Capitolo 8

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"Non è così male" "cosa intendi? il barbecue o i tuoi parenti?" "entrambi" "allora non lo definirei così male" ride.
Prendo la mia giacca e le chiavi della moto.
"Te ne vai?" mi guarda, sembra quasi dispiaciuta.
"Si" "e dove vai?" "a lavoro" rispondo.
"Su può sapere che lavoro fai?" "credo che tu lo abbia già capito, ti rifiuti solo di ammetterlo" "non lo so invece" "collega i pezzi ragazzina" sbuffa.
"E quando torni?" "quando ho finito" "e quando -" "tutte queste domande?" "ho solo voglia di rivederti" "ho da fare" sospira e si accende una sigaretta.
"Portami con te" "cosa?" "voglio vedere dove lavori" "non hai proprio capito che cazzo faccio" lei mi guarda "spacci drew?" inclino la testa di lato "questo lo sanno tutti ragazzina" "e cos'altro fai?" "sei abbastanza intelligente per capirlo da sola, ma non abbastanza per capire che non sono una brava persona e che forse dovresti lasciar stare" "non mi interessa quello che fai per vivere, se lo fai hai una ragione" alzo le spalle "devo andare" "portami con te" scuoto la testa.
"Non mi saluti nemmeno?" mi segue giù per le scale.
Spengo la sigaretta nel vaso di sua zia.
"È meglio se ti allontani un pó da questa merda" "da te?" "sarebbe meglio, ma ci abbiamo già provato e non ci siamo riusciti, intendo che è meglio se resti fuori dai miei casini" fissa le sue scarpe.
Ma non mi interessa, non la voglio coinvolgere.
Troppe persone sono finite male.
Per colpa mia e dei miei casini.
Lei mi sorride e io salgo in moto.
Londra non mi piace, ma se voglio riuscire a trovare soldi nei prossimi mesi devo iniziare a trovare clienti.

pov micol

"Quindi?" "non so, drew non mi ha mai parlato del suo lavoro, ma tutti sanno che Andrew spaccia" fa una smorfia "mi correggo, che andrew e Daniel spacciano" "vuoi dirmi che Daniel è con lui?" "avevi forse dubbi?" "ma, se tutti lo sanno -" "tutti vogliono l'erba o la droga più pesante, e mi dispiace dirlo ma la roba migliore penso che l'abbiano loro" risponde.. amanda che poi successivamente sbuffa.

"Perché lo fa?" "soldi" "sentite mi sono stufata, parliamo d'altro?" "scusa, Maggie non volevo metterti in difficoltà" aggrotto le sopracciglia "cioè? tu sai?" annuisce "drew e Daniel parlano solo con maggie di queste cose, comunque quale metto?" guardo Amanda ma al momento sono presa da altro.

La mia curiosità è fin troppa, e so bene che gli ho promesso di non immischiarmi ma la voglia di sapere qualcosa in più su di lui mi uccide.

"E ora dove sono? l'ultima volta che ho visto drew è stata una settimana fa, la sera del barbecue ha detto che doveva lavorare e non l'ho più visto o sentito" "drew è fatto così" "non dico che mi debba spiegazioni ma-" "se ti stai preoccupando non farlo, non ti scrive perché è impegnato" "col lavoro? lho cercato a casa sua ma non c'è" "non devi andare nel Southside da sola tesoro" "si, lo so ma non ho resistito" maggie sbuffa.
"Andrew mi ucciderà per avertelo detto" guarda Amanda che è troppo impegnata a truccarsi per sentirci "è andato fuori città, non ti devi preoccupare ha solo bisogno di sistemare alcune cose e in ogni caso ritorna a Los Angeles stanotte" accenna un sorriso.
"Quindi ci vedremo domani?" "non credo, da quel che so ha delle cose da sbrigare, comunque non preoccuparti ci divertiremo senza maschi fra le palle" sorrido "già, non so, penso che le uniche a divertirci saremo io e te" "lo penso anche io" sospira.

Amanda non lo da a vedere, ma lo so che è preoccupata per drew.

"Andiamo?" annuiamo e la seguiamo fino da Carlos.
Raggiungiamo il tavolo e ci sediamo tutte e tre ordinando da mangiare e da bere subito dopo.
"Ieri sono stata a fare shopping, ho comprato tantissime cose e credo di volerle mettere per andare al college" sorride amanda.
La guardo, non voglio essere maleducata o inopportuna ma mi fa strano.
Prima che io possa dire qualcosa maggie mi anticipa "hai speso soldi per fare shopping quando sai in che situazione si sta mettendo drew?" "cosa?ora non posso nemmeno essere una normale ragazza?" "sai che non intendo questo, drew ti darebbe tutti i soldi che ha se glielo chiedessi am, ma dovresti usarli in modi migliori e magari potresti anche aiutare drew, non so se ti sei fatta due domande ma se è tornato a spacciare non pensi ci sia un motivo?" "si, certo lo so che mia madre è piena di debiti, ma volevo solo sentirmi normale" "non credo che drew ti abbia mai fatto mancare qualcosa am, io capisco tutto ma non credo tu stia comprendendo quello che sta succedendo, non voglio trasformare questa serata in una lite, voglio solo aprirti gli occhi perché credo che se drew è responsabile da quando ha tredici anni puoi esserlo tu che ne hai quasi diciotto " sospira e guarda amanda che fa per ribattere ma lei la blocca.
" Non metterti a urlare e non metterti a dirmi che non lo posso capire, lo so che io non posso ma tu non sai nemmeno come si sente drew, né te, né Astrid lo avete mai aiutato coi soldi, ci ha sempre pensato lui, paga le bollette di tua madre, paga le bollette di casa sua, paga la retta del college di astrid e paga anche la tua, aggiungi la sua e aggiungi gli innumerevoli debiti di tua madre, credi davvero che tu possa permetterti di fare shopping in questo momento am? sopratutto perché quei soldi sono di drew"
"io non sono in grado di farlo, di gestire i debiti, le rette e le bollette insomma ho diciassette anni e voglio vivere la mia età, e poi,non sono brava in matematica è sempre stato drew quello bravo-" la blocco "am, ti voglio bene ma queste mi sembrano scuse, anche Andrew ha diciassette anni am, eppure mi pare che abbia un lavoro, non serve specificare quale, che stia facendo di tutto per racimolare soldi e che non si stia lamentando per non starsi godendo la sua età, per cui sii onesta am, fai prima a dire che non lo vuoi fare perché queste scuse sono inutili " abbassa lo sguardo sulle sue mani.
" La verità è che è più facile lasciar farlo fare a lui che si è sempre occupato di tutti i casini" si tortura le mani "ho come l'impressione che se entrassi in questo casino non ne uscirei più, e scoprire davvero com'è mia madre mi spaventa, perché rimarrei fin troppo delusa, perché con me è sempre stata la madre dell'anno e lo so, drew non la pensa come me ma scoprire quel lato di lei che infondo ha sempre mostrato solo con lui mi terrorizza" la guardo.
"Posso fare una domanda?" annuisce "ammesso che non so di che lato tu stia parlando, perché dovrebbe mostrarlo solo con lui?" "non lo faceva, diciamo che mia madre è una donna astuta, ma drew la supera di gran lunga.
Io e Astrid siamo sempre state sotto la sua ala, non abbiamo mai voluto credere a quello che stava succedendo, era come se negassimo quello che era evidente, lo abbiamo fatto per anni e l'unico che lo aveva capito era drew, poi Sam lo ha appoggiato perché se c'era una cosa che avevano in comune era la furbizia" fissa il bicchiere difronte a lei.
Me ne sto zitta anche se mi ricordo che il nome Sam è già uscito.
Ma penso non sia il caso di chiedere niente.
"Sono sempre stata convinta che mia madre non facesse quelle cose, che non era come loro la descrivevano, e la verità è che sono sempre stata combattuta, drew è mio fratello è il mio angelo custode e gli crederò sempre, ma mia madre è mia madre e mi sono sempre rifiutata di credere una cosa simile " poi alza lo sguardo su di noi.
" Non credo di poter più continuare a negare l'evidenza, è ovvio che mia madre non sia perfetta, ma è uscita da quel casino e io so che i debiti che drew sta pagando sono vecchi e che sicuramente manca davvero pochi soldi per finire e saldare il debito" "Amanda sii realista, davvero credi che se mancassero pochi soldi drew ora sarebbe tornato a spacciare?" "non lo so-" "non gli è mai piaciuto farlo am, tua madre è una tossica pensi che gli faccia piacere vendere la roba per cui lui è costretto a fare quel lavoro?" "non me lo sono mai chiesta" "è questo il punto, non ti sei mai messa nei panni di drew, quello che cerco di dirti è che nonostante tutto drew ha sempre cercato di tenerti fuori da questa merda, e lo dimostra il fatto che non ti ha mai chiesto nulla, ma il fatto che lui ti dà soldi non significa che tu possa sperperare tutto quanto in vestiti e cose che non ti servono, tienili per qualcosa di meglio e poi lo sai per fare shopping ci sono i miei di soldi" "non mi piace fare la carità i soldi sono tuoi" "si e i soldi che hai usato per fare shopping sono di drew e non mi sembra tu ti sia fatta problemi a usarli anche quando sapevi che erano pochi" "si ma-" "cazzo amanda sto bene economicamente e posso permettermi di fare shopping con le mie migliori amiche, tu non devi usare i soldi che ti servono per essere alla moda, per quello ci sono i miei e giuro che se avessi potuto avrei usato i miei soldi per pagare tutti i debiti di tua madre, ma una tale somma non me la fanno prelevare dal conto in banca e in più drew non vuole il mio aiuto quindi almeno tu, ti prego lascia che sia io a comprare i tuoi vestiti " Amanda sospira.

Le stelle nei suoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora