Ennesimo venerdì di merda.
Ennesima notte insonne.
Ennesima festa di merda.Non avevo intenzione di venirci,ma daniel e adam mi hanno convinto.
Hanno stilato una lista di fatti chiari per cui non avrei mai potuto rifiutare.
A favore di questa festa è il fatto che io e daniel riusciremo a vendere più bustine del normale, perché se in squadra si guadagna bene in una festa con presenti tutti i giocatori di basket e di football e metà università i guadagni si moltiplicano.
Inoltre sempre a detta di Daniel avevo bisogno di svago e nonostante ormai il mio concetto sull'argomento sia differente dal suo, perché a me basterebbe un letto e la mia ragazza per farlo,lui ha insistito per una serata tra uomini.
Inoltre sempre a detta di Daniel dovevo fargli da spalla perché aveva bisogno di una scopata epica per dimenticare quella stronza di mia sorella.
Sappiamo tutti che tra qualche giorno tornerà da lei.
Ma comunque nonostante la sua incoerenza mi sono lasciato trasportare da quelle due teste di cazzo,e forse per questo io lo sono più di loro due messi assieme.Comunque come non detto la festa è una noia mortale.
Ho perso di vista Daniel dopo pochi minuti e penso che fino a domani non lo vedrò.
Adam e io ci siamo persi non appena sono andato a prendere da bere.
E questa festa senza la mia ragazza non mi sembra affatto divertente.
Forse sono solo un coglione,ma ormai l'unico modo che conosco per stare bene e divertirmi è stare con lei.
Sbuffo annoiato il fumo dell'ennesima sigaretta.
Agguanto il collo della birra che per qualche strana ragione è l'unica che ho toccato stasera.
Mi sto sfondando di sigarette per avere autocontrollo e non toccare alcolici pesanti.
Nonostante io stia fissando la cucina da quando sono entrato qua dentro sto tentando in tutti i modi di non cedere.
Forse non ho voglia di sciuparmi e perdermi come anni fa,come Helen mi ha insegnato.
Perché ho visto come ha ridotto lei e mi odio per assomigliarle tanto.
La bevo fino a che l'ultima goccia mi impregna il palato.
Il sapore aspro della birra si mischia a quello della sigaretta fumata stuzzicando la mia voglia di qualcosa di più forte.
Che non raggiunge, come ormai abitudine per me la voglia irrefrenabile di non sentire più niente.
E per ora va bene così.Le polveri e le pastiglie che io e daniel offriamo ai componenti di questa festa sono la mia tentazione maggiore.
Vorrei spingermi all'eccesso,non avere nessun senso di colpa per lasciarmi andare come fanno tutti quanti.
Eppure sento sempre questo peso sul petto che mi dice che le mie azioni hanno conseguenze e che forse non è il giusto periodo per finire in qualche ospedale per coma etilico o per un overdose.
Sopprattutto nella mia famiglia.
Eppure non comprendo perché tutte quante le persone della mia età possono permettersi di compiere azioni stupide e sconsiderate senza rifletterci sopra mentre io per un solo spinello posso scatenare l'inferno.
Vorrei solo provare a imitare quelle sensazioni frastornate che le pastiglie di helen mi hanno fatto provare.
Poi un flashback di lei la sera scorsa mi fa fermare subito,non posso ridurmi così.Per cosa? perché la mia vita di merda non può svolgere un corso diverso?
La mia famiglia non deve influenzare le mie azioni,non per forza devo essere uguale a lei.
Se lei mi ha rovinato non significa che io le assomigli.
E per farlo devo essere andrew e basta non il bambino segnato da un infanzia e una vita non consona.Le pastiglie che lei mi ha dato e di cui ha fatto uso per anni non potrebbero mai riuscire a riempire quella voglia insaziabile che mi iradiava la mente, preferisco averne solo un'assaggio capire che è la cosa più sbagliata che io possa fare cadere in tentazione,munirmi di autocontrollo e rimanere fermo sui miei passi dimostrando a quella stronza di helen che non aveva ragione e che sto vincendo io.
Appoggio la bottiglia di vetro, ormai finita, su un tavolino pieno zeppo di spinelli fumati e bicchieri vuoti.
Mi volto verso il salone pieno di persone più di là che di qua.
Forse io e daniel abbiamo esagerato con le dosi, eppure non mi sento in colpa per questo.
Perché ognuno di questi ragazzi è consapevole di quello che prende e forse sono sconsiderato folle e immorale ma ho un bisogno fottuto di quei soldi.
Come so che per quello farei di tutto.
Non per oggetti futili e senza valore o per ostentare la ricchezza che non ho mai avuto un vita mia.
Ma perché necessito realmente di soldi per chiudere i debiti che helen ha con il mio capo.
E il fatto che lavoro alle sue spalle per saldarli è forse ancora più pericoloso e stupido da parte mia.
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Le stelle nei suoi occhi
Romancesequel di 'nel modo in cui brillano le stelle' consiglio la lettura del primo libro prima di iniziare questo. Andrew ha fatto promettere a Micol di andare avanti. Non sono mai stati soliti ascoltarsi. Sono sempre stati entrambi troppo testardi, fo...