Chapter 83

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Le sue mani scorrevano dolcemente lungo il mio corpo, sfiorante le mie parti intime come se aspettasse solamente il mio consenso e osservò il mio viso arrossato, aspettando una risposta e sorrisi innocentemente, abbassando il mio sguardo imbarazzata.

In maniera delicata appoggiò due dita sotto il mio mento e mi sollevò il volto, tentando di superare l'imbarazzo che mi percuoteva in questo momento; dopotutto io ero la piccola verginella che aveva sempre preso in giro fin da bambina, mentre lui era Rafe Cameron, il re dei Kook.

"La smetterai mai di pensare?" scosse la testa rassegnato e adagiò i miei ciuffi biondi dietro le orecchie, scrutando il mio corpo sotto di lui, come se fosse la prima volta. Sorrisi.

Nel suo viso comparve un sorriso sincero, conoscere Rafe significava quindi conoscere ogni lato di lui e comprendere che alla fine non era sempre l'antagonista della situazione, andava solamente capito, proprio come aveva fatto Peterkin fin dall'inizio.

"Pensi e pensi, non ti stanchi mai?" sussurrò sfiorando le mie labbra "a volte si" bisbigliai e mi avvicinai maggiormente alla sua figura perfetta, eliminando ogni distanza da noi e finalmente le nostre bocche si unirono in un profondo bacio da farmi mancare l'aria.

La sua lingua danzava insieme alla mia, mentre respirava affannosamente, percepivo il suo membro premere contro la mia intimità, sapevo cosa gli provocavo e il tutto mi piaceva; nel frattempo le sue mani raggiunsero l'orlo delle mie mutandine, sfiorandole e giocandoci, "te la senti?" domandò seriamente e accennai un debole si con il capo, "biondina devi volerlo te, non ti costringerò a fare qualcosa che non vuoi" sussurrò osservandomi con sguardo sincero e mi fece comprendere nuovamente che ero l'unica cosa della sua vita a cui veramente importasse.

"Si Rafe, sono sicura" esclamai a tono basso, tentando di esprimere la mia fermezza e si leccò il labbro inferiore osservando la mia bocca umida, "questo è quello che volevo sentirmi dire" si accanì nuovamente sulle mie labbra e portò nuovamente le sue mani lungo il mio interno coscia, accarezzandolo e sfiorando, provocandomi brividi lungo la schiena.

Le sue dita sfiorarono la mia intimità e con un rapido gesto sfilò le mie mutandine, gettandole di conseguenza a terra e in secondo luogo non perse un secondo a togliersi i suoi pantaloni, rimanendo solo in boxer.

Mi sollevai sui gomiti ed aspettai che tornasse su di me, appoggiandosi sopra il mio corpo e riprese ciò che aveva iniziato, ad esplorare il mio corpo con le sue mani; percorse scaltro, ma allo stesso tempo sensuale, la mia coscia interna e con il suo pollice solleticò il mio clitoride, provocandomi profondi respiri, mentre mi istigava.

Osservai il suo viso divertito e lo baciai senza esitare, successivamente percepì due dita entrare nella mia intimità con un rapido gesto e socchiusi gli occhi dal piacere, cominciò con movimenti lenti ma costanti, su e giù, continuando a baciarmi con foga e di conseguenza l'altra mano scivolò lungo il mio collo, stringendolo al contatto e provocandomi un sussulto.

"Aumenta" sussurrai al suo orecchio e non se lo fece ripetere due volte, aggiunse un terzo dito e proseguì con ulteriore velocità, spingendo ogni volta sempre più un fondo e cominciai a respirare affannosamente, mentre le sue dita compivano il loro lavoro, fuori e dentro dalla mia intimità.

Nel mentre dell'atto la sua mano afferrò la mia, appoggiandola con cautela sul suo pacco che premeva contro i boxer, "se te la senti" bisbigliò tornando sulle mie labbra e le sfiorò sensualmente per poi scendere lungo il mio collo, "non sei obbligata biondina, fallo quando ti sentirai pronta" sussurrò al mio orecchio, ma ormai io mi trovavo all'apice del piacere e tentavo di soffocare i miei gemiti, mentre lui spingeva sempre di più.

"Non nasconderti" esclamò con fermezza e aumentò di sobbalzo la velocità, percepivo così le sue dita bagnate scivolare dentro di me, secondo dopo secondo e mi lasciai al piacere che solo lui era in grado di provocarmi, emettendo un profondo respiro e prima che gemessi si calò sulle mie labbra, assaporandole come solo lui sapeva fare.

"Sei così bella" sussurrò tra un bacio e l'altro e strinsi leggermente il suo membro tra la mia mano, provocandogli una scossa involontaria e di conseguenza la situazione si capovolse, mi trovavo a cavalcioni su di lui e nonostante fossi ancora alle prime armi, tentai di prendere il controllo.

"Non vergognarti" sussurrò accarezzando le mie cosce mentre sedevo sopra il suo membro "siamo io e te" bisbigliò "solo io e te per sempre" e sorrisi alle sue parole veritiere, il destino aveva questo in serbo per noi e nonostante tutto eravamo ancora assieme, l'uno affianco all'altro.

Mi calai istintivamente sulla sua bocca e portai nuovamente la mia mano sul suo cazzo, ancora coperto dai boxer e lo percepì sussultare nuovamente, amavo l'effetto che gli provocavo e non esitò a sfilarsi l'intimo, rimanendo completamente nudo e feci un profondo respiro, si fidava ciecamente di me ed io di lui.

Le sue mani scivolarono lungo i miei fianchi e mi osservò aspettando una risposta, come se il mio sguardo parlasse chiaro e tondo, sfilò la mia maglia e rimase con la bocca semiaperta, scrutando il mio corpo e tentai di coprirmi quel posso con le braccia. "Smettila" si mise a sedere ed io rimasi sopra la sua figura "sei perfetta" accarezzò il mio viso e mi strinse al suo corpo, eliminando ogni insicurezza che mi percuoteva.

Questa volta, mano nella mano, mi accompagnò fino al suo membro e lo afferrai, "fai quello che ti senti" sussurrò e cominciai a far scorrere la mia mano lungo il suo membro, facendo sospirare Rafe che gettò la testa indietro dal piacere, di conseguenza osservai il suo cazzo di notevole lunghezza e aumentai leggermente la velocità, di tanto in tanto scendendo sulle sue palle, dove percepivo il suo respiro accelerarsi.

Ci stendemmo nuovamente sul letto e continuai il tutto, osservando il mio ragazzo godere, "più veloce biondina" esclamò facendo scendere le sue mani sul mio culo, stringendolo e riprese a baciarmi con foga, dove la sua lingua prese il sopravvento dentro la mia bocca ed io accelerai a far scorrere la mia mano, secondo dopo secondo le sue mani stringevano il mio corpo come se potessi andarmene.

"Ti amo" bisbigliò e sorrisi.

scelta difficile || rafe cameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora