[Avventura/Romance] COMPLETA
Trilogia "Il Ciondolo dell'Aquila" - Libro 3
ATTENZIONE! Può contenere spoiler per chi non ha letto "Il Viaggio per la Libertà" e "Il Viaggio per la Salvezza".
Con l'economia di Lanth in ginocchio a causa della pressione...
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Quando raggiunse il villaggio orientale dei campi di Lefs, Reyns pensò di far visita a Devjm e Brenta, prima di ritirarsi per la notte nello scomodo letto di una locanda.
I due erano talmente felici di vederlo tornare da Evol così presto che gli offrirono di restare a dormire, e anche se all'inizio il giovane declinò l'offerta, si vide costretto ad accettare, quando Devjm insistette tanto, dicendogli che avrebbero avuto molto di cui parlare.
Dopotutto, anche Reyns aveva delle importanti scoperte di cui parlare – durante il viaggio in nave, aveva avuto tempo di leggere buona parte del libro sgraffignato dallo studio del dottor Tizho. Non aveva dubbi – Lord Vyde era in qualche modo collegato ai demoni di cui si parlava in quel tomo.
Reyns rispose a tutte le domande dei due ragazzi, descrivendo Evol, le sue strade lastricate, le statue e gli edifici alti, imponenti, quadrati. E poi il Palazzo Imperiale, immenso, le sue porte maestose, i templi dedicati a divinità dimenticate.
Poi passò all'argomento della Lefsan, con più serietà, e rivelò delle scoperte dell'unico medico rimasto a Evol.
«Sembra che una cura possa trovarsi negli alberi di Wass.» disse Reyns, «O, almeno, questa è l'unica cosa su cui io e il medico parevamo concordare, alla fine.» aggiunse, poi.
«Oh, quasi dimenticavo,» si ricordò di qualcosa Brenta, tutto d'un tratto, assumendo un tono cupo, «C'è una notizia molto importante che dobbiamo darti, Reyns.»
«Di che cosa si tratta?» chiese il giovane, osservando la ragazza, e poi spostando lo sguardo sull'amico.
Devjm guardò Brenta, esortandola a parlare al posto suo, scusandosi, con il suo sguardo colpevole.
Così la ragazza sospirò, e disse: «Lord Orlud è stato ucciso.»
Non trapelava dispiacere nelle sue parole – non ce n'era. Brenta aveva sempre attribuito a Orlud la colpa delle ingiustizie di cui erano responsabili i Sakrum. Non le era mai sembrato un uomo crudele, ma era un uomo intelligente, che avrebbe potuto scegliere la via della giustizia. C'erano molte cose che la giovane contadina ignorava, ma anche se le avesse conosciute, non le sarebbero bastate come giustificazioni.
Reyns invece rimase sconcertato dalla notizia. «Ucciso?» ripeté, incredulo, «Come lo avete saputo? Siete certi che sia una fonte attendibile? Non potrebbe trattarsi di una voce messa in giro da qualcuno?»
«È stato un Sakrum a dircelo.» confermò Devjm, mettendogli una mano sulla spalla. Non si aspettava lo stupore di Reyns. Forse stava recitando?
«È venuto alla nostra porta solo per dare la notizia, e ha fatto il giro di tutto il paese.» aggiunse il Ladro.
Reyns scosse la testa. Non voleva crederlo. Orlud non era che un'altra vittima della follia di Vyde. Non meritava di morire.
«E non si trattava di un Sakrum qualunque,» intervenne Brenta, «Lo stesso assassino di Orlud è venuto qui, ha portato la notizia, poi è scoppiato in lacrime e ha confessato.» riassunse in modo esaustivo.