Le stelle nei suoi occhi

Capitolo 42

Pov Micol

"Micol!micol!Micol!"
mi sveglio di colpo quando sento delle voci squillanti e fastidiose urlarmi nell'orecchio.
Non ho mai avuto risveglio peggiore.
L'unica cosa bella in questo momento è la figura ancora dormiente di lui.
E quando apro gli occhi e mi guardo intorno capisco che sono le mie cuginette a fare questo baccano.

Andrew al mio fianco nudo e con il viso sul mio petto mugugna infastidito con ancora gli occhi chiusi.
Dio santo è bellissimo anche mezzo addormentato.

"È il tuo fidanzato!" Urla una delle due e io cerco in tutti i modi di essere paziente e di non prendere a sberle mia madre per averle fatte entrare.

"Shh,fate silenzio" dico e accarezzo i capelli di drew che se ne sta comodamente con la faccia sulle mie tette.
Ma è rilassato.
E dio solo sa quanto sia raro tutto ciò e non voglio che lo sveglino perché c'ho messo troppo tempo per riuscire a farlo dormire.
Afferro il piumone e copro il suo corpo snello e nudo ancora più del necessario.
Ma loro non mi ascoltano e iniziano a ridere come matte e a urlare cose come 'micol ha il ragazzo ' in loop.

Cerco di farle stare zitte e continuo a accarezzare i suoi capelli mentre invece loro sembrano non volersi placare.
Mi sta venendo mal di testa e non ho mai voluto tanto che delle bambine di sette anni scomparissero.
"Ma porca troia" sbuffa lui e senza aprire gli occhi rimane nella stessa posizione per poi afferrare un cuscino e lanciarlo in direzione delle due bambine.
Poi si sistema e con una smorfia infastidita prova a dormire.
Ma quelle due sembrano due demoni.

Perché diavolo non le portano via?

Lui di volta dall'altro lato scoprendo una porzione del suo corpo e mettendosi un braccio per coprirsi il viso.
Lasciando intravedere la forma a 'V' alla fine dei suoi addominali.
Mentre con l'altro braccio mi avvicina a lui.

"Che cazzo ora strozzo chiunque si sia messo a urlare" borbotta dopo qualche minuto.
Si mette a sedere infastidito e stanco.
Guarda le due bambine stralunato e si passa una mano sulla faccia quando queste continuano con quella insopportabile cantilena.
"Chi cazzo ha deciso di procreare queste due se le porti via " sbuffa poi buttandosi sul letto a peso morto.

Poi volta il viso verso di me mi fissa con sguardo assonnato e infastidito.
Ma accenna un sorrisino.
"Se mai procreassimo io e te uscirebbero dei mocciosi più belli" e io mentre dice queste parole perdo come minimo trenta battiti.
È chiaramente confuso e non sa quello che dice.
"Ma tu non vuoi bambini" "infatti il problema non si pone perché non ne faremo mai" sogghigna.
Andrew è capace di farmi costruire castelli e distruggermeli in un nano secondo.
Sospiro e provo a non dare a vedere quanto io ci sia rimasta male.
Perché infondo io in un futuro con lui ci spero.
Poi impreca e torna nella posizione di prima.
"Falle sparire ti prego" mi supplica in un lamento.
"È tardi forse dovrei alzarmi tu rimani qua a dormire un'altro pó" "no non andartene" mi guarda con uno sguardo perso.
E io mi sento male al pensiero che possa svegliarsi ancora in preda al panico come stanotte.

Ero andata al piano di sotto per fare uno spuntino notturno quando ho sentito lui urlare e sono corsa in camera.
Perfino mia madre è venuta a controllarlo.
E mentre lui si contorceva in preda al panico io cercavo di svegliarlo.
Non ho nemmeno dato importanza al fatto che mia madre abbia capito che era nudo.
Mi passo una mano fra i capelli.

"Ok d'accordo le faccio uscire prima" dico per poi prendere le bambine e dire loro di andare a fare colazione.
Perfortuna se ne vanno e io chiudo a chiave la porta per poi raggiungerlo nel letto.

Cerca il mio corpo e mi avvicina.
Poi poggia la testa sulla mia spalla.
"Grazie" sussurra prima di chiudere gli occhi e addormentarsi mentre io continuo a giocare con i suoi capelli.
Rilassa me e anche lui farlo.
Perciò anche quando minuti dopo torna a dormire non smetto di farlo.
E finisco per riaddormentarmi con lui fregandomene delle persone al piano di sotto.