Chapter 39

5.5K 131 22
                                    

"Fermo!" sbottai a Jj che continuava a muoversi all'interno del furgoncino "ho fatto tranquilla" si sistemò al mio fianco, mentre tutti gli altri lo guardavano innervositi, era dalla partenza di casa nostra che continuava a essere così iperattivo; già eravamo stretti, perché in sei nella camionetta era improponibile.

"John B" lo richiamai e lui alzò lo sguardo verso lo specchietto, così che riuscisse a scorgermi il viso "quindi il piano?" chiesi visto che stavamo andando ad irrompere nella casa di una vecchia pazza senza sapere nemmeno cosa dovevamo fare.
"Il piano allora..." cominciò a balbettare, chiaro segno che non aveva la più pallida idea di come svolgere i fatti, sapevamo solo che dovevamo trovare l'oro, una cosa semplice dopo tutto?

"Non ha nessun piano" mi bisbigliò all'orecchio Jj "lo avevo intuito" mi voltai sorridente verso di lui e notai che già mi stava guardando, allora per alleviare l'imbarazzo creatosi appoggiai delicatamente la mia testa sulla sua spalla.

"Bene" scendemmo da winkie e accendemmo le nostre torce, per entrare nel cortile della signora Crain dovevamo sorpassare un muretto abbastanza alto, lo guardammo dubbiosi.
Pope fece passare Kiara mentre John B Sarah, Jj si occupò di me, appoggiando le spalle al muro e sistemando due mani davanti al suo addome; non esitando poggiai i miei palmi sulle sue spalle e poi mi diedi una spinta grazie all'appoggio che mi aveva creato per il piede.

Dunque arrivavamo tutti quanti nella casa della donna e ci guardammo attorno, quando lei accese la luce del portico, in un nano secondo ci precipitammo dietro ad un cespuglio: mi trovavo tra le braccia di Jj.
Mi teneva stretta al petto e con una mano mi tappava la bocca, come se sapesse che da un momento all'altro avrei parlato.

"Cosa facciamo adesso?!" bisbigliò Kiara e rimanemmo ad osservarci dubbiosi "dobbiamo staccare la corrente, venivo a giocarci da bambina so come arrivare al generatore" esclamò Sarah sicura delle sue parole allora mi offrì per andarci, così avrei lasciato via libera ai miei amici per andare a cercare l'oro.

"Non ci andrai" sbottarono in coro mio fratello e Jj, ma lo guardai confusa, non si fidano di me quindi? "Andrò io con lei" si aggiunse Sarah e subito dopo si aggregò anche Kia, solo così i ragazzi decisero che saremmo potute andare.

"Stai attenta" mi prese in disparte Jj portandomi i capelli dietro l'orecchio e si preoccupò per me, come tutti gli altri ragazzi stavano facendo con le altre due. "Tranquillo starò attenta" bisbigliai lasciandogli un veloce bacio sulla guancia e poi mi diressi convinta verso il generatore, che si trovava sotto il portico. 

"Cazzo" esclamai mentre provavo a disattivare le luci con Kiara che mi teneva la torcia puntata sui vari fili e interruttori. "Ragazze" Sarah ci indicò dei cavi che erano evidentemente dentro la casa della vecchia pazza, non c'erano alternative dovevamo entrare.

"Ei Sarah" mi accucciai verso di lei che stava provando ad aprire la serratura della porta "tieni" le passai una forcina e dopo vari tentativi si sentì il rumore della serratura che si apriva.
"Ok seguiamo i fili di corrente e vediamo dove ci conducono" sussurrai e mi acconsentirono entrambe.

Ci muovevamo lentamente, cercando di fare meno rumore possibile fino a quando una porta al piano di sopra non si richiuse fortemente e dei passi ingombrarono l'aria, facendoci spaventare a morte.
"Venite" prese a correre Sarah e ci nascondemmo in uno sgabuzzino, il panico ci percorreva le vene.

"Non avevi detto che era ceca?" chiesi a bassa voce voltandomi verso la bionda, anche se il buio mi impediva di scorgerle il volto "si ma con l'essere ceca da anni ha sviluppato un ottimo udito" e si indicò le orecchie, ottimo, eravamo nella casa di una pazza che uccideva le persone con un bastone.

Mimai il gesto del silenzio portandomi l'indice alle labbra, i suoi passi si stavano avvicinando, era palesemente davanti la nostra porta quando violentemente il bastone dell'anziana, con una lama nella parte finale, spuntò ferocemente attraverso la porta. "Cazzo"esclamai attaccandomi alla parete mentre le altre due si agitarono alla vista di quell'arnese.

"Dobbiamo uscire" gridai e mi avventai sulla maniglia della porta cercando di girare la chiave per aprirla, ma il bastone sorpassò nuovamente la porta sfiorandomi di poco il corpo, mi allontanai pietrificata. "Che facciamo?" gridò Kiara, potevo immaginare che le lacrime le solcassero le guance.

Rimasi qualche secondo a pensare, dubitare, mentre la signora Crain continuava a bucherellare la porta proprio come un gioco, dovevamo assolutamente uscire.
Mi avvicinai di nuovo alla porta, tenendo una distanza minima di un metro, poi presi coraggio e diedi un forte calcio alla porta, si aprì di colpo e sentimmo la vecchia indietreggiare.

"Usciamo! veloci!" spinsi le ragazze fuori dallo sgabuzzino e prendemmo a correre, non sapevamo dove andare visto che l'uscita era totalmente dalla parte opposta di dove stavamo andando, ma alternative non c'erano.

Il generatore, mi ricordai tutto d'un tratto, dovevamo assolutamente togliere l'elettricità. Mi fermai un secondo guardandomi indietro, la donna era completamente sparita e questa cosa mi angosciava e non poco.
Non riflettendo a quello che avevo appena pensato, tornai nella direzione da cui ero venuta "Gaia dove stai andando?!" gridò Sarah mentre si voltava a osservare cosa stessi facendo e risposi a mia volta "il generatore!"

Arrivai in tutta fretta e aprì lo sportello del generatore, contenenti altri fili e l'interruttore che mi sarebbe servito per disattivare la corrente. Ok Gaia rifletti, abbassai l'interruttore e staccai il filo attaccato ad esso, la luce si spense di colpo e la casa divenne ancora più buia di quanto non lo fosse già, le uniche cosa ad illuminarla erano delle piccole candele appese ai muri crollanti.

"E tu ragazzina dove pensi di andare?" la signora Crain era alle mie spalle, mi voltai e la notai essere pochi metri da me, mi tappai la bocca con entrambe le mani e mi mossi lentamente, dovevo spostarmi quel poco che bastava per farmi scappare dalle sue grinfie.

"Tu non vai da nessuna parte" si fiondò su di me, schivandola presi a correre ma i suoi movimenti furono più veloci di me, il bastone con la lama approdò violente sul mio fianco.

scelta difficile || rafe cameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora