Capitolo 10

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Pov micol

Mi sfiora i capelli con le dita.
"Andrew" "mh" "fra poco finisce l'estate" "cazzo non ricordarmelo" "finirà anche tutto questo?" "che intendi?" "noi due" "finiranno le scopate al mare, ma solo perché a Londra non c'è e perché fa freddo" si volta verso di me "però possiamo trovare altri posti per scopare tranquilla ragazzina" io arrossisco.
Non intendevo proprio questo, ma andrew è sempre Andrew e se non prende tutto sul sarcasmo probabilmente mi dovrei preoccupare.
"Non voglio che finisca l'estate" "non voglio andare a Londra" mi volto verso di lui Sorpresa.
Non pensavo mi rivelasse qualcosa.
"Non ci vuoi andare?" "no" "perché?" "me ne vado da qua per eliminare i ricordi e devo andare nella città in cui ne ho più di tutti" si accende una sigaretta mentre io mi copro meglio con le coperte.
"E perché ci vai?" "perché non posso sempre avere quello che voglio" sospiro.
"Riuscirai a trovare qualcosa di bello in Londra?" "Londra fa schifo" sorrido.
Il suo solito pessimismo mi fa sorridere.
"Come farai? partiamo fra meno di una settimana" aspira il fumo "non ne ho idea e tu?" "io cosa?" "come farai a stare lontano dai tuoi?" "oh, non lo so credo di essere abituata e poi, è normale vivere da soli no?" annuisce.
"Non so, per me è normale perché ci sono abituato, per te no ma sarà un esperienza credo, infondo sei con maggie" sorrido.
"Posso dirti un segreto?" "sono il migliore nel mantenere i segreti" appoggio la mia mano sul suo petto ricalcando quei tatuaggi sparsi per il suo corpo.
Mi piacciono parecchio e non avrei mai pensato di potermi innamorare di un tipo simile.
Ma non avrei nemmeno pensato di cambiare così tanto, in meglio.
E non posso che essere felice per questo.
"Penso che tu mi abbia migliorato, hai preso la mia vita e l'hai migliorata, se prima ero nel vortice della monotonia ora grazie a te non ci sono più e non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi migliorato la vita, con te mi sento bene, a casa" mi guarda e mi accarezza il fianco nudo.
"Non ho fatto niente mic" sorrido quando sento il suo soprannome.
Solo lui mi chiama in quel modo.
E mi piace troppo.
"Si invece, solo non te ne sei reso conto" sospira.

Mi ha affermato la mano mentre venivo risucchiata da quel vortice che credevo non avesse un uscita.
Mi ha fatto soffrire, infuriare, ridere e piangere.
Mi ha fatto innamorare di lui e del suo modo di essere.
Perché alla fine penso l'amore sia anche questo.
Penso sia qualcosa che ti fa stare male, ti fa ridere, e arrabbiare.
Penso che innamorarsi di uno come drew sia inevitabile non fare tutte queste cose.
Soprattutto perché non è un tipo semplice.
Ma questo di lui mi è sempre piaciuto.
Mi sono innamorata di lui.
Della sua aria imbronciata, sbavalda e impertinente.
Del suo essere obbiettivo e schietto.
Senza peli sulla lingua.
Perché non ho mai visto in nessun'altro così tanta sincerità nell'esporre la propria opinione.
Mi ha fatto credere in me stessa sempre più.
Anche quando io non l'ho mai fatto.
E nonostante io abbia ancora poca fiducia verso di me mi rendo conto che un minimo sono migliorata ed è grazie a lui.
Mi ha migliorato la vita con la sua presenza.
E probabilmente sono troppo romantica.
ma lo sono sempre stata.
E sebbene lui non sia come l'idea che avevo a quattordici anni sull'amore , mi giustifico dicendo che beh a quattordici anni ancora non lo avevo conosciuto.
"Come vuoi ragazzina" metto la testa nell'incavo del suo collo.
"Sul serio drew" alzo lo sguardo su di lui che ha le braccia incrociate sotto la testa e fissa il soffitto evitando il mio sguardo.
"Mi hai fatto credere in me e nonostante abbia ancora qualche problema nel farlo sono migliorata ed è grazie a te e poi non hai fatto solo quello" "ragazzina, non sono io che posso farti credere in te stessa, tutti i passi avanti che hai fatto sono partiti da te, perché se ti dico che sei una cazzo di dea tu arrossirai e mi ringrazierai ma non ci crederesti veramente, saresti comunque convinta del contrario perché è il tuo cervello che lo pensa e se non sei tu a dirti quanto sei bella e a capirlo da solo non potrai mai cambiare la tua autostima" risponde con le parole camuffate dalla sigaretta ancora accesa fra le sue labbra.
"È una questione mentale, ci devi credere tu perché fino a quando te lo dicono gli altri la tua idea in testa non cambierà, perciò se vedi la tua autostima cambiata rispetto a prima, devi ringraziare te stessa non me" io gli sorrido.
"Grazie per avermi migliorata" "sei perfetta, non hai bisogno di essere migliorata" "la mia vita con te è migliore che senza di te" gli confesso.
Non fa una piega sotto le mie parole fin troppo sincere.
A volte penso di espormi troppo, penso che drew non voglia altro e lo so.
Lo so perché me lo ha detto chiaramente.
Ma io mi sono innamorata così tanto che non voglio stare lontano da lui e se per questa ragione devo rinunciare a spiegazioni su noi due lo farò.
Nonostante io odi non sapere le cose.

Le stelle nei suoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora