Il Professore riaprì l'occhio, vedendo il volto sollevato del dottor Ortensi tra le luci del soffitto – Come ti chiami?
- Giona Galvani.
- Che professione fai?
- Professore ordinario al Dipartimento di Fisica e Complessità di UniWi, Uomo nell'Ombra di Wisteria e leader dell'Organizzazione.
- Perfetto, ricordi come sei arrivato qui?
- È proprio necessario, Otto? - chiese lui scocciato.
- Si Giona, ho inserito un ricordo latente. Il check della memoria è d'obbligo, mi dispiace.
Il Professore sbuffò – Ok, mi sono sottoposto volontariamente all'innesto della Verità.
- Per...?
- Per sconfiggere Lucia Lovato. Quanto ne hai ancora?
- Va bene, va bene! Sei a posto – si avvicinò al lettino e gli sfilò l'elmetto sensoriale dalla testa – Prova ad alzarti.
Giona si alzò senza problemi – Tutto a posto, solo un po' di nausea.
- È normale, ti passerà nell'arco di un paio di minuti.
Galvani si rimise il giacchino, sistemò la benda e si avviò verso la porta – Perfetto Otto, alla prossima allora!
- Alla prossima. E non dimenticare il cervello della ragazza!
Il Professore rise e uscì dal laboratorio salutandolo. Si diresse subito verso uno degli ingressi segreti della Singolarità, sperando di trovare Piezo ad aspettarlo nel suo ufficio.
"Menomale, è ancora vivo!" pensò aprendo la porta, ma i suoi occhi caddero subito sulla maschera nera, insanguinata tra le sue mani – Danilo? - mormorò.
Il ragazzo annuì – Nessuno di loro ce l'ha fatta.
Giona prese la maschera e passò le dita tra delle impronte di denti – Si sono presi a morsi?
- Sì, Lucia ha fatto breccia.
- Ma tu sei qui! E Risonanza?
Piezo sospirò – È vivo. Sono entrambi vivi.
- Lo so – e mostrò le due boccette. I liquidi rosso e blu si illuminavano ad intermittenza – In base all'intensità, direi che abbiamo poco più di 5 minuti.
- Capito, Piano V – le prese e le mise in tasca – Vado?
- Si, un attimo... – rispose il Professore, aprì un cassetto della scrivania e prese due boccette di cubellibre giallo e una busta da lettere. Mise una delle due in tasca e diede l'altra e la busta al ragazzo – Ricordi dove devi piazzarli?
- Certo.
- E hai preso l'Occhio dall'h-bar?
Annuì e si toccò la tasca.
- Perfetto, ascoltami bene adesso – e lo guardò dritto negli occhi – Usalo! Accetta il fatto che perderesti in uno scontro "classico" e non farti guidare dall'orgoglio.
Piezo deglutì, abbassò la testa e annuì nuovamente.
- No, guardami e promettimelo: affrontalo dove sei avvantaggiato.
Il ragazzo esitò un attimo, corrispose lo sguardo e disse – Lo prometto – e si avviò verso l'uscita.
- Capisco come ti senti – aggiunse Giona – ma non voglio che anche tu muoia oggi – e sospirò vedendolo uscire.
Si lasciò cadere sulla sua sedia girevole e si soffermò a guardare il suo ufficio. "Forse questa è l'ultima volta che siedo qui" pensò "Forse ho già detto addio ad Erika e a Piero... no! Saranno anche riusciti ad eliminare Dessi, forse riusciranno ad uccidere qualcun altro, ma il Piano non fallirà: io non fallirò!"
Carico di tutta l'autostima che fu in grado di raccogliere, si alzò di scatto. Afferrò la boccetta di cubellibre giallo e si diresse verso la stanza in cui avrebbe affrontato il suo nemico finale: Lucia Lovato.
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Trio Omega
Science Fiction🏆 Wattys 2022 Winner 🏆 Istituto Correttivo di Wisteria. Il crimine ha vinto e il vigilante Risonanza (Dario Di Dio) è stato incarcerato. Proprio nel momento in cui la sua carriera da supereroe sembra essere giunta al termine, Dario incontra la ter...