Ormai erano ore che provava i suoi vestiti, da quello che avevo capito questa sera doveva avere un appuntamento con un ragazzo, quindi mi aveva chiesto cortesemente se le avessi potuto preparare i capelli e il trucco ed io accettai, visto che per la prima volta mi stavo trovando bene con lei.
"Ragazze" entrò in stanza Rafe, visto che la porta era spalancata, e continuava a guardarmi mentre cercava di parlare "la cena è pronta, venite di sotto".
Wheezie uscì di corsa, mentre io con cautela mi alzai dal letto e feci per sorpassarlo, ma come sostenevo mi bloccò afferrandomi il polso. "Esci sta sera?" chiese facendosi con lo sguardo cupo "no è tua sorella che ha un appuntamento" gli battei una mano sul petto e poi mi dirisi verso le scale, dove dopo averle percorse mi sedetti a tavola, Sarah e John B evidentemente avrebbero mangiato fuori casa.La situazione non poteva essere più che imbarazzante; ero seduta vicino a Rafe, davanti avevo sua sorella e alle due estremità c'era da una parte Rose e dall'altra Ward. Il silenzio mi trafiggeva e peggio di così non poteva essere, l'imbarazzo potevi toccarlo.
Mi rigirai verso Rafe e lo guardai, era silenzioso e con lo sguardo concentrato sul piatto, non osava aprir bocca, solo quando tutti ebbero finito di cenare ci alzammo dal tavolo e ognuno si portò verso la sua stanza; io cercai di aiutare a sparecchiare, ma Rose mi obbligò a tornarmene in camera e di non preoccuparmi.
"Ei" seguì il biondo per tutto il corridoio, però i suoi passi erano il doppio dei miei e mi risultava abbastanza difficile starli dietro, quindi dovetti correre lievemente. "Ti puoi fermare?!" sbottai mettendomi davanti al suo corpo e cercando di bloccarlo.
"Spostati" mi spinse lontano da lui e si diresse verso camera sua, ignorando la mia presenza, ma quando fece per entrarci si fermò all'orlo. Rimase qualche secondo di spalle e poi si voltò gesticolando, perché mai doveva fare così? "Rafe stai calmo" mi avvinai e lo osservai nei suoi occhi celestini, ma come sostenevo: non era in grado di tenerli in un punto fisso, vagavano per tutto il corridoio.
"Dimmi Gaia" si colpì delicatamente la tempia con il palmo, ma in quel momento non feci altro che prendere le sue mani tra le mie, speravo di tranquillizzarlo, anche se non capivo il motivo per cui si stesse agitando.
"Perché ti comporti in questo modo?" sospirai un secondo, cercando le parole da dire "sei così diverso con la tua famiglia...dov'è il solito Rafe che è una grandissima testa di cazzo?" lui accennò un lieve sorriso e mi strinse la mano, portandomi all'interno della sua camera ed io cambiai radicalmente umore.
Non sapevo quali fossero le sue intenzioni, quindi mi irrigidì e rimasi ferma a guardare i suoi movimenti.
Richiuse la porta cautamente e mi spostai verso la sua scrivania, sedendomici sopra con gli occhi impauriti."Non devi avere paura di me" mi disse venendo verso il mio corpo e alle sue parole mi tranquillizzai, forse. Rafe dopo tutto non aveva mai fatto niente nei miei confronti che io potessi reputarlo scandaloso, ma era pur sempre un Cameron, che mai potevo aspettarmi da lui?
Si fece spazio tra le mie gambe e torreggiandomi mi alzò il viso verso il suo, tenendo una mano ben postata sul mio collo si avviò verso le mie labbra, con intenzione di baciarmi. Il panico si dissolse in me e con il cuore in gola lo fermai, cercando di non far si che le nostre bocche si toccassero.
"Rafe è tutto uno sbaglio questo" mi alzai dirigendomi dalla parte opposta alla sua "tu non mi ami, mi hai sempre odiata e viceversa" non era vero quello che stavo dicendo, nonostante non volessi ammetterlo, dopo quel bacio di oggi pomeriggio lo guardavo in modo diverso, forse tutto quell'odio che c'era sempre stato nei nostri confronti non era altro che un modo per poter stare l'uno vicino all'altro.
"Cosa stai dicendo?" mi afferrò il polso, stringendolo e facendomi leggermente male "va bene va bene" cominciò a dire, aveva quello sguardo, quel solito sguardo da: psicopatico. "Ritorneremo ad avere il nostro rapporto" mi afferrò la mandibola, portando il mio volto vicino al suo "ma da subito" mi scrutò e poi con un veloce gesto mi prese i capelli, tirandomeli. In questo momento mi sembrava che in tutte queste settimane il nostro rapporto non si fosse mai evoluto e noi fossimo tornati come all'inizio di questa estate, che la prima volta che ci vedemmo lui e i suoi amici avevano intenzione di farmi del male al bar della città.
"Rafe" lo guardai appoggiando le mie mani sul suo petto, visto che mi addolorava vedere tutto questo di nuovo "volevo solo sapere per quale motivo ti comportassi così diversamente con la tua famiglia, se stavi bene o male, quello che ti era successo!" lo spinsi lontano da me e lo guardai in maniera schifata.
"Ma sai cosa?" aspettai qualche secondo "non ne vale la pena per uno come te sapere se stai bene o meno!" sputai quelle parole come veleno e poi senza pensarci due volte, uscì dalla sua stanza dirigendomi verso la mia; sapevo che mi avrebbe potuto riprendere, avrebbe potuto farmi del male, ma non ne era capace.
Raggiunsi il mio letto, appoggiandomici sopra e mi tenni la testa con le mani, mi sentivo addolorata sapere che ora era tornato tutto come prima e soprattutto mi sentivo stupida perché non lo avevo capito che tra me e Rafe non poteva esserci che efficace odio.
"Ei Gaia" bussò alla porta qualcuno, era Wheezie. Mi alzai di scatto, mi guardai velocemente allo specchio e poi spalancai la porta "sei pronta?" dissi cercando di non mostrare il mio dolore in questo momento e fece un cenno con la testa.
Dopo quasi due ore, le avevo ricoperto la testa di intere ciocche di boccoli neri e con un trucco leggero l'avevo preparata, poi con gli occhiali sul naso e un vestito viola, che a me non faceva impazzire particolarmente, si era preparata e a breve un ragazzo sarebbe passato a prenderla per andare a fare una passeggiata al centro delle outer banks o in riva al mare, sinceramente non sapevo dove sarebbero andati, ma questo non era rilevante.
Ecco il campanello.
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scelta difficile || rafe cameron
FanficDue opposti, Gaia Routledge una pogues e Rafe Cameron un Kooks. Fin dai primi anni della loro vita i due non si sopportano, mantenendo un odio costante da parte di entrambi, ma che sotto sotto sanno che nonostante quell'odio c'è qualcosa che li avv...