audi "fai attenzione" posò una mano sul mio collo e lasciò un bacio a stampo sulle mie labbra, non feci a meno che sorridere come un'ebete.

Ok ora poco chiacchiere, dovevo raggiungere i miei amici il prima possibile! Uscì dalla casa dei Cameron a massima velocità e mi portai nel loro garage, dove una stirpe di macchine si diffondeva all'interno di esso, alzai le sopracciglia e rimasi esterrefatta, adesso come avrei trovato la mia auto? Semplicemente cliccai il pulsante della macchina e un lieve rumore associato alle luci dei fari che si misero a lampeggiare mi fecero intravedere la sua posizione.

Mi precipitai al suo interno, odorava da nuovo e Rafe, molto probabilmente nessuno l'aveva quasi mai usata se non il figlio maggiore dei Cameron.
Misi in moto l'auto e con poche manovre uscì dal garage, ammetto che con il mio vestito nero e quella splendida audi che stavo guidando, rendevano il tutto così fottutamente bello.

Guardai l'ora e a breve Ward sarebbe volato via insieme ai nostri lingotti d'oro, dovevo assolutamente raggiungere i miei amici, quindi premetti l'acceleratore e in meno di cinque minuti raggiunsi l'aeroporto; mi trovavo ancora in macchina e guidavo ad una velocità di passo d'uomo, non vedevo i miei amici e non avevo la più pallida idea di dove accostare, fino a quando non sbarrai gli occhi per la scena che mi ritrovai davanti: l'aereo dei Cameron che stava per decollare e mio fratello alla guida del Winkie che cercava di fermarlo.

Mi bloccai di colpo, non mi preoccupai nemmeno di togliere le chiavi dall'auto e cominciai a correre, visto che l'ingresso delle auto era proibito nella zona decollo!
I capelli biondi mi scovolarono in viso e le scarpe cominciarono a farmi male, quali erano le intenzioni di mio fratello? Mi fermai.

"John B" gridai con le guance arrossate e la voce tremante, mi inginocchiai a terra, non li avrei raggiunti e lui si era appena posizionato davanti all'aereo, Ward avrebbe preso in pieno sia mio fratello che il Winkie se non avesse fermato il mezzo di volo immediatamente.

Mi coprì gli occhi non pronta a vedere tale scena e cominciarono a scendermi delle lacrime, fino a quando un rumore di freni rimbombò nell'aria, automaticamente alzai lo sguardo e potei notare come l'aereo fosse a soli pochi centimetri fermo dal nostro furgoncino "cazzo" bisbigliai e mi rimisi in piedi, cercando di raggiungere mio fratello.

"John B" mi lanciai tra le sue braccia piangendo e notai tutti i suoi lividi nel volto, lo squadrai per qualche secondo, ma adesso questo non era l'importante, perché a breve sarebbe sceso Ward dall'aereo. "Ragazzi!" gridò all'interno di esso e battendo con i pugni sul finestrino Sarah, ci guardammo un secondo io e mio fratello, ma non esitammo a farla uscire e l'abbracciammo con tutti noi stessi, evidentemente neanche lei voleva trovarsi lì, era stata palesemente costretta.

"Che cazzo ti è preso per la testa?" sbottò Ward alzando le braccia in aria e puntando un dito verso di me e John B, stavamo quasi per controbattere le sue parole quando un forte rumore di sirena ci interruppe, la polizia cazzo!

Lo sceriffo Peterkin scese dalla macchina e a passo svelto puntò la pistola verso di noi, dopo gli assistenti sociali ci mancava solo di venire arrestati, ora eravamo definitivamente spacciati! "Mani in alto" ordinò, ma subito mi resi conto che non stesse parlando a noi Routledge, ma bensì a Ward Cameron "ti dichiaro in arresto per l'omicidio di Big John" in quel momento i brividi percorsero tutto il mio corpo e un sorriso si palesò sulle mia labbra, finalmente la verità era veramente venuta a galla e l'assassino di nostro padre era stato catturato, i soldi erano di nuovo di proprietà nostra,

era tutto così perfetto...

scelta difficile || rafe cameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora