- Nessun segno vitale da 28 minuti, Ludmilla – disse Luciano – è clinicamente morto ormai.
- Ottimo, vado a recuperare il Quaderno. Tu intanto chiama l'addetto alle pulizie, che Girolamo ha riempito tutto di sangue.
L'assistente alzò la cornetta del telefono sulla scrivania, fece la chiamata e si avviò alla porta per aspettare l'addetto. Ludmilla verificò che il collirio applicato 10 minuti prima avesse avuto effetto, ed entrò nella stanza. Prese allora il Quaderno, già aperto a pagina 14 e reinserì il segnalibro, ma non il cartoncino, dato che ormai avevano provato l'inutilità del disegno inferiore.
Nel sistemare quell'oggetto demoniaco si soffermò ad ammirare la pagina. In quel momento le sue pupille erano già pienamente dilatate e non era in grado di leggere nulla. Meditò soltanto alcuni attimi sulla potenza di quella frase, in grado di uccidere chiunque la leggesse, indipendentemente dalla sua cultura, intelligenza o rango sociale.
Il suo flusso di pensieri fu interrotto da una voce al microfono – Professoressa Leone, a causa di un furto di chiavi di casa del maggio dell'anno scorso, lei è stata condannata alla "Pena del Quaderno"!
Ludmilla scoppiò a ridere e alzò il dito medio alla vetrata. Finì di sistemare il Quaderno, lo ripose attentamente sulla scrivania ed uscì dalla stanza esclamando – Giona! Ancora con questa storia!
Giona Galvani, 42 anni, professore ordinario al Dipartimento di Fisica e Complessità di UniWi. La sua carriera accademica era tra le più eccelse dell'intero ateneo e tutti i suoi studenti nutrivano un serio timore di Dio nei suoi confronti. Questo non era però causato dal suo spessore intellettuale, bensì dalla sua vera identità. Giona non era un professore, Giona era IL Professore, l'Uomo nell'Ombra di Wisteria. Giona tirava le redini del carro politico di tutta la nazione e chiunque in quella città era sotto il suo controllo. Civili, agenti di polizia, politici, tutti sapevano della sua vera identità, ma la sua influenza giudiziaria lo rendeva immune a qualunque procedimento legale. Wisteria era corrotta e il popolo era retrogrado: lui era la vera giustizia della Città, l'unico in grado di salvare i suoi abitanti da loro stessi.
Nonostante la fama di uomo ossessivo e senz'anima, Giona si trasformava in un ragazzino introverso, quasi impacciato, ogni qualvolta si trovasse nelle vicinanze di Ludmilla. Gli studenti di entrambe le facoltà seguivano la vicenda da anni. Tutti si chiedevano se il grande e potente Professore sarebbe mai riuscito a conquistare la professoressa Leone e i suoi occhi di ghiaccio.
Al contrario di ogni individuo sano di mente, Ludmilla non si era mai lasciata intimorire da Giona. Fin dal loro primo incontro, lei aveva fiutato la sua natura fortemente introversa, trovandola adorabile. Il Professore era quindi ritrovato per la prima volta in vita sua avvicinato con aggressività e prepotenza. Questa sfida alla sua autorità stimolava un'attrazione viscerale per la donna, e così iniziò tra i due un lungo gioco di sguardi e battutine.
Questa dinamica tsundere-tsundere andava avanti già da alcuni anni, dato che l'ansia sociale di Giona aveva impedito più volte che le cose andassero in porto. "La prossima volta" si ripeteva dopo ogni occasione mancata. "La prossima volta" si ripeteva, notando lo sguardo sempre più stufo di Ludmilla.
Quel giorno però sarebbe stato diverso! Quel giorno Giona si sentiva più pimpante e pronto a combattere i suoi istinti asociali: quel giorno le avrebbe finalmente chiesto di uscire! Per questo aveva approfittato della sua ora buca e si era recato al suo laboratorio, con l'intenzione di fare la sua mossa durante una pausa caffè poco sospetta.
- Quella sera non si dimentica, Ludmilla – rispose sorridendo (o almeno sforzando un sorriso).
- Quante volte ti devo chiedere scusa per quella volta? - rispose lei ridendo – Ero ubriaca, non volevo lasciarti tre ore sotto la pioggia apposta! Cosa devo fare per non farti più parlare di quella serata vergognosa?
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Trio Omega
Science Fiction🏆 Wattys 2022 Winner 🏆 Istituto Correttivo di Wisteria. Il crimine ha vinto e il vigilante Risonanza (Dario Di Dio) è stato incarcerato. Proprio nel momento in cui la sua carriera da supereroe sembra essere giunta al termine, Dario incontra la ter...