Capitololo 58

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Il suono del mio cellulare che suona mi sveglia nel bel mezzo della notte.

Che cazzo una volta che dormivo bene.

Mi sposto di dosso micol che ancora mi dorme affianco.
È così bella che ogni volta che la guardo ho paura di consumarla.

Mi preoccupo quando nello schermo vedo il nome di amanda.
Io e mia sorella abbiamo sempre avuto un rapporto complicato e. controverso,
spesso non ci capiamo,ci fraintendiamo e siamo gli opposti.
Lei ama tutto quello che io odio e non mi ha mai davvero capito.
Ma è mia sorella, abbiamo avuto una vita di merda e nessuno di noi ha mai avuto la possibilità di essere una persona normale,non dopo quello che abbiamo passato sarebbe impossibile e una finzione.
C'è chi dopo un trauma vissuto insieme si avvicina di più e li porta a legarsi.
Il nostro rapporto solido invece ha iniziato a sgretolarsi perché il trauma è stato troppo difficile da superare.
Nessuno ce l'ha fatta e dopo la morte di samantha le cose si sono solo che complicate.

Ma capisco i suoi sentimenti e le sue mancanze che non potrebbero essere altrimenti dopo la nostra infanzia.
E la amerò nonostante tutto, perché è mia sorella e so che il casino che ha in testa non è altro che lo stesso che ho io.
So che tutti gli errori,tutte le litigate e tutta la rabbia che ci siamo urlati e sputati addosso a vicenda negli anni non contano nulla quando uno di noi ha bisogno dell'altro.

È mia sorella e questo non ha bisogno di altre spiegazioni.

Esco dalla stanza rispondendo alla chiamata per non svegliare nessuno.
"Amanda? tutto ok?" mi preoccupo perché non è da lei telefonare in piena notte e non è da lei mettere da parte l'orgoglio.
"Drew" sento il suo tono di voce alterato,scosso e probabilmente ha appena finito di piangere.
"Che hai? dove sei?" "da cristopher ho bisogno di te,i-io" stacco la chiamata all'istante.

Rientro in stanza,prendo i primi vestiti che trovo e le chiavi dell'auto.
Nel tragitto rischio di prendermi tre multe per eccesso di velocità,ma sono preoccupato e sinceramente me ne sbatto il cazzo di tutto.
Non so cosa sia successo,ma sono rari i momenti in cui amanda piange,sono ancora più rari i momenti in cui lo fa vedere e in cui mi chiede aiuto.

Mi fermo davanti la villa di cristopher senza nemmeno fare caso a parcheggiare l'auto,corro verso quella casa e suono il campanello.
Sono le quattro del mattino,ma me ne frega meno di zero di svegliare tutti.

Quando cristopher mi apre mi guarda confuso e assonnato,ma io non ho tempo per dargli spiegazioni.

"Lei dove cazzo è?" il mio tono di voce mi fa sembrare incazzato,ma in realtà sono solamente in ansia e preoccupato.
Non voglio che mia sorella stia male,
e da quando è morta samantha ho così tanta ansia che succede qualcosa a una delle mie sorelle da azzerare tutto quello che mi circonda.
Mi faccio prendere dal panico per la minima stronzata.

"Lei chi? ma che diavolo succede?"
"tua figlia! merda lascia stare,cazzo!"
lui cerca di farmi calmare ma io corro al piano di sopra facendo forse troppo rumore.

Spalancò la porta della sua camera,la vedo rannicchiata difianco al letto mentre piange.
Corro verso di lei mentre alza lo sguardo smarrito.

"Sei venuto" il suo volto è rigato di lacrime,gli occhi sono tristi ma lei quando mi vede non fa altro che sorridermi.
Sembra quasi sorpresa di questa cosa, ma dovrebbe sapere che io tornerei sempre per lei, che non lo farei  mai sentire abbandonata, è tutto per me.

"Avevi dubbi?" "sinceramente? si, credevo che mi odiassi infondo non ti biasimerei."
"Sei ingenua e stupida se credi questo.
Sei mia sorella e dopo tutto quello che abbiamo passato sarebbe strano se tu ed io fossimo d'accordo su tutto.
Ma ci sarò sempre per te anche quando fai la testa di cazzo."
Mi siedo al suo fianco "che succede?"
"ho fatto un casino drew.
Tutto per lei, perché credevo fosse davvero tornata in sé,credevo fosse una donna migliore.
Che mi volesse davvero bene.
Perché le ho creduto? dio.
Ho rovinato tutto, la relazione con l'unico ragazzo che io abbia mai amato davvero.
L'amicizia con le uniche amiche vere che io abbia mai incontrato.
Il rapporto con mio fratello.
Tutto solo per essere la figlia migliore,per essere amata da lei,
credevo davvero che sarebbe stato possibile.
Che dopo tutto potesse darmi  l'amore che in questa vita non mi ha mai dato.
Ma non è stato così drew.
Mi sono fidata andando contro di te,le ho dato la mia fiducia quando ha detto che sarebbe stata la mamma che non è mai stata.
Ma era tutta una stronzata e io le ho creduto" scoppia di nuovo a piangere fra le mie braccia.

Le stelle nei suoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora