"La festa del solstizio, dio quanto la amo!" esordì mentre ballavo insieme a Sarah.
Mentre mi muovevo vicino alla ragazza, visto che era stata proprio lei ad invitarmi a questo party; ripensavo a tutto quello che era successo due giorni fa: io che mi risveglio in ospedale, Rafe che si finge il mio ragazzo, mio fratello che sta via per tre fottuti giorni, Kiara che non può più uscire con noi ed io e Jj che stavamo per farlo, insomma, meglio di questo cosa poteva succedere? Viva le outer banks!
Bevvi un bicchierino di alcool e continuai a ballare insieme a Sarah, mi aveva raccontato che la sua relazione con Topper non era andata a buon fine e che in questo momento non le andava di vederlo, come potevo biasimarla, c'era qualcuno che andava d'accordo con lui?
Ah si vero! C'erano i suoi squallidi amici: Rafe e Kelce, quei due erano insopportabili, anche se con Rafe in questo ultimo periodo, da quando sono tornata nella mia città natale, abbiamo legato (anche se in modo strano) più di quanto pensassi e come ragazzo avevo capito essere particolare, ma soprattutto bisognoso di aiuto, di compassione, di amore e di persone che gli stessero al suo fianco a supportarlo.
"Fate largo" gridò qualcuno correndo e venendomi addosso, facendomi cadere a terra il bicchiere; stavo per girarmi furiosa, ma quando notai essere Jj non feci a meno che rincorrerlo, visto che non ne capivo il motivo della sua fuga , però non mi ci volle molto a capire che a inseguirlo erano i Kooks.
"Jj cazzo" li afferrai il braccio, mentre cercava disperatamente di aprire le porte dei bagni, ma erano tutte chiuse ed occupate. "Che ci fai qui?!" esclamò scuotendomi, "tu che ci fai qui?!" gli diedi una spinta e lo guardai confusa. "Ti spiego dopo, ora dobbiamo andarcene" mi confidò afferrandomi la mano e andando verso gli spogliatoi, ma ecco che puntualmente venimmo accolti dai tre ragazzi in questione: Rafe, Kelce e Topper.
"Prendetelo" ordinò il Cameron e subito dopo Kelce lo bloccò da dietro, in tal modo aveva il viso bello scoperto e pure il corpo, per venire colpito dai rimanenti. "Non farete sul serio, tre contro uno!" esordì Jj, a volte mi chiedevo se quel ragazzo era capace a tenere la bocca serrata in questi momenti.
"Rafe fai sul serio?" mi misi davanti di lui e lo guardai a malincuore, speravo che queste scene non ricapitassero più, ma invece mi ero sbagliata. "Levati Gaia, non voglio farti del male" mi guardò con sguardo feroce e pieno di rabbia, fino a quando a bloccarmi non fu Topper, che mi trascinò al lato della stanza ad osservare quello che sarebbe accaduto a breve.
"Che sta succedendo qui?" arrivò qualcuno, che io purtroppo non ero a conoscenza di chi fosse, ma che in quel momento avrei voluto elogiarlo per il perfetto tempismo che aveva avuto. "Io non sono un vero cameriere e questi ragazzi, da bravi, mi hanno acciuffato per riportarmi fuori; quindi faccia il suo lavoro per bene e mi porti via da questo posto" esclamò Jj tutto d'un fiato e le facce di tutti i presenti, compresa la mia, erano abbastanza sconvolte se non ricoperte di domande sul da farsi.
Mentre il mio amico veniva trascinato fuori e io lo seguivo a ruota, Rafe non riuscì a trattenersi per lasciar andare il suo ultimo commento, che fece imbestialire Jj, tale che si rivoltò indietro. "Sai Jj, Gaia è troppo sexy per frequentare uno come te" mi fermai di colpo alle sue parole e Maybank si rigettò sul ragazzo in questione "che cazzo hai detto?" urlò andandogli addosso, ma fu subito ripreso dalla guardia che lo stava trascinando fuori.
Io rimasi ferma ad osservare Cameron, non mi stupiva più niente ormai; i suoi amici se ne erano andati ora e lui era là, a guardare con il viso vittorioso Jj andarsene, ma non ce la feci a trattenermi, era troppo!
"Rafe" mi avventai su di lui, questa volta come non mai, ero arrabbiata, fuori di me! Avevo accettato fin troppe volte che maltrattasse i miei amici, ma ora aveva esagerato e io non potevo più sopportare tale comportamento. "Sei un grandissimo pezzo di merda" sbattei le mie mani sul suo petto e si mosse solo di un passo all'indietro, rimase a scrutarmi per le mie mosse così spontanee.
"Cosa ti prende?" mi domandò afferrandomi i polsi e io cercai di liberarmi, ma con scarsi risultati. "Devi smetterla, basta!" chiusi le mani in dei pugni e continuavo a cercare di andarmene dalla sua presa, salda è fredda, "mi stai rovinando la vita! Non ti abbiamo fatto niente!" i suoi occhi mi guardavano, senza esprimere nessun sentimento, ma erano comunque immobili su di me.
E poi il silenzio, il silenzio più tombale che mai.
Cautamente le prese sui miei polsi si allentarono e me ne tornai alla festa, dove presi posto su un muretto e subito dopo venni affiancata da Matthew; "io e te ci vediamo solo alle feste eh!" sinceramente ora della sua compagnia era l'ultima cosa di cui avevo bisogno "come stai?" mi chiese dopo aver ironizzato con la frase prima. "Tutto bene" accennai un sorriso e rimasi a guardare la scena di fronte a me, c'era Rafe con alcuni suoi amici che non conoscevo, che avevano appena tirato fuori della cocaina.
Mentre la preparava il suo sguardo era immobile sul mio, giocava con il fuoco, perché sapeva benissimo che non volevo lo facesse! Per quanto lo odiassi, speravo che non facesse queste cose.
Ad un certo punto mi alzai di scatto, lasciando Matthew da solo a blaterare, ma non ero molto propensa a rimanere un secondo di più con lui. "Ei" mi misi di fronte a Rafe, guardandolo questa volta da arrabbiata, ma allo stesso tempo triste, perché non meritava di ridursi in quella maniera. "Vuoi ballare?" chiesi così spontaneamente, in quel momento mi bastava levarlo da quella situazione.
Mi squadrò ma poi mi porse la mano e mi portò in centro pista, dove mi guardava confuso. Quando ci posizionammo uno di fronte all'altro solo lì, ebbe il coraggio di parlare. "Neanche dieci minuti fa, mi hai riempito di parole" i suoi occhi azzurri erano puntati sui miei verdi "a cosa devo questo ballo?" mi chiese e poi attese la mia risposta.
"Smettila di farti Rafe" poggiai la mia testa sul suo petto e rimasi ad ascoltare il suo respiro. "Perché?" mi domandò. "Me lo stai chiedendo veramente? Non ti fa bene! Non starai mai meglio con quella roba" e le sue mani scivolarono per i miei fianchi, tenendoli ben saldi. "Sicuramente sto meglio che di così!" si picchiettò la testa, come sempre faceva in segno di agitazione e gli riportai sul mio fianco la mano con cui si colpiva cautamente la fronte. "Non fare così" presi il suo viso e lo feci coincidere con il mio "stai calmo Rafe" fece un cenno con la testa e rimase a guardarmi, fino a quando non mi squillò il cellulare: Pope, non potevo non rispondere.
"Vieni in ospedale, tuo fratello lo hanno appena ricoverato!"
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scelta difficile || rafe cameron
Hayran KurguDue opposti, Gaia Routledge una pogues e Rafe Cameron un Kooks. Fin dai primi anni della loro vita i due non si sopportano, mantenendo un odio costante da parte di entrambi, ma che sotto sotto sanno che nonostante quell'odio c'è qualcosa che li avv...