Capitolo 53

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Amanda si volta, pietrificata.
Ha gli occhi rossi e lo sguardo di chi potrebbe commettere un omicidio, e la potenziale vittima sono io.

Ma sono stanco e non ho voglia di sorbirmi le sue urla di prima mattina.
Perciò decido di ignorarla e voltarmi verso micol che tenta di dormire.

"Fai sul serio?"domanda soltanto.
"Anche in momenti come questi devi per forza fare lo stronzo?
Non ce la fai proprio a comportarti come un essere umano? Come una persona con un cuore?" sospiro irritato.
Perché volevo solo dormire.
"A cosa cazzo ti riferisci adesso?" sbuffo annoiato.
"Di mamma,tra qualche ora andrà in sala operatoria" mi risponde ovvia.
"Sono venuta qua per questo" risponde ovvia,come se fossi scemo.

Mi passo una mano fra i capelli e mi metto a sedere scoprendo la maggior parte del mio corpo.
Se non pensiamo al fatto che sono nudo,ma oramai mia sorella mi ha visto in tutte le cazzo di condizioni.

"Dovrei forse fingere che me ne importi qualcosa?
Per me è crepata lo stesso giorno in cui ci ha lasciati da soli.
In cui ci ha abbandonato.
Non condannare me per non essere sentimentale, fattene una ragione e lasciami in pace.
Io non la perdonerò mai" le rispondo cercando di farle percepire quanto poco mi importa di questo discorso.

"E adesso fai silenzio,sono le otto di mattina e micol dorme.
Cosa che vorrei fare anche io"
"Non hai niente da dirle?” chiede per l'ennesima volta.
"Non è mia madre,mettermi al mondo è stata l'unica cosa che ha saputo fare per poi rovinarmela.
Non ho perdono per una persona che ha creato solo distruzione nella mia vita fin da subito, perciò no.
Non ho niente da dirle perché ho già sprecato abbastanza tempo.
Non puoi biasimarmi,se tu vuoi perdonarla sei libera di farlo cazzo,ma io non sono te e non lo farò.
Per me può andare all'inferno."

Lei scuote la testa, mortificata.
Mai nella mia vita ho pensato di avere una madre.

C'era sempre stata quella mancanza, che mi portava a cercarla in ogni dove.
Penso di essere rimasto il bambino alla ricerca di una carezza da parte della madre.
Che voleva guardare i film con lei, che cercava la sua approvazione.
Poi forse mi sono solamente reso conto che non tutto va come vorremmo e che helen era solo una stronza egoista.
Certe cose cerchi di scrollartele di dosso, speri di non averne più il bisogno e immagini che dopo poco tempo te ne dimentichi, ma più provi ad allontanarti più sembrano vicine.

Quindi mi sono arreso.
Volevo mia madre.
Avevo bisogno di mia madre.
O meglio, di una madre.
Immaginavo o forse speravo di dimenticare tutto quello che lei rappresentava nella mia infanzia, ma quell'assenza l'ho sentita per tutta la vita.

Provare a colmarla con droghe e alcool pensavo che mi avrebbe aiutato senz'altro, ma non sarebbe mai scomparsa.
E alla fine invece che aiutarmi ha solo fatto in modo che le assomigliassi ogni giorno di più.

Quella mancanza che sentivo verso i miei genitori non sembrava così tanta  e impenetrabile quando c'era lei vicino.
Riusciva a farmi sembrare tutto più leggero.
Tutto meno una merda.

Quando riempiva la casa con le sue risate, con i suoi occhi dolci.
Era una di quelle presenze di cui non riesci a privarti.
E ancora oggi non so farne a meno.
Non ho imparato.
Eppure devo.

Amanda mi guarda male.
"Smettila di fare così,prendi in mano la tua vita lascia il passato alle spalle.
E cazzo smettila di sopprimere i tuoi problemi con il sesso o le droghe,fatti vedere."
Mi  incazzo, perché vorrei solo che mi lasciasse in pace.
E senza rendermene conto alzo la voce.
"Che cazzo di problemi hai?
Eh amanda?
sei libera di vedere tua madre amarla e di lasciarti alle spalle il passato, nessuno ti dice niente! io non ti giudico per essere comprensiva e troppo buona è una tua scelta e la rispetto.
Ma non puoi continuare a rompermi il cazzo perché speri che se io la perdono torneremo la famiglia felice che non siamo mai stati!
Tu continui a sperare in qualcosa che non accadrà mai e merda mi dispiace tanto se non sono il fratello che vuoi!
Se sono pieno di problemi e se non riesco a essere come te,ma devi lasciarmi prendere le mie cazzo di scelte.
Smettila di importi su di me solo perché credi di essere migliore!" urlo.

Le stelle nei suoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora