Capitolo 44

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Le ragazze sedevano nel salottino nero della stanza E69. Delle lunghe unghia argentate aprirono la tenda nera all'ingresso – Giada, che sorpresa vederti qua stasera!

Lucia si ritrovò davanti una delle ragazze più avvenenti che avesse mai incontrato. Il suo volto armonico era illuminato da enormi occhi azzurri, più lucenti del suo trucco argenteo. I lunghi capelli biondo platino piovevano dolcemente sui suoi seni sodissimi. Il top argentato glitterato ne accentuava le forme, così come i suoi slip dello stesso colore.

- Il piacere è mio, Elena.

La stripper salì sul tavolino e, a gattoni, porse la mano a Lucia – Piacere, Elena Mani Candide.

Lucia rispose alla stretta e lei le leccò la mano dalla punta delle dita fino al polso, per poi guardarla seduttivamente.

Giada interruppe quel momento di tensione dicendo – Elena, vedi che non è una nuova spogliarellista.

La stripper cercò di nascondere l'imbarazzo e si ritrasse, assumendo una posa più composta – Ah... e perché hai portato una candidata della Fiamma qui al Cavallo? Non potevi farmela incontrare nel mio ufficio di settimana?

- Perché lei è Lucia Lovato – e sorrise.

Elena fu entusiasta della notizia – È un onore conoscere la ragazza che ha fatto tremare l'impero del Professore! - estrasse un paio di occhiali dai suoi seni, li indossò e si andò a sedere su una delle poltroncine – Mi presento di nuovo, sono Elena Encomiato, piacere di conoscerti.

Lucia le strinse nuovamente la mano, sperando che quella volta non la leccasse – Il piacere è mio.

- Possiamo iniziare, Giada? - chiese lei, pulendosi gli occhiali con la tenda dietro di sé.

La ragazza annuì.

- Ok Lucia, la prova consiste in due parti. La prima parte è una dimostrazione delle tue abilità, ma ovviamente la salteremo. Abbiamo ore di riprese dei tuoi poteri in azione e risultano essere superiori a qualunque nostro standard.

- Aspetta, ci sono delle riprese di me che uso i poteri? - esclamò sorpresa.

- Lo stadio, il carcere, l'evasione e qualche minuto per strada. Le mie spie mi hanno comunicato che il Professore ha già iniziato a studiarli e sta elaborando una teoria di campo rudimentale per prevederli.

- COSA?

- Hai sentito bene, se non accelerate i vostri piani sarà in grado di schermare i tuoi poteri.

Giada rimase perplessa – Sei sicura, Elena? Avevo sentito anch'io queste voci, ma una teoria per dei poteri psichici... sei sicura sia realistica?

- Tesoro, ho un dottorato in "Metodi Computazionali Applicati a Scienze Naturali e Finanza". Puoi formulare una teoria di campo per qualunque cosa, te lo assicuro.

Lo stupore di Lucia cambiò interesse – Hai un dottorato?

- Certo, credevi fossi la stripper di turno? - e rise - Io ho fondato il Cavallo quattro anni fa e lo dirigo fin da allora. Ho lavorato per l'Organizzazione, per la Fiamma e per altre comunità criminali minori. Quello che a te sembra un banale strip club è in realtà il più grande mercato di intelligence di Wisteria. Qui politici e milionari di ogni fazione si lasciano scappare segreti preziosi. Sempre qui altri politici e milionari vengono a comprarli. Grazie al Cavallo, i nostri gestori hanno compiuto investimenti cruciali in borsa, causando il crollo dei titoli nemici. Tutti i criminali di Wisteria sanno che la caduta del Cavallo implicherebbe la fuoriuscita di tutti i segreti, come i soldati greci della leggenda.

- Fantastico, ma allora perché non rimanete semplicemente neutrali? Perché siete affiliati alla Fiamma?

Giada la guardò male per quella domanda, ma Lucia le trasferì serenità.

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