Trio Omega

Capitolo 56

L'anticamera della sala prove fu svuotata dell'aria e riempita dei gas dell'h-bar. Piezo e il Professore si toccarono istintivamente le maschere, assicurandosi fossero a posto.

Giona si voltò verso il ragazzo - Ti piace la tua nuova Feynmask?

- Moltissimo! - rispose entusiasta.

A causa delle manie stilistiche di Clarissa, gli ingegneri dell'Organizzazione erano stati costretti a produrre delle nuove maschere per la band. Oltre che da una forma più smussata e accattivante, le maschere degli Eigenvalues erano caratterizzate dalla superficie nera e dal restyling dei bordi, illuminati dello stesso colore dello smile – Il nero rende molto di più in quell'ambiente. È come se i led fluttuassero nel vuoto! - aggiunse.

- Sì, mi duole ammettere che il design di Clarissa è migliore del mio – e il suo smile si fece cupo per un istante – Credo che lo estenderò a tutti i dipendenti dell'h-bar, riservando il modello bianco ai clienti.

L'anticamera si aprì e i due entrarono nella stanza. Clarissa e il gruppo stavano conversando sul palchetto, scambiandosi raggi laser tra le maschere.

I fononi emessi dalla porta la fecero voltare verso i due – Attenti ragazzi! Piezo ha chiamato il boss! - e una risata apparve sulle loro maschere – È venuto a chiederci di abbassare il volume, Professor Galvani?

- In realtà sarei venuto ad ascoltarvi.

Le loro Feynmask si illuminarono di sorpresa.

- Piezo mi ha detto che siete già in grado di suonare "Facciamolo sul sangue del mio amore" nel Mondo Quantistico.

Vedendo i musicisti un po' insicuri, il ragazzo si incamminò verso di loro – Cioè... l'ultima volta non siamo andati male... riusciamo a fare una bella performance, no?

Clarissa si alzò di scatto – Certo! - esclamò, riempendo quei led viola e verdi di entusiasmo – Si prepari, Prof! La sua espressione seria e condiscendente sta per essere distrutta!

Giona si accomodò sulle poltroncine e accavallò le gambe, cercando di nascondere il suo entusiasmo. Nonostante lui fosse più un indie-rocker che un metallaro, conosceva molte canzoni di Clarissa e gli Eigenvalues, tra cui quella che avrebbero suonato tra poco.

La band salì sul palchetto e ogni membro raggiunse la sua postazione. Clarissa si posizionò dietro l'asta, sistemò i capelli viola e verdi, e prese il microfono – CIAO WISTERIAAA! Siamo Clarissa e gli Eigenvalues, e questa sera ci esibiremo dinnanzi al leggendario Uomo nell'Ombra, leader dell'Organizzazione, DOTTOR. PROFESSOR. GIONA. GALVANIIII!

- Wooo! - gridò lui, ridendo e applaudendo.

- Questa sera suoneremo la nostra ultima hit, "Facciamolo sul sangue del mio amore", su richiesta del nostro grande fan qua giù!

La cantante iniziò allora ad introdurre il gruppo - Alla chitarra elettrica alla mia destra, ANNEMARIE. ANNIHILATOR! – e indicò col braccio una ragazza sulla ventina con dei lunghissimi capelli bianchi. La sua frangetta si stagliava sulla maschera nera dallo smile argentato.

- Alla mia destra il nostro il bassista e death-growler, LEONIDAS. LADDER! - che rispose con un growl potentissimo. La corporatura massiccia del bassista contrastava fortemente con quella esile delle due ragazze. La sua barba lunghissima, arruffata come i suoi capelli, fuoriusciva dalla Feynmask illuminata di giallo.

- Alla batteria, NATHAN. NUMBER! - e indicò un ragazzo sui 25 anni, magrissimo e con dei cortissimi capelli rosso fuoco, abbinati ai led della sua maschera. Le borchie e la maglietta con la A anarchica rendevano il suo look un'esasperazione di Via Libertà Centro.

- Accanto a me, come seconda chitarra e sintetizzatore umano, PIEZO... - esitò un attimo, cercando di inventare un nickname per renderlo parte della band - ...PROJECTOR, che userà la sua magia elettrica per produrre degli effetti spaziali!

La cantante tornò allora alla sua postazione – E infine, come cantante e frontwoman, la sottoscritta CLARISSA. CREATOR! - e fece una giravolta, sfoggiando il suo outfit aderente, nero con sfumature verdi e viola – EIGENVALUES. PRONTIIIII?

Il gruppo rispose con un grido collettivo.