Capitolo 23

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"Con chi esci?" "con un mio amico" " chi?" mi sdraio sul suo letto posizionando le braccia dietro la testa.

La fisso mentre lei si infila velocemente i leggins e si guarda intorno alla ricerca della sua maglia.

Dio, quei leggins.

"Perché ti rivestì?" "te lho detto, devo uscire drew" sbuffo.
"E con chi?" "con David" "e chi cazzo è?" "il ragazzo che ho incontrato alla festa, il mio vecchio amico ricordi?" inarco un sopracciglio e annuisco.

Quello stronzo che ci provava con lei? si me lo ricordo.

"Perché cazzo esci con lui?" "non lo vedevo da anni mi fa piacere uscirci, perché tutte queste domande?" "non mi piace" "non ti piace mai nessuno" "mi sta sul cazzo" "non ti ha mai fatto niente" "ti ha preso per la vita e ti vuole scopare" "e se anche fosse?" aggrotto le sopracciglia.
"Cosa vuol dire se anche fosse? ti faresti scopare da uno che non sono io?" alzo la voce.
"Non capisco perché te la prendi tanto, io e te non stiamo insieme no?" risponde mentre si tocca i capelli.
"Devo solo uscire con un amico"
"Tu sei mia, non sua, io ti scopo, non lui, io ti faccio ridere, non lui-"
mi rendo conto di stare sparando stronzate su stronzate, lei è libera e io non sono nessuno per decidere con chi può o no uscire, io non posso decidere per lei solo perché sono geloso.
Ma non posso fare a meno di incazzarmi nonostante so che sia sbagliato.

"Anche lui mi fa ridere e io e te non stiamo insieme percui io potrei anche pensare di andare -" mi alzo di scatto e la guardo.
"Vaffanculo micol" prendo in mano i pantaloni neri della tuta li metto e faccio la stessa cosa subito dopo con la felpa ignorando lei che mi parla.

Non infilo nemmeno le scarpe e esco da quella camera di merda.

"Andrew! sei serio?fammi almeno finire di parlare! " "vaffanculo esci con quel tipo e scopatelo tutte le volte che ti pare puoi anche fargli un pompino già che ci sei!" "che cosa stai dicendo?Andrew perfavore! " "tu mi hai appena fatto intendere che vuoi andare con lui quindi vai, scopati quel tipo sei libera" le urlo contro.
So di stare esagerando, so che non dovrei insinuare queste cose su micol, so che nemmeno penso a quello che sto dicendo perché come al solito la rabbia parla per me e prende il sopravvento.
Azzera la ragione e parla senza il mio consenso.

"Andrew io non ho mai detto di voler andare a letto con lui!" "sai che ce? va bene, fai come vuoi, non mi interessa più" rispondo per poi infilare una sigaretta fra le labbra e escire dal college.
La sento inseguirmi e cercare di tenermi il passo ma io salgo in moto e la lascio lì dietro di me.
Che se ne vada a fanculo lei e quel tipo.
Se vuole scopare un'altro lo faccia non mi interessa più.

Io non la amo.
Io non sto iniziando a amarla.
Io sono libero e solo.

O almeno sto cercando di crederlo.

Fanculo se lei può scopare quel tizio io posso scopare una biondina qualunque in un pub qualunque.
Peccato che io voglia scoparmi solo lei e non un insulsa troia.
Ma la mia parte vendicativa è sempre stata più forte di quella riflessiva e percui anche se con tutto me stesso voglio micol mi ritrovo a parcheggiare la moto nel solito pub di Londra.

Quando ero qua giravo con brutta gente, anche se poi io ero e sono la brutta gente.
So che questo posto di merda non cambierà mai.

Accendo una sigaretta mentre entro nel locale che nonostante sia pomeriggio inoltrato è già pieno.
Ci sono ragazze mezze nude ovunque, e una volta tutto questo mi piaceva.

Alcool, ragazze, sesso, niente pensieri.

Era tutto quello che volevo.
Ma in questo momento mi disgusto da solo per aver messo piede qua dentro e perché nonostante gli anni so che questo posto con me ubriaco dentro avrà sempre solo un risultato : il mio livello massimo di stronzate.

Le stelle nei suoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora