Le stelle nei suoi occhi

Capitolo 34

Sospiro mentre mi volto dall'altra parte.
Micol affianco a me nel letto mi dorme addosso reduce di una notte passata a scopare.

Siamo tornati tardi dopo l'ennesima festa della confraternita, e non abbiamo fatto altro che spogliarci e scopare per tutta la notte.
Perché io non ne ho mai abbastanza.
Voglio sempre di più.

"Mh" "sei sveglia?" annuisce e fa una smorfia.
La guardo confuso.
Ma lei non mi fa capire che ha.

"Hai lezione?" "che ore sono?" "le dieci" "no, tu?" "manca Sommers credo sia già partito per le vacanze" "non è presto?" alzo le spalle.
"Lo penso anche io, ma se questo vuole dire saltare le sue lezioni mi sta bene" rispondo.

Poi la guardo mentre prova a alzarsi.
Si volta di scatto preoccupata verso di me.

"Drew!" "che c'è?" "mi trema la gamba, che mi prende?" io scoppio a ridere.
Senza riuscire a smettere.
"Perché ridi? è una cosa seria! non so camminare dritta-" "Micol, la gamba che ti trema è l'effetto di una notte passata a fare delle numerose scopate stupende, probabilmente ti ho scopata così bene e così forte da ridurti così" rispondo.

E sono maschio percui ghigno perché il mio ego dopo questo si è alzato.

"Smettila di fare l'idiota! non è divertente" "stanotte ti sei divertita mentre ti ho fatto provare quattro -"
" smettila!" si copre il viso con le mani.

Io ancora seduto sul mio letto la afferro per la vita e la faccio sedere sulle mie gambe prendendo le sue mani fra le mie.

"Devi rilassarti, è normale, passerà fra poco è solo una reazione fisiologica del tuo corpo" rispondo baciandole la spalla.
E cazzo al solo pensiero che è ancora nuda mi fa venire voglia di ripetere tutto da capo.
Ma so che probabilmente è stanca.
E il fatto che ormai non si vergogni più di rimanere nuda davanti a me lo adoro.
Però sbuffo quando poi si copre con le coperte.
Come non detto.
Torna a sdraiarsi difianco a me e forse per la notte insonne si riaddormenta.

Pov micol

Mi sveglio sentendo il rumore di qualcuno che bussa alla porta.
Scuoto Andrew cercando di svegliarlo.
È quasi mi dispiace farlo sapendo quanto poco lo faccia.
Vorrei parlare con lui di questo ma so che si ridurrebbbe tutto a una scrollata di spalle e un finto 'sto bene' e lo odio quando si chiude in se senza parlarmi.
Ma questo non mi sembra il momento adatto per farglielo presente.

"C'è qualcuno" gli dico.
Lo sento sbuffare e lo guardo mentre afferra i boxer e se li infila.
"Sarà Daniel che ha dimenticato le chiavi"

Non si cura nemmeno di sistemare il casino che abbiamo fatto questa notte.
Le cose che prima erano sulla sua scrivania ora sono sparse sul pavimento e alcune sono perfino rotte.
I nostri vestiti sparsi ovunque e le carte argentate vuote dei preservativi fuori dal cestino, perché eravamo troppo presi l'uno dall'altro per farci caso.

Guardo il suo corpo coperto solo dai boxer, è pieno di brutti lividi, perfino nella schiena.
Sono viola e non hanno un bell'aspetto.
Mi preoccupa tutto quello ma non voglio farlo innervosire facendoglielo notare perché so che la boxe è l'unica cosa che lo fa sfogare.

Afferra una sigaretta e se la accende.
È perfino quel movimento è sexy fatto da lui.
Apre la porta senza nemmeno guardare chi è.
Con totale noncuranza.

E quando mi rendo conto che è Christopher mi impanico.
Perché cavolo questa stanza è un casino e io indosso solo una felpa di drew messa al momento.

"Che cazzo vuoi?" "sono passato a salutare amanda che era in ansia per l'esame e ho pensato di passare da te-" ma si blocca quando mi nota.
Poi abbassa lo sguardo su Drew, in boxer e pieno di lividi.