Le stelle nei suoi occhi

Capitolo 25

pov Amanda.

"Perché cazzo lo hai fatto? ti avevo detto che dovevi stare zitto!" Daniel mi guarda.
So che è preoccupato per Drew ma dal suo sguardo non intuisco altro se non che non è pentito.
Nemmeno un pó, e nonostante ora mia fratello abbia perso i sensi lui continua a rimanere della sua idea di merda.

Mi passo una mano fra i capelli agitata e continuo a urlare contro daniel perché è colpa sua.
"Cazzo Amanda chiudi quella bocca daniel ha fatto la cosa giusta Andrew meritava di sapere la verità sei tu ad avere sbagliato mettendolo nella posizione di mentire al suo migliore amico!" spalanco gli occhi mentre sento la voce di micol parlare.

Dal modo scurrile che ha usato non la riconosco nemmeno.

" Non dirmi quello che è giusto o sbagliato! è mio fratello so cosa è meglio per lui! " "mentirgli non è la soluzione giusta, e con tutto il bene che ti voglio hai sbagliato anche a portare lei qua! mi scusi Helen ma lei è l'ultima persona che drew vorrebbe vedere" mia madre fissa micol alzando un sopracciglio e si lascia scappare un risolino.
Ha il viso che sembra più invecchiato e probabilmente consumato dagli oppiacei.

"Fa ridere il modo in cui una ragazzina che per mio figlio non conta assolutamente niente si prenda il consenso di parlarmi in questo modo, fa ancora più ridere come tu pensi di sapere ogni cosa" micol la guarda.
Credo di non aver mai visto la mia migliore amica così.
Le parole di mia madre la colpiscono come uno schiaffo ma rimane ferma.
Ha gli occhi feriti dalle sue parole ma tenta di non darlo a vedere.
È incazzata e tanto, sembra che voglia proteggere Andrew da noi come se noi costituissimo un pericolo.

"Helen se ne deve andare adesso o giuro su dio che chiamo la vigilanza" risponde maggie con il telefono in mano.
Io guardo mia madre, non la vedevo da mesi ma ci siamo sentite al telefono.
Sinceramente non riesco a trovare più un briciolo di speranza per lei.
Avrei dovuto ascoltare Andrew tempo fa quando mi diceva di staccarmi da lei perché nella vita mi avrebbe portato solo male, aveva ragione, ma lei è sempre mia madre e io nonostante tutto le voglio bene.
Io non riesco a staccarmi dall'idea che un giorno possa tornare mia madre.

"Mamma adesso calmati e non parlare così a micol" lei si siede con le braccia incrociate su una sedia, ha l'atteggiamento di una bambina eppure è una donna adulta.
Non credo nemmeno che sia mai stata in grado di farla.

"Ti ho portato qua nella speranza che tu e drew possiate fare pace parlarvi magari" lei sbuffa una risata e sta per parlare ma maggie ci interrompe.
"State tutti zitti si sveglia" micol si avvicina a lui e gli sorride.
E io la guardo mentre gli accarezza i capelli.

"Drew, sei vivo?" strilla maggie.
Riderei se non fossimo in questa situazione.
Lei si siede difianco a micol.
Mio fratello si tocca la testa e si guarda intorno confuso.
Quando poi incrocia lo sguardo di mia madre scatta in piedi troppo velocemente per una persona che pochi minuti prima è svenuta.
Barcolla e si tocca la testa con occhi socchiusi.

"Che cazzo fai qua? porca puttana vattene" "drew -" "vaffanculo non parlare io, io-" la sua mano passa dalla testa al petto, la preme con forza e la sua faccia si trasforma in una smorfia sofferente.
Micol gli si avvicina ma lui l'allontana.
Poi lei prende a parlargli lasciandogli distanza.

"Drew respira e mantieni la calma" "la calma? fanculo la calma lei se ne deve andare, tu devi uscire da questa stanza, da Londra e dalla mia fottuta vita!" "non sai il male che mi fai Andrew!" "io ti faccio male? tu lo fai a me da diciotto anni! mi è mancata una figura materna per tutta una vita! te ne devi andare e ti devi dimenticare del mio indirizzo, del fatto che vivo a Londra!" "lo sa anche lui! non ha più senso che tu ti nasconda!" "io non mi nascondo io scappo da te e se tu ti avvicini a me non farai altro che farlo venire qua da me e lui-lui non ha scrupoli lui verrà con o senza la cazzo di condizionale!" "non lo faranno oltrepassare l'aeroporto! non ha un soldo e la polizia lo intercetterebbe prima" gli dico.