Erano passate altre due settimane dal suo funerale, ormai era un mese che non la vedevo più e pensavo che il tempo avrebbe risolto la sua perdita, ma evidentemente peggiorava di giorno in giorno, facendomi sentire sempre di più la sua mancanza.
Ero immerso nei miei pensieri fino a quando a distogliermi fu il campanello di casa, chi cazzo poteva essere pensai tra me e me.
Scesi le scale e spalancai la porta d'entrata, non degnandomi minimamente di controllare chi ci fosse al di fuori."Si?" chiesi con tono arrogante e guardando con aria schifata la donna che mi si era presentata davanti; doveva avere sulla quarantina, occhi azzurri e capelli mori a caschetto, in braccio teneva questa bambina bionda invece solo che quando gli scorsi il viso "Gaia?" esclamai strizzando gli occhi "come è possibile" quella ragazzina era identica a Gaia.
"Tess" mi corresse la madre e la ignorai, stavo avendo delle stupide allucinazioni "mi scusi lei è Ward Cameron?" mi domandò la signora facendo sobbalzare la piccola bimba perché stesse più comoda. "Sono suo figlio Rafe, ha bisogno di qualcosa?" mi stavo seriamente innervosendo, cosa volevano?
"Dal comune risulta che John B è residente qui, per caso lo conosce?" a quel quesito alzai gli occhi in maniera sfottente verso quelli azzurri della donna, ricordai solo ora che i due Routledge abitavano per un certo senso qui, mio padre li aveva presi in custodia per non farli andare dagli assistenti sociali.
"Non vive più qui" chiusi la porta in faccia e mi diressi nuovamente verso camera mia, fino a quando al di fuori della casa sentì ulteriormente la voce della signora urlarmi un'ultima frase: "Gaia Routledge la conosce?".
Sospirai esausto e tornai al ciglio della porta "si" feci una pausa di qualche secondo riprendendo fiato "la conosco, cosa vuole da lei?" chiesi frustrato, tutte queste domande mi stavano infastidendo e non poco sinceramente.
"Lei" appoggiò a terra la bambina "è Tess Routledge" in quel momento mi si formò un nodo in gola, ora spiegavo la sua somiglianza con Gaia, ma non mi spiegavo il fatto che avesse una terza sorella.
"È figlia di Big John?" domandai e la donna fece un cenno con la testa "lei è la madre dei Routledge?" ora era io che la tempestavo di domande, una persona si presenta a casa mia e mi dice che Gaia aveva una terza sorella, ma quando mai."Solo di Tess" sospirò "Gaia e John B sono i suoi fratellastri e avrei bisogno di parlare con loro" concluse "non sono qui" esclamai tornandomene dentro casa e venendo seguita a ruota "e quando torneranno?" stava diventando insistente "mai" mi voltai di colpo, facendo sbattere il corpo di quella mora appiccicosa contro il mio "i due fratelli sono morti" gridai portandomi in cucina e notai la piccola rattristarsi.
"Che cosa?" era più stupefatta di quanto pensassi, come poteva tenere a dei ragazzi che neanche aveva mai conosciuto? "Cosa è successo?" un'altra domanda e giuro avrei dato di matto.
"Se ne sono andati dalle Outer Banks a bordo di una Phantom durante una tempesta" sospirai stringendo i pugni "nessuno li ha più ritrovati, solo il mezzo di trasporto è stato riportato in superficie ma senza i loro corpi" terminai con il dolore che mi premeva in tutto il corpo.
"Come li conosceva?" forse parlare di lei o meglio sfogarmi mi avrebbe fatto bene pensai; presi tre bicchieri mentre rimuginavo sulle parole dette dalla donna "io sono Michelle" sorrise e non ricambiai, non ero molto contento della sua visita.
Versai per me e questa Michele del liquore per la piccola Tess un succo di frutta invece "conoscevo meglio Gaia" mi poggiai con la schiena sul ripiano dietro di me "sai Tess le assomiglia molto" la donna sorrise e fece una smorfia alla figlia, che cosa ridicola eppure mi ero immaginato il mio futuro con Gaia e dei bambini, non pensavo di possedere questo lato buono.
"Eravate amici?" domandò la bimba e sorrisi venendomi in mente lei "no" alzai gli occhi verso di loro, con il solito modo arrogante e presi a parlare "era la mia ragazza" conclusi freddamente, non glielo avevo mai chiesto ufficialmente di stare assieme a me, ma se tornassi indietro glielo chiederei almeno mille volte.
Le due sussultarono e mi guardarono affrante "mi dispiace" disse Michelle e subito dopo parlò Tess, non riuscivo a guardarla vedevo troppo in lei Gaia "era bella?" cazzo se era bella quella ragazza "la più bella" poi mi ricomposi, odiavo esprimere i miei sentimenti davanti agli altri "insomma cosa siete venute a fare qua?" richiesi esplicitamente, non avevo bisogno di nuove visite in questo periodo.
"Dovrò partire per un paio di settimane" iniziò la donna e già prometteva male "Tess non ha nessun parente e quindi mi chiedevo se poteva restare qui nonostante i suoi fratellastri non ci siano più" questa sua proposta era così meschina, non si era mai presentata in tutti questi anni e adesso appariva per i suoi stupidi bisogni.
"Non se ne parla" sbottai andando verso la porta "non sono un cazzo di babysitter" ringhiai guardando la signora in questione, mi stava prendendo in giro o era seria? "Gaia lo avrebbe fatto" l'unico punto che non doveva osare toccare ci era riuscita "perché lei conosceva Gaia?" sbraitai andandole contro e lei abbassò lo sguardo "non sapeva nemmeno della sua esistenza e adesso lei vuole che tenga la bambina con me" urlavo e stavo facendo spaventare tutti i presenti.
"La lasci qua va bene" gridai in ultima come ricatto e non si fece sfuggire quelle parole, mi poggiò un borsone sul tavolo e si avvicinò a me, avevo lo sguardo cupo "grazie veramente" mi baciò sulla guancia e poi salutò la figlia, parlarono assieme per ben dieci minuti, non mi importava sinceramente e l'unico motivo per cui avevo accolto una bambina in casa mia era solo per il fatto che fosse la sorellastra di Gaia, sennò non mi sarei mai preso tale briga che poi tanto, se ne sarebbe occupata Rose.Uscì di casa e rimasi solo con la bambina, era successo tutto troppo in fretta e questa cosa mi puzzava.
"Ma tu sei il fidanzato di Gaia?" mi chiese la piccola afferrandomi la mano mentre mi dirigevo in camera, mi stava seguendo? "Si" risposi seccamente e mollai la presa di Tess, non ero così affettuoso con i bambini. "Non so fare le scale" mi voltai a guardarla, era ancora all'inizio della scalinata mentre provava mettersi a gattoni "quindi cosa dovrei fare?" chiesi con tono menefreghista "mi prendi in braccio?" mi stavo già pentendo di aver accettato quella offerta, cosa mi era passato per la mente.
La sollevai da sotto le ascelle e la portai in braccio per tutte le scale, continuava a toccarmi i capelli, dio che fastidio. La rimisi a terra appena arrivai di sopra e poi raggiunsi la mia stanza, avevo bisogno di sciacquarmi il viso con dell'acqua fresca, mi stava girando la testa sia per i fatti che per l'alcol assunto, ma quando uscì da esso me la ritrovai seduta sul mio letto.
"Porca puttana" esclamai a bassa voce, non ero abituato e non volevo abituarmi di una bambina di quattro anni che girava per casa "non si dicono le parolacce" mi rimproverò alzando il dito indice.
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Spazio autrice
scusatemi il disturbo, ma volevo spiegarvi che l'introduzione di questo nuovo personaggio lo capirete più avanti, le vicende narrate continueranno ad essere su Gaia e Rafe. Colgo l'occasione anche per domandarvi se vi piace la piccola Tess, che ne pensate?
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scelta difficile || rafe cameron
FanfictionDue opposti, Gaia Routledge una pogues e Rafe Cameron un Kooks. Fin dai primi anni della loro vita i due non si sopportano, mantenendo un odio costante da parte di entrambi, ma che sotto sotto sanno che nonostante quell'odio c'è qualcosa che li avv...