Pov micol.
"Lo vedi?" "no, micol concentrati dobbiamo trovare la stanza" Amanda sbuffa.
"Fa caldo" borbotta amanda"non iniziare" la ammonisce maggie concentrata nel suo intento.
Mi lamento come una bambina "voglio vedere drew lo vedete?" Amanda alza per l'ennesima volta gli occhi al cielo ma io la ignoro perché non mi interessa.
"Mh, prova a chiamarlo" "non si sente nulla, qua in mezzo è pieno di gente" "allora troviamo la nostra camera e lo chiami là" "ok" sospiro.Mi guardo intorno, è piano di studenti matricole e non che girano per il campus in cerca della loro stanza.
Sono la persona più felice del mondo, non vedevo l'ora di arrivare qua.
Londra non l'ho ancora visitata ma non riesco a capire come mai a drew faccia così schifo.
"Cavolo qual'era il numero?" "116?" "eccola!" strilla maggie e corre con quella valigia più grande di lei verso la stanza.La seguiamo e Entriamo subito dopo.
Sorrido, mi sembra di stare in paradiso.
Tutto questo non mi sembra reale.
Mi butto sul letto difianco alla finestra, perché? anche qua ho pensato a drew.
"Io voglio quello difianco al bagno!" sorrido a maggie e Amanda.
"Ok ora lo puoi chiamare" mi metto a sedere sul letto comodo ma piccolo.
Inizio a chiamarlo ma lui non risponde.
Guardo confusa il telefono "non risponde" "starà cercando camera sua" "è qua da una settimana no?" "non penso abbia dormito qua-" "e dove allora?" "la vecchia casa di Christopher" "no, Drew odia andarci" per la prima volta Amanda entra nella conversione.
"Non andrebbe mai di sua spontanea volontà in quella casa, non ci dormiva nemmeno quando eravamo a Londra con papà figurati se lo fa adesso odia quella casa"
"Odia anche Londra" "odia troppe cose" "non puoi biasimarlo" guardo maggie.
Fulmina con lo sguardo Amanda che però annuisce.
Certe volte non capisco proprio il suo comportamento, lo so che ha sofferto tanto e che continua a farlo ma non è l'unica che soffre e dovrebbe capirlo.
Sento bussare alla porta e io vado a aprire.
"Se fosse stato un assassino? non si apre la porta agli sconosciuti" Sorrido inevitabilmente e salto letteralmente addosso a drew.
Sento la risata di maggie e poi sento le mani di drew sollevarmi.
Attorciglio le gambe intorno al suo bacino.
"Mh, camera vostra è in culo al mondo" io continuo a sorridere "noi andiamo a guardare il campus, se vi va dopo raggiungeteci" sento drew annuire ma io sono troppo occupata a abbracciarlo.
"Mi vuoi fare vedere il tuo letto ragazzina?" "il mio letto? non ci staremo mai sai?" lui alza le spalle.
"Difianco la finestra" "sei prevedibile" gli faccio la linguaccia.
Il letto è troppo piccolo per lui e figuriamoci se dovessimo dormire qua assieme.Lui si siede e io finisco a cavalcioni su di lui.
Lo bacio perché aspettavo questo momento da una settimana."Non mi dirai cosa hai combinato vero?" gli sfioro il sopracciglio "mh, nulla di che" "non mi piace quando mi menti" "non ti mento, è lavoro ma sto bene" sospiro.
Siamo inevitabilmente finiti sdraiati uno difianco all'altro in un letto microscopico per lui.
"Sei troppo alto non ci stai nel mio letto" " o sei tu troppo piccola" lo guardo male.
"Cos'è che ti avevo promesso?" "di farmi rilassare?" "mh" risponde mettendosi sopra di me.
Attorciglia fra le dita il nastrino di quella gonna nera che indosso.
"Carina" "carina non è un complimento" "non è un comportamento che si addice a te, alla gonna si" risponde.
Slaccia il nastro e sfila lentamente le mutandine.
"Queste sono nuove?" "può darsi" "carine" sorrido ormai presa da lui.
"Non puoi attribuire l'aggettivo carino a l'intimo di una marca del genere " "hai ragione, su di te questo sta da dio" "su di me?" "sulle altre non starebbe bene" risponde.Socchiudo gli occhi quando le sue dita mi sfiorano.
Lo sento quasi sorridere ma mi accorgo dopo che è solo il suo solito ghigno."Sei già ba-" "non finire la frase" ora lo sento davvero ridere.
Mi toglie l'intimo e io rimango nuda sotto di lui completamente vestito.
Odio il fatto che ci stia mettendo così tanto, ma so che lo fa apposta per farmi impazzire.
Le sue dita poco dopo finiscono dentro di me e io gemo di piacere.
Lui muove le sue dita in modo così esperto e tranquillo, quasi come fosse una cosa naturale per lui.
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Le stelle nei suoi occhi
Romancesequel di 'nel modo in cui brillano le stelle' consiglio la lettura del primo libro prima di iniziare questo. Andrew ha fatto promettere a Micol di andare avanti. Non sono mai stati soliti ascoltarsi. Sono sempre stati entrambi troppo testardi, fo...