Chapter 90

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Mentre ci godevamo il pomeriggio in compagnia tra le diverse chiacchiere il cellulare di Sarah squillò, era Topper. Il viso della nostra amica tutto d'un tratto divenne pallido e il suo respiro si fece corto. "Arresteranno mio padre" esclamò sul punto di piangere.

Osservai i miei amici, ogni sguardo esprimeva dispiacere nei confronti di Sarah, ma quello di mio fratello era diverso: era contento.
Felice che avrebbero arrestato colui che aveva ucciso nostro padre, non potevo essere più sollevata, ma niente ce lo avrebbe riportato indietro e vedere Sarah soffrire mi opprimeva.
"Andiamo ragazzi" sbottò John B afferrando le chiavi del Twinkie pronto a dirigersi verso la casa dei Cameron, dove a breve sarebbe avvenuto l'arresto.

Il viaggio fu abbastanza movimentato, ma cercai di rimanere calma e di non farmi prendere dal panico, avrei voluto assistere all'arresto lucida e rimanere accanto a Sarah, anche se in fondo al mio cuore speravo che la cattura di Ward Cameron potesse scagionare il figlio.

Arrivati all'abitazione dei Kooks scavalcammo le mura e seguimmo il rumore delle sirene, fino a giungere al pontile di legno dove ormeggiavano le varie barche dei Cameron.
"Ascolta so che sei arrabbiato" parlò il futuro sceriffo della città: Victor Shoupe. "Si e hai ragione, come minimo ti faranno sceriffo adesso" esclamò divertito Ward, sembrava aver preso la faccenda sull'ironia, non prestando attenzione alle conseguenze. "Già, te lo meriti, mi hai fatto il culo in modo onesto ed è vero, sono stato io, per proteggere la mia famiglia e guardaci ora" continuò Ward, ma venne interrotto dalla figlia che lo pregava di non farlo.

Assistere ad una tale situazione stava incominciando a divenire straziante e vedere di nuovo un'altra cattura, mi rimandava a qualche giorno fa quando avevano arrestato Rafe. Ogni volta il mio cuore pesava sempre di più al pensiero di Rafe dietro alle sbarre, aveva avuto quello che desideravo fin da piccola e ora invece mi logoravo dentro, secondo dopo secondo, alla sola idea che avrebbe potuto passare la vita in galera.

"Sarah mi dispiace tanto. Ti voglio bene" furono le ultime parole di Ward sotto le continue urla di Sarah e poi l'esplosione.
L'esplosione dello yacht dei Cameron con Ward al suo interno.

Piegati a terra, i corpi di Jj e John B mi fecero da scudo, solo quando riaprì gli occhi notai lo sguardo di mio fratello, avrei voluto abbracciarlo e dirgli che ce l'avevamo fatta, ma non lo feci.
Mi ressi in piedi, con un fischio che infastidiva le mie orecchie, e mi catapultai verso Sarah, che giaceva a terra in ginocchio e in lacrime, ma qualcuno mi precedette: Topper.

Osservai la ragazza e mi riportai verso i miei amici, la mia famiglia. Coloro che conoscevano il mio dolore e mi affiancai a John B, avvolse le mie spalle con il suo braccio e mi strinse a lui, ignorai e forse mi dimenticai del suo atteggiamento di pochi giorni fa, mi lasciai andare sulla sua figura.

"Spero che lui sia la persona giusta per te Gaia" sussurrò John B riferendosi a Rafe, mentre osservava il fuoco ardere. "Lo spero anche io" risposi a mia volta e il discorso si chiuse, tra la confusione più totale, ma affianco a mio fratello.

———————
Pochi giorni dopo venne rilasciato Rafe. Ward Cameron si era preso la colpa di ogni cosa, non sapevo se definirlo un bene o un male, sta di fatto che mi presentai a casa dei Cameron.

"Grazie a Dio sei qui" esclamò Rose aprendomi la porta e feci un cenno con la testa, "è di sopra" sussurrò la donna, con la quale non avevo i migliori rapporti.

Mi trovavo di fronte la camera di Rafe, in dubbio se entrare oppure girare i tacchi e tornarmene a casa. Non sapevo come avrei trovato il ragazzo e nascondevo a me stessa la realtà, nascondendomi dietro una porta di legno, sperando che mi proteggesse.
Ma prima o poi avrei dovuto trovare il coraggio di varcare quella soglia e posticipare non risolveva le cose, quindi bussai delicatamente alla sua porta, due volte, ma nessuna risposta.
Allora con molta cautela abbassai la maniglia della porta per poi ritrovarmi nella camera da letto di Rafe Cameron, dopotutto mi metteva ancora i brividi.

"Rafe?" esclamai rimanendo in piedi dinanzi il suo letto. Nessuna risposta. "Rafe" sbottai facendomi strada verso la terrazza della stanza e solo quando mi ritrovai all'esterno, notai la sua figura sedere su una delle poltrone mentre si girava una sigaretta.

"Pensavo non volessi vedermi così" sussurrò lui osservando il suo lavoro, senza degnarmi di uno sguardo, odiavo questo Rafe. "Non vorrei infatti" ribadì scrutando il ragazzo, che alle mie parole scattò in piedi irato e mi fronteggiò come solo lui sapeva fare, incutendomi quel timore e quel desiderio sessuale che non riuscivo più a nascondere a me stessa.

"Allora vattene" sibilò prepotentemente avvicinando il suo viso al mio, cercando una risposta, un confronto, una sfida. "Se è questo il trattamento che mi riservi, non me lo faccio ripetere due volte" sbottai tornando da dove ero venuta.
"Oh andiamo biondina" mi schernì afferrandomi il polso e facendomi scontrare con il suo petto, "non guardarmi così" sbottai notando il suo sguardo lievemente divertito. "Non c'è nulla di divertente nel tuo comportamento di merda" sussurrai a denti stretti, osservando quegli occhi azzurri che riflettevano la mia figura.

In seguito alle mie parole mi spinse contro la parete della terrazza e mi rinchiuse al muro, poggiando le sue mani ai lati della mia testa.
"Rafe" bisbigliai per poi alzarmi in punta di piedi e avvicinai i nostri volti "non mi fai paura" mi azzardai a dire.

Non ebbi bisogno di risposte perché le sue labbra si trasformarono in un ghigno e le schiantò successivamente sulle mie. Le sue mani scesero sui miei fianchi assaporandoli divinamente, per poi scendere sul mio lato b, percepì la sua presa farsi più rigida e gemetti, mentre continuavo a baciarlo. Mi sollevò portandomi ad unire le mie gambe al suo bacino, per poi portarsi dentro la sua camera da letto.

"Che stai facendo?" domandai arrossata una volta che mi poggiò sul letto, "ora lo vedrai biondina" rispose seducente e di conseguenza si levò la maglietta, rivelando il suo fisico scolpito nei minimi dettagli.

scelta difficile || rafe cameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora