Simone guardava con nostalgia le bottiglie di birra sul tavolino. Data la pericolosità dei loro poteri, il Trio si era promesso di non bere né fumare per tutta la durata della missione. Fortunatamente i ragazzi si stavano divertendo e l'atmosfera riuscì ad inebriarlo, rendendo più sopportabile quell'astinenza.
- ...quell'idiota di Antonio fa allora "Ma che donne siete che non sapete neanche cucinare? Vi faccio vedere io!" - raccontò Samuela, imitando il vocione dell'ex di Lucia – E ci propina un piatto di pasta aglio e olio. AGLIO E OLIO! Capite, quello si fa tutto il figo dicendo che non sappiamo cucinare e ci fa tipo il piatto più semplice che esista!
- Ed era pure scotta! - esclamò Riccardo.
- VERO, VERO! - e rise – E dovevate sentire le grida di Delia!
La ragazza arrossì, sperando che Samuela omettesse i dettagli della sua sfuriata.
- Perché devi sapere, Simone, che sia Delia che Ivan sono intolleranti all'aglio e quindi hanno dovuto cucinare una cosa a parte, con la cucina infestata da quell'odore.
- Solo la cucina? - commentò la Dragavei – Dobbiamo parlare dei vostri aliti? Non siamo riusciti a parlare con voi per tre giorni!
I ragazzi risero, ricordando i volti disgustati della coppia.
Simone fu incuriosito dalla storia – Non avevo mai sentito di gente intollerante all'aglio. È seria come quella del glutine, tipo?
Lo sguardo di Delia si fece serissimo – Anche peggio per noi. Sai Simo, noi due siamo vampiri.
Il ragazzo assunse un'espressione sospettosa. Non riuscì a capire se lei stesse scherzando o meno, soprattutto a causa dei volti seri del resto del gruppo.
- Che c'è Simone? - gli chiese Ivan – Non ci credi?
- Beh, in questa città sono successe un sacco di cose strane... ma i vampiri mi sembrano un po'... – e iniziò a guardare i ragazzi per cercare di capire se fosse uno scherzo o meno.
I vampiri continuarono a mantenere un'espressione seria, quasi offesa dalla sua insinuazione.
- Capisco il tuo scetticismo, ma ti assicuro che non è uno scherzo. – disse Delia – Io ho 324 anni, mentre Ivan ne ha 36.
- Sì, sono stato trasformato in vampiro da lei, quando ci siamo messi insieme – aggiunse lui – È fantastico Simone, dovresti provare anche tu!
- No, grazie – rispose inquietato – È già abbastanza impegnativo vivere 70'anni, non mi va proprio di essere immortale.
Samuela rise alla sua battuta – Esatto Ivan, concordo anch'io! E poi non penso di poter vivere un'eternità senza mai andare a mare.
- Ah vero, perché voi avete la cosa del sole – rifletté la Verità.
La vampira sospirò - Sì, purtroppo non possiamo esporci ai raggi UV. Certe volte anche andare in discoteca può diventare un problema.
Simone non era ancora del tutto sicuro che quello non fosse uno scherzo, ma decise di crederle per adesso – Capisco, ma essere vampiri avrà un sacco di lati fighi, no? Tipo... trasformarsi in pipistrelli.
- Quello è un falso mito: colpa dei miei antenati, che avevano l'abitudine di addestrarli e liberarli contro la gente – e rise.
- I nostri veri poteri sono riflessi e velocità sovrumani, il non essere specchiati nell'argento e l'immortalità ovviamente.
- Perché la cosa dell'argento è un superpotere? - chiese Simone incuriosito.
Delia assunse un tono serissimo – Anticamente lo era a tutti gli effetti, dato che tutti gli specchi lo contenevano. Al giorno d'oggi riusciamo a sfruttarlo attraverso un congegno speciale.
Gli occhi del ragazzo le implorarono di raccontarle del congegno.
- Praticamente abbiamo costruito questa specie di obiettivo fotografico che non fa altro che riflettere l'immagine su una serie di specchi d'argento, mostrandola esattamente uguale a quella originale. Se piazzato su una videocamera, diveniamo invisibili alle riprese di sorveglianza.
- Ma è fantastico! - esclamò Simone – Con voi l'evasione sarebbe stata una... - e si fermò, vedendo i ragazzi stentare a trattenere le risate.
I suoi occhi divennero lucidi durante la loro esplosione. Tutti risero di gusto, risero della sua ingenuità. Tutti tranne Riccardo, che teneva gli occhi bassi, dispiaciuto dal comportamento dei suoi amici.
Samuela notò il suo sguardo truce - Dai Simo, non prendertela! È soltanto uno scherzo!
- Però lui è stato il primo a crederci per così tanto! - esclamò Delia.
- E avrebbe continuato se non fosse stato per la storia del congegno. – aggiunse Erika – Hai esagerato Delia, dai!
Quella situazione ricordò a Simone anni e anni di bullismo psicologico – Ma perché proprio a me?
- Beh, Lucia ci conosce già e Dario non ci avrebbe creduto mai – rispose Ivan – Non prenderla sul personale, dai! Lo abbiamo fatto per divertirci, mica per offenderti.
- No, invece! Farmi uno scherzo del genere dopo che vi ho raccontato di me e della mia condizione non è qualcosa "per divertirci"!
- Ora non fare il melodrammatico, però! - disse Delia – Appunto per questo è divertente, no? Che senso avrebbe avuto farlo a Dario, sapendo che quello ci avrebbe squagliato il cervello? È bello scherzare sulle proprie debolezze, aiuta ad accettarle.
Simone si alzò infuriato – Voi non avete idea di cosa voglia dire essere bullizzati tutta la vita per quello che si è! Non avete il diritto di prendermi in giro e fare finta che sia uno scherzo innocente! - e corse su nella sua camera, cercando di nascondere le lacrime.
Riccardo si alzò di scatto e lo inseguì, guardando con disprezzo i suoi coinquilini.
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Trio Omega
Ciencia Ficción🏆 Wattys 2022 Winner 🏆 Istituto Correttivo di Wisteria. Il crimine ha vinto e il vigilante Risonanza (Dario Di Dio) è stato incarcerato. Proprio nel momento in cui la sua carriera da supereroe sembra essere giunta al termine, Dario incontra la ter...