76] Bye 🎆 Paulo Dybala #7

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Paulo Dybala ■ Roma

Maggio 2022, Torino

Dicono che certe caratteristiche, o abitudini, non cambiano mai: per quanto uno ci provi è inutile tentare, non si può mutare ciò che si è o cosa si pensi.

Uno si può adattare, quello è logico, ma un cambiamento radicale è impensabile.

Per questo Paulo non si meraviglia più di tanto di trovarsi in questa via e sotto questo preciso palazzo, ormai le gambe sanno a memoria la strada che lo porta da lei; eppure non dovrebbe trovarsi qui dopo tutto quello che è successo.

Una leggera brezza si alza dalle strade torinesi, siamo soltanto a maggio ma fa un caldo talmente assurdo che sembra estate inoltrata; quei pochi passanti che ci sono non li rivolgono nemmeno mezzo sguardo.

"Meglio che nessuno mi guardi" riflette lui grato che l'ora tarda lo faccia passare inosservato "Non voglio altra gente che mi insulta o qualcosa del genere".

Nonostante siano diversi anni che vive in Italia li risulta ancora difficile pronunciare certe parole, figuriamoci a pensarle, quindi sta trovando difficile esternare i suoi sentimenti e paure ai suoi tifosi e compagni; il discorso ideale da dire sembra che non esista...o almeno lui non ci sta più provando a crearlo.

Avrebbe altre mille e mille cose da fare e da organizzare: insomma trasferirsi non è mai semplice, figurarsi dopo anni che vivi in un posto.

Torino le sarebbe mancata?
Sempre più spesso si trovava a domandarselo, qui ha vissuto un bellissimo periodo della sua carriera ma, in contemporanea, anche il periodo più buoi del suo rendimento.

Aveva deciso da tempo che doveva cambiare decisamente un paio di cose della sua vita: in primis cambiare squadra e ambiente lavorativo per cercare nuovi stimoli e ambizioni, il Piemonte con il suo clima freddo umido e con la sua mentalità chiusa cominciava a infastidirlo.

"Non è che stai facendo di tutto per autoconvicerti da solo?" una fastidiosa vocina torna a farsi sentire bella sua testa "In fondo questa era diventata una seconda casa, anzi ti sentivi meglio qui che in diversi altri posti...".

Paulo scuote la testa con nervoso, è da quando non ha firmato nulla con la Juve che il seme del rimorso li scava dentro eppure, secondo il parere del suo procuratore e di famigliari vicino a lui, aveva fatto più che bene a chiedere di più: in fondo non era il numero dieci della Juve? Non era un simbolo della squadra?

"La Juve ha scaricato in malo modo pure Del Piero e Marchisio, perché ti stupisci tanto?" la vocina si fa scherno di lui "Non è una novità, che ti aspettavi? Che ti trattassero come un re?".

Il trottolare di un cane lo distrae della sua fastidiosa coscienza, i seguenti guaii li fanno dedurre chi sia quest'ultimo senza che lui si giri.

Jack incomincia a tirare il guinzaglio, una volta che si avvicina a lui inizia a farli le feste come se non lo vedesse da anni.

Paulo si ingonocchia senza indugio e inizia ad accarezzare il bassotto con entusiasmo, la presenza di questo cagnolino era l'ennesima conferma che qualcosa c'era stato di bello tra lui e Desirée.

"In fondo qualcosa di bello qui a Torino c'è e ci sarà sempre" li concede la vocina con tono dolce.

<<Domandarti che 'cazzo ci fai qui?' sarebbe troppo scontato>> lo accoglie lei con voce priva di  sentimenti <<Eppure sarebbe la domanda più lecita.>>

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