Erika Eco richiuse la sua stilografica viola e la ripose nell'astuccio. Gli studenti attorno a lei commentavano preoccupati l'atteggiamento del Professore. Tutti sapevano dell'influenza di Galvani sul Partito Progressista, per cui sospettarono che il suo stress fosse dovuto all'evasione della scorsa notte. Erica sistemò l'ultimo quaderno, chiuse lo zaino, lo mise in spalla e si diresse verso la cattedra.
- Che disastro! – sospirò Giona, vedendola avvicinare.
- Non si preoccupi Professore, la spiegazione è stata chiarissima – e sorrise.
- Grazie Erika – rispose con sguardo amareggiato – ma non mi riferisco a questo. Purtroppo ieri Wisteria ha visto la fallibilità dell'Organizzazione.
La ragazza abbassò lo sguardo – Capisco, allora è questa l'emergenza?
- Sì – si guardò intorno – ma non qui – prese la borsa col portatile e si diresse fuori dall'aula, invitando la ragazza a seguirlo.
I due attraversarono i corridoi del Dipartimento simulando un discorso riguardante gli esami di Teoria Quantistica dei Campi II. Erika fece fatica a nascondere il suo entusiasmo, al punto da essere ammonita da Giona. Lei adorava lavorare sotto copertura per il Professore. Il brivido di essere scoperta, la superiorità di essere a conoscenza dei complotti di Wisteria, il piacere del roleplay: tutti questi fattori rendevano le sue missioni una vera e propria droga. E adesso stava per riceverne una nuova dose, forse la più forte di sempre. Per la prima volta Galvani aveva subito una sconfitta, per la prima volta l'Uomo nell'Ombra aveva paura di perdere tutto, per la prima volta lei avrebbe potuto rischiare la vita. E questo pensiero la eccitava tantissimo.
Giona chiuse la porta del suo ufficio e sfilò lo smartphone dalla tasca. Attraverso uno dei suoi bot Telegram, sbloccò le rotaie nascoste nella libreria e la spostò verso sinistra. Dietro di essa si trovava un ascensore diretto alla Singolarità. Lui e la ragazza vi entrarono, pronti a discendere verso il quartier generale.
Le ante dell'ascensore si chiusero davanti a loro – Erika.
Lei si voltò verso il Professore, stentando a trattenere l'entusiasmo.
Giona continuò a guardare dritto davanti a sé, cercando il modo corretto di proporle la prossima missione. Era perfettamente a conoscenza delle devianze della ragazza e voleva evitare che la sua teatralità mettesse a repentaglio il piano - Sto per assegnarti la missione più pericolosa della tua carriera.
Lei annuì, ma la serietà del suo sguardo la inquietò parecchio.
- Per questa missione, non voglio la Erika dell'Operazione Mani Candide: voglio la Erika sotto copertura in carcere, voglio che tu sia metodica e che sappia mantenerti nel personaggio.
L'ascensore si fermò e i due si avviarono per i corridoi della Singolarità.
- Le giuro che non farò mai più l'errore di quella volta, sono maturata molto Professore!
- Sottovalutare e addirittura fidarsi di Elena non è stato semplicemente un errore - e si sistemò gli occhiali.
Erika abbassò lo sguardo - Mi scusi, non si ripeterà ma più.
- Se si dovesse ripetere per la prossima missione, avrai modo di scusarti con i tuoi nuovi colleghi al cimitero.
Un brivido percorse la ragazza - Risonanza non mi ucciderebbe mai, abbiamo legato molto durante i suoi mesi in carcere.
Giona rise - Il pericolo qua non è mai stato Risonanza. Il nostro vero nemico, il vero motivo per cui l'evasione è riuscita, è Lucia Lovato.
Erika ricordò l'effetto di quel potere sulla sua mente. Immaginò quella forza amplificata e applicata a tutti i reclusi, capendo perché per la prima volta il grande Giona Galvani avesse fallito - Mi vuole dire che se lei dovesse riuscire ad influenzarmi...
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Trio Omega
Science Fiction🏆 Wattys 2022 Winner 🏆 Istituto Correttivo di Wisteria. Il crimine ha vinto e il vigilante Risonanza (Dario Di Dio) è stato incarcerato. Proprio nel momento in cui la sua carriera da supereroe sembra essere giunta al termine, Dario incontra la ter...