«Che strano...» mormorò tra sé Brenta, guardando fuori dalla finestra, la mattina seguente all'incontro con Reyns e Aera. «Non si vede nemmeno un Sakrum, per strada.»
Per l'intero villaggio era un ritorno alla normalità abbandonata quindici anni prima, ma Brenta era troppo giovane per poter ricordare. Da sempre era stata circondata da quei soldati, tanto che ormai era diventata un'abitudine, per lei, quella di imbattersi in qualche ufficiale, appena messo piede fuori casa.
E di doversi guardare le spalle, non lanciare occhiate che sembrassero inopportune, indossare vestiti che nascondessero le curve del corpo, studiare il tragitto più rapido da un punto all'altro per raggiungerlo restando per strada il minor tempo possibile.
Lo stato di ansia a cui era costantemente sottoposta faceva parte della sua vita, e lasciarla andare sembrava creare un senso di vuoto, ma anche di pace.
Sospirò di sollievo. «A quanto pare Lord Orlud è stato di parola.»
«Certo che sì!» esclamò Devjm, «Lo hai visto anche tu mentre firmava quel foglio con il simbolo dei Sakrum, no? Sai, Reyns mi ha detto che deve trattarsi di un certo Documento dell'Esercito, e senza di esso i soldati sono congedati. Tutti quanti. Non un singolo Sakrum ha anche solo il diritto di indossare l'uniforme o portare la spada, ora. Orlud ha salvato questo villaggio.»
«È stato un gesto di estrema importanza, quello che ha compiuto davanti ai nostri occhi.» commentò la ragazza.
I due rimasero in silenzio, per qualche minuto, guardando l'alba, fuori dalla finestra.
Le sfumature rosee e dorate che striavano il cielo e il cinguettio degli uccelli dagli alberi del bosco vicino rendevano la mattina un panorama pacifico. La calma e l'assenza di preoccupazioni di quella che sarebbe diventata la sua quotidianità fece sorridere Devjm.
«Secondo me, Orlud è un uomo di buon cuore.» commentò Brenta.
«Sono d'accordo.» convenne Devjm, «L'unico motivo per cui ha mai causato danni o dolori è stato il legame che aveva con Vyde. Non credo che Orlud fosse manipolato da lui. Anzi, non credo nemmeno che Vyde sarebbe stato in grado di esercitare un controllo su di lui. Ma le decisioni che Orlud prendeva non erano dettate dalla sua volontà di fare del male, solo dalla volontà di aiutare Vyde. Ed è per questo che si è liberato dei Sakrum senza ripensamenti. Non aspettava altro. Non mi sorprenderei di scoprire che aveva già previsto la caduta di Vyde, e che sarebbe avvenuta proprio in quel giorno, per mano di quel ragazzo.»
La ragazza annuì. Avrebbe replicato, ma prima che ne avesse il tempo qualcuno bussò alla porta.
Brenta andò a vedere chi fosse, e trovò sulla soglia un Sakrum, il quale sembrava essere sul punto di scoppiare in lacrime.
Gli era stato affidato il più vergognoso e penoso dei compiti – andare di porta in porta a dare la notizia della morte di Orlud, che per lui si traduceva in confessare il suo omicidio tante volte quante erano le case nel paese.
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Il Viaggio per la Pace
Приключения[Avventura/Romance] COMPLETA Trilogia "Il Ciondolo dell'Aquila" - Libro 3 ATTENZIONE! Può contenere spoiler per chi non ha letto "Il Viaggio per la Libertà" e "Il Viaggio per la Salvezza". Con l'economia di Lanth in ginocchio a causa della pressione...