Lucia alzò lo sguardo verso il portone del COW. Agitò nuovamente la boccetta gialla, fece un respiro profondo e corse su per le scalinate d'ingresso.
Il portone era aperto, ma soltanto poche luci erano accese, una alla fine di ogni corridoio. Il forte odore di putrefazione costrinse la ragazza a fermarsi un attimo. Si guardò intorno nauseata e iniziò a notare le sagome insanguinate contro le pareti. Stentando a sopportare quel tanfo, agitò la boccetta e corse incontro al segnale, sperando che le sagome diminuissero andando avanti.
Si fermò dopo un paio di minuti, piegata in avanti ansimando. "Finalmente!" pensò respirando aria pulita, si rialzò e si guardò intorno. Il corridoio era buio e tutte le stanze ai lati erano chiuse, tutte tranne una. Da quella porta semiaperta usciva un'intensa luce bianca. Lucia agitò per l'ennesima volta il liquido giallo, "Chiunque mi stia aspettando, è lì!" e vi entrò.
La prima cosa che notò al suo interno fu un'immensa parete di vetro antiproiettile che la separava in due metà. La metà d'ingresso, quella in cui si trovava, era vuota. Nell'altra metà, un uomo sedeva a terra a gambe incrociate, intento a leggere da un foglio scritto a mano. Lucia realizzò subito che i suoi poteri non riuscivano a raggiungere la sua mente.
- Non è la parete – disse Giona – sono io che ti sto schermando, Lucia.
La ragazza digrignò i denti.
Il Professore si alzò e si avvicinò al vetro – Questa parete serve ad evitare che uno di noi due aggredisca fisicamente l'altro. Sai, non sono un lottatore: le mie difese mentali cadrebbero se dovessi mettermi a tirare pugni! - e sorrise.
- E cos'è allora? Un diversivo? Una trappola?
- No, al contrario. Questo è il luogo del nostro scontro finale!
La telepate lo guardò disorientata.
Il Professore piegò il foglio in due – Noi due adesso faremo un gioco: chi vince sopravvive, chi perde muore.
- Il genere di giochi che mi piacciono! – commentò sorridendo.
Giona si abbassò e fece passare il foglio da una piccola fessura sotto la vetrata, invitando la ragazza a prenderlo – Qui ho riassunto una tecnica per amplificare i tuoi poteri.
Lucia si chinò a prendere il foglio, senza mai distogliere lo sguardo dal Professore. Quella frase l'aveva insospettita parecchio, "Amplificare i miei poteri?" pensò "Perché mai vorrebbe farlo?"
- Seguendo queste istruzioni, il tuo potere non sarà soltanto in grado di trasmettere e assorbire emozioni, ma dovrebbe estendersi anche a nozioni semplici e sensazioni. "Ma perché il mio avversario mi vuole potenziare?" ti starai chiedendo. Beh, il motivo è semplice: seguendo un protocollo ideato dalla professoressa Leone, ho innestato la Verità nella mia mente. Quella frase letale è libera di nuotare nel mio inconscio ed è da lei che ti voglio portare!
- E vuole che io mi ci tuffi? - chiese leggendo il foglio.
- Esatto: io ti lascerò uno spiraglio per "tuffarti" nella mia mente e lì nuoteremo l'uno contro l'altro. Se io riesco a condurti dalla Verità, ti ucciderai. Se tu riuscirai a condurmi dalle mie paure più profonde, romperai le mie difese e mi condurrai al suicidio. Chiaro?
Lucia lo guardò divertita – Non le sembra un po' scorretto giocare in casa?
- Questo dipende da te. Le nostre menti saranno collegate e sia io che te saremo in grado di attingere dai nostri ricordi – e la folgorò con lo sguardo – Accetti la sfida?
- Ho soltanto una domanda: perché non mi uccidi e basta?
Giona rise – Quanto sarebbe bello se ti spoilerassi le mie vere intenzioni, eh?
- E se non accettassi? Se rimanessi seduta qui fino all'arrivo di Risonanza? Posso sempre farlo, no?
- Ti rispondo con un'altra domanda: credi veramente che Dario abbia trovato Simone?
Lucia sbarrò gli occhi.
Il Professore sorrise e tirò fuori il suo bluff più potente – Dario si sta confrontando con Piezo, Simone è con Erika – e sfilò lo smartphone dalla tasca – Mi basta inviarle un messaggio per farlo uccidere da lei. Chissà che penserebbe Risonanza se scoprisse che hai lasciato morire il vostro amico perché non hai avuto il coraggio di affrontarmi!
- E va bene! - rispose, quasi ringhiando. Abbassò gli occhi sul foglio e iniziò a studiare la tecnica.
Dopo alcuni secondi di silenzio assordante, appallottolò il foglio e lo tirò contro la vetrata – Sono pronta!
Giona fece un respiro profondo e sorrise – Il trampolino è tutto tuo! - e la sentì immergersi nel suo sguardo. Le sue mani aprirono la superficie, lasciandola sprofondare verso le parti più buie della sua psiche.
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Trio Omega
Science Fiction🏆 Wattys 2022 Winner 🏆 Istituto Correttivo di Wisteria. Il crimine ha vinto e il vigilante Risonanza (Dario Di Dio) è stato incarcerato. Proprio nel momento in cui la sua carriera da supereroe sembra essere giunta al termine, Dario incontra la ter...