[Avventura/Romance] COMPLETA
Trilogia "Il Ciondolo dell'Aquila" - Libro 3
ATTENZIONE! Può contenere spoiler per chi non ha letto "Il Viaggio per la Libertà" e "Il Viaggio per la Salvezza".
Con l'economia di Lanth in ginocchio a causa della pressione...
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«Allora, se ci si rivedrà, sarà a Lanth,» concluse Lyrja, «Verrei volentieri a farvi visita.» aggiunse con un sorriso, rivolto sia a Reyns che ad Aera.
Era così tranquillizzante sapere di essere giunti a una tregua, forse a un'amicizia.
«Lyrja, tu sai della Lefsan, vero?» le chiese a un tratto Reyns, preoccupato.
La ragazza finse di non aver sentito bene.
«La malattia che sta decimando la popolazione dell'Arcipelago.» spiegò il ragazzo, «Tu sei al corrente del rischio che stai correndo, non è così?» le domandò di nuovo, quasi a metterla alla prova.
«Certo, certo, lo so.» mentì palesemente lei.
«Vorresti farmi credere che hai scelto la morte?»
Seguirono gli strilli dei gabbiani in lontananza, ma si placarono subito dopo, donando un apparente e funereo silenzio.
Lyrja abbassò lo sguardo. Se ne sarebbe tornata a casa. Avrebbe ringraziato Reyns e Aera di averla messa al corrente del pericolo e se ne sarebbe tornata a casa, sana e salva, ecco che cos'avrebbe fatto.
Certo, era un peccato rinunciare a passare una calda estate sulle Isole di Neeq, e a incontrare di nuovo sua zia dopo tanto tempo, ma non era qualcosa di estremamente urgente.
Ci sarebbe stata un'altra estate, l'anno seguente. Piuttosto, ora era preoccupata per il benessere di sua zia. Sarebbe comunque passata a visitarla, decise. Se non fosse stata malata, forse l'avrebbe potuta ospitare, e sarebbero potute tornare nella Valle Verde insieme, almeno finché la malattia non avrebbe lasciato definitivamente l'arcipelago.
Ma per costringerla a restare su un'isola in cui era diffusa una malattia letale alla quale ancora non era stata trovata una cura ci sarebbe stato bisogno di una ragione più importante della sua stessa vita.
Allora venne travolta da una paura che quasi non la fece parlare, ma sforzandosi riuscì a formulare una domanda che da sola le metteva i brividi. «Ma, allora, voi due che cosa ci state andando a fare, a Evol?»
Né Aera né Reyns abbozzarono a una mezza risposta. Semplicemente sostennero il suo sguardo, rimanendo muti.
Reyns aveva spiegato a Lyrja della magia del Ciondolo dell'Aquila, che avrebbe protetto Aera dalla Morte, ma, a quel punto, quanto erano forti i sentimenti di Reyns, per non solo rischiare, ma gettare via la sua vita in quel modo?
«Se non c'è una cura, perché state andando laggiù?» chiese ancora, rivolgendo a entrambi la domanda, ma solo a Reyns lo sguardo, e il cuore, a pezzi.
Perché stava morendo per Aera? Quanto poco riteneva importante la propria vita? E che cosa aveva, Aera, di diverso da lei?
No, quest'ultima domanda che Lyrja si era posta andava cancellata. Dimostrava quanto il suo egoismo riuscisse a trionfare anche sulla vita in pericolo del ragazzo che pretendeva di amare. Se ne vergognò e se ne pentì, in segreto.