Chapter 56

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Dopo il mio tragico discorso non ebbi molte risposte, solo dei semplici sguardi e teste che annuivano, non volevano infierire ma avevano compreso il mio discorso e le ragioni per il quale guardassi Rafe in maniera diversa dalla loro.

Eravamo giunti ad una conclusione, ovviamente la nostra mattinata non l'avevamo spesa a discutere solo di Rafe, ma semplicemente come far scappare mio fratello dalle grinfie della polizia ed eravamo arrivati alla decisione che John B se ne sarebbe dovuto andare dalle Outer Banks con la barca del padre di Jj ed io con lui, era la scelta più sensata anche se andarcene via in mare aperto da soli non mi convinceva assai tanto, ma riflettendo avevo capito essere l'unica idea possibile.

Ci eravamo divisi con dei vari compiti che dovevamo svolgere prima della nostra partenza, a me era stato affidato uno dei più semplici, il rifornimento di cibo. Dopotutto avevamo un viaggio lungo e delle risorse ci sarebbero state molto utili, quindi andai insieme a Jj a casa sua, lavandomi e cercando di camuffarmi per il veloce viaggio che avrei dovuto commettere al supermercato della città.

"Posso entrare?" spalancò la porta del bagno il biondo, lui aveva il compito di recuperare le chiavi del Phantom, "ormai sei già dentro" ironizzai anche se mi trovavo ancora in intimo e stavo scegliendo dei vestiti da indossare "cosa mi consigli per non sembrare Gaia Routledge?" chiesi mentre mi squadrava, avevo capito le sue intenzioni, gli avrei permesso di guardare ma non toccare, classica prassi.

"In teoria ho dei tuoi vestiti in armadio" rispose dopo qualche secondo, si era finalmente discantato dalla sua fase di trans, era così buffo con quei capelli arruffati "ecco" mi porse dei miei pantaloncini bianchi, eravamo cresciuti assieme quindi non mi sorprendevo che in casa sua si trovassero anche indumenti e oggetti miei, poi mi infilai una sua maglietta nera della nike e infine mi guardai allo specchio "come sto?" domandai rigirandomi verso Jj.

"Sei sempre bella" sorrise "però ti si vede troppo il volto" mi posò in testa uno dei suoi cappelli col frontino, nessuno doveva vedermi in giro, avrebbero posto troppe domande, alla fin fine ero la sorella dell'assassino di Peterkin.

"Bene io vado" posai un veloce bacio sulla guancia del mio amico e poi mi diressi fuori, presi l'auto di suo padre e mi diressi al supermercato più vicino, non sapevo cosa prendere sinceramente, ma mi sarebbe venuta l'ispirazione là dentro.

"Ok fagioli in scatola, piselli, acqua... tanta acqua" continuavo a guardare il mio carrello della spesa, se non fosse stata così tragica la situazione mi sarei messa a ridere da sola, quel cibo per la metà a John B non piaceva, ma doveva accontentarsi di pietanze a lunga durata; depositai il tutto sul nastro della cassa dove con grande scioltezza la cassiera passò ogni singola cosa rivelando poi una grande cifra di prezzo. "Sono 280 euro signorina, paga in contanti o con la carta?" terminò questa masticando una gomma a tutto rumore.

"Mi dovrebbero fare una statua" imprecai a bassa voce pensando a mio fratello e nel guaio in cui si era cacciato "contanti grazie" risposi accennando un sorriso, puramente falso ma nel suo senso cordiale, caricai il tutto in macchina e mi diressi al Phantom, dove speravo vivamente che i miei amici fossero già arrivati.

"Ragazzi" notai il garage aperto e svoltando l'angolo non potei che non notare le facce stupefatte della bellezza del mezzo di Jj, anche se Kiara sembrava leggermente schifata, forse si aspettava qualcosa di meglio. "Non è magnifico?" mi prese il biondo per un fianco avvicinandomi al suo corpo e facendomi guardare l'immensità del Phantom, feci un cenno con la testa e poi la nostra amica ci incitò di muoversi, effettivamente dovevamo portarlo al molo il prima possibile.

"Dove pensate di andare?" una voce famigliare interruppe i nostri pensieri, purtroppo non era quella di Pope, era semplicemente lui...

Rafe.

scelta difficile || rafe cameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora