- Occhi di terrore, gambe che tremano – Elena cadde terrorizzata, ansimando di spalle a Lucia.
- Provano tutti a fuggire, ma no! - Dario si concentrò sulla frequenza da emettere, Piezo alzò il braccio verso di lui.
- Non ci provate, sfilo il coltello – Gli agenti sfoderarono le pistole e le puntarono contro la telepate
- E sulle gole inizia a danzar! - Dario urlò con tutta l'energia che aveva in corpo, ma i suoi fononi si dissolsero appena fuori dalla bocca. I suoi occhi si spalancarono, Piezo sorrise e scaricò su di lui un altro fascio.
Anche il potere di Lucia non ebbe effetto sui suoi avversari. Le particelle rubino li attraversarono come trasparenti, costringendola a correre dietro al bancone.
Dario scansò il fascio e si riparò dietro ad un divanetto, "Perché il mio urlo non ha funzionato?" pensò. In preda all'ansia, si alzò e sparò una frequenza minore contro il ragazzo. L'urlo si propagò, ma fu troppo lento per colpirlo.
"Perché non sparano?" si chiese allo stesso tempo la telepate "Sono immuni, perché non mi uccidono?", si scorse dal bancone e vide uno degli agenti correre verso Elena.
"Ok, quindi hanno bloccato quella frequenza" realizzò l'eroe, balzando dietro ad un altro divanetto.
"È veloce!" pensò Piezo e decise di correre verso di lui, "Devo finirlo prima che capisca quali frequenze può usare!"
"Col cavolo che la salvate!" e la colpì coi suoi poteri. Elena corse terrorizzata accanto a lei, accovacciandosi dietro al bancone.
L'agente Encomiato si fermò di scatto, "Non posso farmi prendere dal panico! Un attimo di debolezza e lei potrà entrarmi nel cervello!" e rivolse la pistola al bar, "Controllati, Enrico!"
Piezo e Risonanza iniziarono un intricata corsa tra i salottini dell'Area VIP. Il supereroe capì come le due particelle venissero rifratte da divani e tavolini, e iniziò ad abbatterli per contrastare i getti del nemico.
Lucia sorrise, "Non ci credo! Non sparano per lei!", avvolse il braccio attorno al collo di Elena e si alzò di scatto. Tutti gli agenti spalancarono gli occhi, cercando al contempo di sopprimere le proprie emozioni. Coi denti stretti quasi al punto di romperli, Dessi fece un cenno all'agente Encomiato, ordinandogli di tornare indietro.
Lucia rise della paralisi dell'agente – Cosa c'è? State mettendo a repentaglio l'intera missione per la vostra escort preferita? Veramente un Cavallo di Troia!
- BASTA! - urlò Piezo, alzò il braccio e sparò contro la sfera di specchi appesa al soffitto. La stanza fu tempestata da elettroni, che iniziarono a rimbalzare tra le pareti, colpendo Dario. L'eroe cadde, come se avesse ricevuto un pugno allo stomaco e uno alla caviglia. Si alzò subito, ma trovò il palmo di Piezo a pochi centimetri da lui.
- ENRICO! - urlò Danilo – Se stai crollando, corri dietro alla barriera! - e diresse la pistola verso di lui – Non voglio doverlo fare!
Sopprimere la paura divenne troppo difficile per l'agente, che riuscì soltanto a sospirare – Elena...
La leader del Cavallo resistette per un istante al fascio emotivo, e urlò – Ti prego papà, corri via! Non sono io il suo bersaglio!
- Papà? - esclamò Lucia, lasciandosi scappare una risata sadica. Ruppe una bottiglia contro il bancone e poggiò l'estremità tagliente sul collo della ragazza.
Un intenso fascio di elettroni viaggiò verso Dario, che rispose con un fascio di fononi. Le particelle di suono deviarono le cariche, diffondendole in tutta la stanza.
Piezo fu sorpreso dalla mossa, ma riassorbì senza problemi tutti gli elettroni che lo colpirono. Dario approfittò di quell'attimo di caos per colpirlo al petto con un urlo.
Non appena la prima goccia di sangue ebbe iniziato a scorrere lungo il collo di Elena, Lucia lanciò un fascio di rubini contro il padre. Le particelle attraversarono la maschera, tuffandosi negli occhi lucidi dell'agente. Con dei riflessi sovrumani, si voltò verso i suoi compagni e sparò uno di loro alla gamba.
Piezo cadde a terra e si accasciò tossendo. Perse alcuni attimi per riprendere a respirare normalmente, attimi in cui Dario si soffermò a guardare la barriera. Quell'immensa parete di luce azzurra separava i loro scontri dalla folla. "Ma... perché la folla sta ancora ballando?" si chiese "Perché non li stanno evacuando?" e improvvisamente ricordò il monito fattogli all'ingresso: qualunque cosa succeda, non smettere mai di ballare!
Dessi sparò alle gambe l'agente Encomiato, che cadde a terra stramazzante. Il dolore fisico non fece altro che rendere più forte l'influenza di Lucia. In lacrime, l'agente Locatelli sparò in testa ad Enrico, togliendo alla telepate il suo burattino.
La ragazza indusse Elena a svenire e lanciò un fascio contro il gruppo di Dessi.
L'aver ucciso un proprio collega aveva reso Lidia un bersaglio facile. Urlò e sparò alla gola uno degli agenti.
"Devo farli smettere di ballare!" pensò Dario "Non posso uccidere Piezo senza la frequenza giusta! Non sono un lottatore: i miei pugni sono meno forti delle sue scariche e non ho la forza di ammazzarlo a colpi di tavolino!", ma un fascio della sua nemesi si stava già dirigendo contro di lui.
Dario lo contrastò, ma alcuni elettroni lo colpirono alla testa, disorientandolo per qualche istante. Si riparò dietro un divanetto e sparò un fascio contro la sfera specchiata. L'effetto fu radicalmente diverso da quello elettronico: i fononi furono assorbiti dalla sfera, che si staccò dal soffitto e si scagliò verso Piezo.
Il ragazzo bloccò la palla con le braccia, perdendo l'equilibrio e cadendo contro un divanetto. Dario sfruttò quel momento per correre contro la barriera e lanciare un messaggio a Lucia.
Un'onda di terrore si propagò tra gli agenti, distruggendo le loro barriere mentali. Tutti cedettero all'influenza di Lucia. Tutti tranne Dessi, che si ritrovò circondato dagli zombie dei propri alleati.
La ragazza scavalcò il bancone con un salto e si diresse verso i suoi schiavi, quando il raggio della Feynmask di Dario colpì la sua – Fai smettere tutti di danzare! - le trasmise il ragazzo.
- "Fede, che significa tutto questo?" - Un fascio di elettroni colpì Risonanza scagliandolo contro la parete del palco.
- "Significa che solo io posso darti attenzioni" – Lucia infuse violenza agli agenti e corse verso la barriera, attraversandola.
- "Significa che ti amo, Gemma" – Piezo si avvicinò lentamente a Dario, agonizzante a terra, pronto per finirlo con il prossimo fascio.
- "Aww..." e mi bacia – Clarissa baciò Annemarie, si voltò verso la pista e i suoi occhi si riempirono di terrore.
Tutti gli ospiti erano a terra, privi di conoscenza. Tutti tranne Lucia, unica in piedi tra la folla – Non ti preoccupare, stanno soltanto dormendo – le trasmise.
La band tornò a suonare, rallentando il ritmo in vista del ritornello finale. Dessi, ignaro di ciò che aveva appena fatto Lucia, sparò alle gambe l'ultimo agente, rimanendo l'unico in piedi.
Esattamente nell'attimo in cui il fascio di Dario e quello di Piezo si furono incontrati, una notifica invase gli schermi di tutti i presenti: "ATTENZIONE! STATO DI SUPERCONDUTTIVITÀ RAGGIUNTO!"
- Inizia a sorridere e guardami – le barriere si dissolsero.
- Immergi i tuoi occhi dentro di me – gli elettroni e i fononi si legarono in coppie.
- Inizia a sorridere e baciami – coppie che iniziarono a fluttuare per tutto il locale, senza però mai attraversare i presenti.
- Facciamolo sul sangue del mio amore – "I miei poteri!" pensò Piezo terrorizzato "Sono riusciti a neutralizzarli!"
- Rosso e intenso come le tue labbra – si voltò e vide Lucia attraversare la tempesta di rubini, pronta a correre in aiuto del suo amico.
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Trio Omega
Science Fiction🏆 Wattys 2022 Winner 🏆 Istituto Correttivo di Wisteria. Il crimine ha vinto e il vigilante Risonanza (Dario Di Dio) è stato incarcerato. Proprio nel momento in cui la sua carriera da supereroe sembra essere giunta al termine, Dario incontra la ter...