Capitolo 36

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"Come sto?" la voce di maggie mi fa svegliare di colpo mentre entra nella mia stanza.
La guardo confuso.
E scazzato perché odio essere svegliato.
Perché di mio già dormo poco e male.

"Ehi stronzo! dormivi ancora?" mi passo una mano fra i capelli mentre annuisco.
"Si,fino a quando una pazza isterica non mi ha svegliato" rispondo.
Poi afferro il mio pacchetto di sigarette e me ne infilo una fra le labbra.
"Accendi?" annuisce mentre lo fa.

Questo fottuto gesso non mi permette di accendere sigarette ogni volta che ne ho bisogno.
Sono passate un paio di settimane da quando lho messo e mi sono già rotto il cazzo, ma l'infermiera dice che con buona volontà ci sono probabilità che io lo tolga prima.

Aspiro il fumo e mi alzo da letto.
Daniel non c'è, credo che a differenza mia si sia alzato presto e sia andato a fare qualcosa di produttivo, ma io quando lui si alzava andavo a dormire, perché ho passato la notte a correre dal campus a casa di Christopher per via di mia madre.

"Ho saputo di Helen, come sta?" "che cazzo ne so, sono andato a dormire un'ora fa, ho passato la notte a reggerle i capelli mentre era piegata davanti a quel cesso, mi chiedo perché non l'abbia fatto Christopher" sbuffo il fumo.
Maggie sospira "Non hai ancora parlato con il direttore della clinica? " "non si decidono a darmi un fottuto appuntamento" lei annuisce.
"Se non me lo danno loro lo farò da solo io, perché sei qua?" "Realmente sono venuta per dirti che amanda non si alza dal letto, credo non stia bene" aggrotto le soppracciglia.
"Che cazzo ha?Dio che non ci si metta pure lei non so se riesco a reggere " "Christopher ha parlato anche con lei, probabilmente ha letto il messaggio stamattina ed è così da quel momento" "Vaffanculo a me christopher ha chiamato in piena notte" maggie sospira "mi dispiace di questo, ma credo abbia bisogno di te al momento, sei l'unica persona che la capisce" "non voglio faccia la mia fine in quel letto di ospedale" maggie si passa una mano sulla faccia probabilmente nemmeno lei ama ricordare quei momenti.
Le ho fatto passare l'inferno, a tutti.
Non parlavo, non mangiavo, non ascoltavo e non facevo riabilitazione.
Me ne stavo a letto, mentre nella mia mente ripercorrevo quella notte e pensavo al modo più crudele di farlo soffrire.
Poi capendo il mio umore e i miei pensieri maggie cambia argomento.

"Comunque ti piacciono?" chiede riferendosi ai capelli.
È tornata castana, come il suo colore naturale, io la guardo confuso.
"Da quando ti tingi con colori sobri?" "da quando ho deciso di farmi bionda solo non posso farlo subito altrimenti mi si bruciano i capelli e divento pelata" ride della sua stessa follia.
Mentre io alzo gli occhi al cielo.
"Sei sempre figa, ma fa strano vederti così, che cazzo ti sei messa addosso?" le chiedo "è un maglione natalizio! manca poco e io amo il natale" urla.
Alzo per l'ennesima volta gli occhi al cielo.
Che merda.
Aspiro il fumo, e la guardo.
"Non ricordarmelo."
"Micol?" alzo le spalle "è incazzata con me da più o meno due settimane, esattamente da quando ho messo il gesso, non mi parla e se lo fa è per mandarmi frecciatine e fa la bambina quindi io ricambio facendo lo stronzo" lei mi guarda male "sei uno stronzo, dovresti andare da lei baciarla e dirle che non volevi farla incazzare" "io dovrei esserlo non lei, mi ha sculettato davanti tutta la sera e non me l'ha data per di più si è fatta offrire drink da sconosciuti" maggie alza le spalle "comunque non ha importanza, da quanto non scopate? si sente una certa tensione sessuale qua e sei più incazzato del solito " la mando a fanculo ma realmente ha ragione.
Ho bisogno di scoparla così forte da farle implorare di volerne di più.
"È inutile che fa la stronza io so essere peggio di lei" "dio hai proprio bisogno di scopare" mi dice.
"E comunque, dovresti andare a vedere la tua ragazzina, al momento è una bomba sexy con il suo colore di capelli naturale" mi volto di scatto.
Guardo maggie "l'idea di farsi i capelli è stata sua" risponde mentre io devo pensare a qualsiasi cosa oscena per non pensare alle visioni di lei sotto di me con i suoi capelli fra le mani.
Cazzo.
"Non è più mora?" maggie ride "ci pensi che strafiga può essere? castana con gli occhi azzurri, realmente me la farei anche io la mia migliore amica -" la fulmino con lo sguardo mentre lei scoppia a ridere.
Mi infilo una felpa e spengo la sigaretta.
"Comunque quel maglione è orrendo" le dico, per poi alzare il cappuccio della mia felpa e uscire dalla stanza.
Lei mi viene dietro mentre mi fermo a prendere un caffè alla macchinetta.
Il caffè potrebbe essere l'unica ragione per cui io vado avanti.
Cerco di evitare Spencer che mi si avvicina.
Ha una maglia probabilmente di un videogioco enorme, i capelli in disordine e gli occhiali da vista enormi.
Lo guardo schifato, stamattina non ha fatto la doccia?
Lo ignoro.
"Andrew dio, puoi rispondere?!" strilla.
E io cerco di non farmi venire una crisi di nervi e se non lo prendo a pugni è solo per il gesso, non per altro.
"Cosa cazzo vuoi?ho di meglio da fare " "stanotte non mi hai lasciato dormire, ti sembra il caso di entrare e uscire dalla camera almeno una quindicina di volte? io penso che sia ora di stabilire un coprifuoco -" "smettila di sparare stronzate" "no Andrew, non hai capito, sono serio e un'altra cosa mi sembra che sia ora di smettere con quella doccia alle tre del mattino, perché svegli tutti quanti" "sei insopportabile levati dai coglioni" dico.
"Non mi sembra giusto -" "non me ne frega un cazzo Spencer, io a differenza tua ho bisogno di fare una doccia, mi lavo, e ho una vita non rompere il cazzo a me e torna a studiare" "io non riesco a studiare se di notte vengo svegliato continuamente da te!" "quante volte devo ripeterti di cambiare stanza? se non riesci a dormire usa tappi per le orecchie non mi interessa, ora levati dai coglioni"
È per qualche strano miracolo se ne va.

Le stelle nei suoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora