Capitolo 39

41 3 0
                                    


"Dove Pensi di andare?" "Non urlare Micol dorme,la porto via da qua per un po'" "e con tua madre -" "me ne fotto è colpa sua se stavano per violentare la mia Micol cazzo!" mi incazzo io.
"Andrew ora sei tu che urli"mi passo una mano fra i capelli.
"Christopher so che ti è difficilissimo per te fare qualcosa,ma è arrivato il momento che tiri fuori le palle e te ne occupi tu oppure fai come sei anni fa e te ne vai a fanculo.
Mia madre ha quarant'anni non posso passare la mia vita a starle dietro,l'ho già fatto fin troppo e lei mi ha sempre e solo ripagato in un modo : toccando le uniche persone a cui tengo.
Perciò che ne se vada a fanculo e se la cavi da sola ,non spenderó altri soldi per mandarla in struttura è fatta così ,ama rovinarsi quindi lasciarglielo fare cazzo!"

Lei mi guarda,i suoi occhi scuri così diversi dai miei sono persi consumati dalle pasticche che ha buttato giù in questi anni.
E cazzo ci scommetto che ancora non ha smesso.
Dentro di sé magari vuole cambiare.
Ma è tardi e io non sono più disposto a farlo a rovinare me per farla tornare sobria.
Ma poi le parole di Sam mi tornano in mente e la mia anima inizia a pesare.

"Voglio che torni a essere felice,che torni a amarci come prima,la rigoglio indietro drew"

Ma lei non la riavrá mai indietro come io non avrò più indietro lei.
Perché grazie a Helen è tutto a puttane.

"Non volevo che la tua ragazza -" "non nominare Micol Helen" rispondo e poi mi avvicino a lei.
"Hai vinto ,se vuoi ammazzarti allora fallo" la guardo negli occhi "tanto se non lo fai prima tu ci penserò io " "Andrew!non dire queste cose!" Urla straziato Christopher.
Sembra quasi stia per piangere e io se non fossi incazzato mi metterei a ridere.

"Non dico altro se non la verità, tu vedi di smettere di rovinare quel poco di vita che ancora mi rimane " dico.

Per poi aspettare Micol.
Non ho nemmeno salutato am.
Perché Daniel e lei sono partiti stanotte.
Credo siano a Los Angeles a casa sua non lo so,ma a quanto pare sia io che lui abbiamo avuto la stessa idea.

Ore dopo siamo sull'aereo che ci porta a new york.
Il sapore del chupa chups alla fragola mi tiene sveglio e occupato.
Il mio cervello ha un imminente bisogno di nicotina per questo motivo mangio un chupa chups.
Ne ho comprato un pacchetto intero con l'intento di non impazzire in queste otto ore senza fumare.
Dovevano servire a tenermi impegnato ma alla fine non serve a molto.

"Ne vuoi uno?" Lei mi sorride "quello alla coca è molto più buono" faccio una faccia schifata.
"No fanno schifo " lei alza gli occhi al cielo poi si muove su quel sedile.
"Non ho nemmeno avvertito i miei che saremmo venuti" "che importa?gli farà sicuramente piacere" annuisce consapevole del fatto che ho ragione.

"Guardiamo un film?" "Uno bello però" lei annuisce e si mette a cercarlo mentre io me ne sto a succhiare quel fottuto chupa chups mentre la osservo.
Devo comprarne uno ai mirtilli così posso pensare di assaporare lei e il suo sapore nonostante non sia così.
Devo averli.
Subito.

"Come ci arriviamo a casa dei miei?" "Con un taxi con cosa sennò" dico.
E lei sta per fermarne uno .
"Aspetta ho bisogno di comprare delle cose" lei annuisce e mi aspetta fuori.
"Ci metto poco" dico.
Prendo le cose che mi servono e mentre tengo fra i denti il bastoncino del chupa chups pago il tabacco e quei dannati cosi ai mirtilli.

La ragazza dietro la cassa mi osserva "hai l'età?" "Tu per lavorare sicuramente no, passa quel tabacco dai" rispondo infastidito.
Sbuffa e mi dà il resto e io esco da là raggiungendo Micol .
Fermiamo finalmente un taxi e lei dice l'indirizzo al conducente mentre io tiro fuori la cartina e il tabacco.
"Dovresti proprio smettere " "ringrazia che non sia una canna" lei alza gli occhi al cielo per la mia provocazione.

Arriviamo una quindicina di minuti dopo e mentre lei prende i bagagli io pago il taxista.

"Stai ferma faccio io " le dico prendendo tutte le nostre cose.
Infilo la sigaretta fra le labbra e ghigno verso micol felice.
Sua madre apre la porta e appena si trova sua figlia davanti la guarda incredula.

Le stelle nei suoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora