Capitolo 4

77 11 3
                                    

Centro Omniscientifico Wisteria (COW), laboratorio della professoressa Leone. Ludmilla Leone stava per avviare il 144esimo esperimento sul "Quaderno della Verità", ricerca che le aveva causato non pochi problemi di immagine. Professoressa ordinaria all'Università degli Studi di Wisteria (UniWi) da appena un semestre, ma ricercatrice e psichiatra ormai da una decade, aveva accettato nel giugno dell'anno scorso l'esperimento più eticamente questionabile della storia del Dipartimento. Ma d'altronde chi avrebbe potuto accettarlo se non la professoressa Leone? Lo sapevano ormai tutti, soprattutto lei: Ludmilla era una sadica! Fin da ragazza, si era appassionata alle problematiche mentali, traendo un piacere perverso nel vedere quei poveri pazzi soffrire nei modi più disparati. Conosciuta come "occhi di ghiaccio" da amici, studenti e colleghi, fu la scelta più ovvia come direttrice del progetto.

Spostò i suoi lunghi capelli biondi da davanti gli occhiali e poggiò il Quaderno sul tavolo. Si sedette e guardò negli occhi la cavia. Il suo dottorando e assistente, Luciano Lupo, chiuse la porta e si posizionò dietro di lei.

Avvicinò a sé il fascicolo dell'uomo di fronte a lei e lesse – Girolamo Gentile, 42 anni, condannato per aver commesso ben 70 omicidi di uomini bianchi di corporatura simile alla sua. Qua dice che li uccideva nel giorno del loro compleanno, quando raggiungevano la sua stessa età, meraviglioso! È un vero peccato incontrarla qui e non all'Istituto: mi sarebbe piaciuto spremere a fondo la sua psiche.

Luciano rabbrividì. Ormai era quasi un anno che lavoravano assieme al progetto, ma era impossibile abituarsi a personaggi del genere, lei inclusa. Girolamo invece rise – Dispiace anche a me, signorina. È molto giovane per il lavoro che fa, mi sarebbe piaciuto farmi spremere più a fondo da lei. Quanti anni ha? 30?

– 33, ma non sono una signorina, sono una professoressa.

– Scusi professoressa. Sa, quando si sta per morire, capita di dimenticare le buone maniere! – rispose con tetro sarcasmo.

– Touché – commentò lei sorridendo. – Sa perché si trova qui, Girolamo?

– Per essere ammazzato?

– Si, ma sa come?

– I miei coinquilini gentiluomini hanno parlato di un quaderno demoniaco, che mi renderà posseduto da uno spirito assassino. È così, professoressa? Sarò ucciso dal grande Satana in persona?

Ludmilla sistemò i suoi occhiali e diresse i suoi gelidi occhi azzurri contro il serial killer. Prese in mano il quaderno e disse – Quasi 50'anni fa, un filosofo di nome Friedrich Fesserìe scoprì la Verità, ossia una nozione che dà istantaneamente senso alla vita e all'Universo in genere. Purtroppo la Verità, ossia l'obiettivo millenario di scienza, filosofia e religione, è così atroce che lo portò al suicidio. Fortunatamente per noi, lui scrisse quella singola frase a pagina 14. Noi abbiamo letto tutto il resto del Quaderno, ma senza quella pagina non abbiamo ottenuto uno straccio di informazione. La Verità è proprio quella frase! Ed è qui che entri in gioco tu, Girolamo.

L'uomo sentì il sangue raggelare, ma cercò di nascondere la sua paura – Quindi dovrei leggere pagina 14 e voi starete a guardare se mi uccido o no?

– Esattamente!

– Quanta gente è sopravvissuta a questa cosa?

Ludmilla rise – Nessuno, sono morti tutti e 143 i soggetti precedenti.

Il suo cuore si fermò per un istante – COSA? E perché dovreste provare ancora?

– Beh, perché abbiamo scoperto, grazie allo stupratore pedofilo di ieri, che nella parte inferiore della pagina è presente un disegno molto dettagliato. Non sappiamo di cosa, perché non vogliamo rischiare di morire anche noi, ma oggi proveremo a farle leggere solo la parte superiore della pagina, ossia la frase ma senza disegno. Scopriremo col suo sacrificio se il disegno fa parte o meno della Verità.

Trio OmegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora