Capitolo 72

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Ingresso dell'h-bar, appena dopo la mezzanotte. Il Trio avanzava lentamente tra la fila, preceduto dalla senatrice e i suoi sottoposti. Diversi criminali li riconobbero, ma nessuno osò attaccarli. La loro reputazione, unita a quella di Cornelia, creava un aura di terrore attorno a loro. Inoltre, i criminali erano a conoscenza di qualcosa che i tre non sapevano: quella era una trappola. Il Professore era al corrente della loro presenza e tutti i suoi agenti erano in posizione nel locale.

- Salve senatrice – disse Ettore il Massacratore, quella sera incaricato alla biglietteria – Può dare i nominativi dei suoi +1? - porgendole un foglio.

L'onorevole lo compilò e lo tornò indietro. Lo stripper sorrise nel vedere i nomi dei supereroi e invitò il gruppo ad entrare.

Il Trio si ritrovò in un lungo corridoio, illuminato da strisce di led viola agli spigoli del soffitto. Un uomo porse loro Feynmask e bombola, istruendoli su come indossarle, ordinando loro di seguire le indicazioni sui poster. Una volta sistemata l'attrezzatura, accesero le maschere bianche, che si illuminarono dei colori previsti dalla senatrice: Simone giallo, Cornelia arancio, Lucia rosso, Dario nero.

Avanzarono lentamente lungo la coda nel corridoio, studiando nel frattempo l'interfaccia. Cornelia spiegò loro come comunicare coi raggi e a Risonanza come utilizzare lo sguardo per scrivere sulla tastiera olografica. In questo modo avrebbe comunicato con gli altri come in una serie tv sottotitolata.

Raggiunta la fine del corridoio, una donna li fece entrare in uno stanzino a gruppi di quattro. Lì avvenne la sostituzione dell'aria con la miscela di gas inerti. Una volta regolata la pressione, lo stanzino aprì direttamente all'interno del locale.

L'ingresso dava sull'Area Chill, costellata da tavolini alti senza sedie e pochi divanetti. Dario ebbe la sensazione di essere osservato ma la attribuì alla gravità alterata e all'atmosfera psichedelica.

Lucia e Simone furono invece catturati dalla barriera di potenziale tra l'Area e la pista. La parete di energia attraversava l'intera stanza, separando pista e palco dalle due aree laterali, intrappolandone all'interno i fononi. La musica di Clarissa rimaneva per il 90% bloccata in quella zona, irradiando la gente in pista: dall'esterno il concerto appariva come una leggera musica di sottofondo, tra le barriere la gente danzava in un inferno di fononi nu-metal.

Cornelia fece cenno di dirigersi verso l'Area VIP, ma – Prima passiamo dal bar, non si sa mai – disse Risonanza.

Il Trio si diresse quindi al bancone, separandosi dagli uomini della Fiamma.

Dall'altra parte della barriera, Piezo cercava faticosamente di tenersi al passo con le acrobazie musicali della band. "Questa è la mia serata!" si disse "Non posso stonare neanche una nota, non davanti a Clarissa!" e resistette fino alla fine della canzone.

La gente in pista smise di ballare e rivolse l'attenzione alla front-woman, che sorrise iniziando il pezzo successivo - Smettila di piangere, Gemma...

La folla andò nel delirio più totale, gridando il testo della hit assieme alla band. Approfittando dell'inizio lento, Piezo si guardò intorno e vide Dario incamminarsi verso il bar. Un brivido di paura lo attraversò, ma "No! Questa notte devi avere coraggio! Questa notte ucciderai Risonanza!", respirò profondamente e tornò a concentrarsi sul pezzo.

Al grido di - Da questa notte il tuo cuore sarà MIOOOOOO! - il Trio raggiunse il bar, dopo aver perso alcuni minuti a destreggiarsi tra la folla.

- Dario, Lucia, Simone, buonasera – disse loro la barista.

- Elena, che piacere vederti! - rispose entusiasta Lucia, sospettando in realtà parecchio la sua presenza – Che ci fai qui? Non eravate alleati con la Fiamma?

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