[Avventura/Romance] COMPLETA
Trilogia "Il Ciondolo dell'Aquila" - Libro 3
ATTENZIONE! Può contenere spoiler per chi non ha letto "Il Viaggio per la Libertà" e "Il Viaggio per la Salvezza".
Con l'economia di Lanth in ginocchio a causa della pressione...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Il Re e la Regina furono estremamente lieti di vedere Reyns di ritorno tanto presto da Evol - se il tempo impiegato per raccogliere informazioni era stato così breve, significava che, come minimo, l'Imperatore Owan non era così ostile nei confronti di Lanth.
Re Divro, tuttavia, come suo solito, non volle fidarsi delle apparenze.
«Reyns, la tua permanenza a Evol è stata quanto mai breve, e di questo io e la Regina ci rallegriamo.» cominciò a dire, «Tuttavia, vorrei avere la certezza che la rapidità con la quale hai completato la prima parte dell'incarico sia dovuta alle tue capacità, invidiate dalle nostre stesse spie,» fece una pausa, e il tono di voce cambiò - aveva finito con i complimenti, «E non alla superficialità con cui hai ricercato le informazioni.»
Reyns non nascose un'espressione offesa; come poteva non fidarsi di lui, ancora? Gli venne il dubbio che Divro gettasse ombra su di lui solo per il gusto di osservarlo mentre si divincolava dalle accuse che gli aveva rivolto. Non aveva tutti i torti.
Reyns tentò di scagionarsi, dicendo la verità, capendo che era proprio questo che il Re si aspettava da lui. «L'unica fonte di informazioni era un medico, alquanto giovane, ma non direi inesperto. È il solo rimasto all'Imperatore, quindi non ho impiegato molto a interpellarlo. Tuttavia, non si è dimostrato del tutto collaborativo.» li avvertì, assumendo un tono più serio, impensierito.
«È possibile che alcuni degli abitanti dell'Impero serbino ancora rancore nei nostri confronti.» rifletté la Regina.
«Certo, Vostra Maestà,» convenne Reyns, «Spero solo che non ci sia dell'altro...» aggiunse, a bassa voce.
«Che cosa intendi dire?» chiese chiarimento il Re, preoccupato per la figlia.
«Non voglio correre il rischio di allarmarvi inutilmente, ma quel medico mi è sembrato... Strano.» non trovò altre parole per definire l'inquietudine che Tizho gli aveva trasmesso.
Non voleva parlare di quelle urla. Non voleva parlare di quel sangue.
Non sapeva che cosa Tizho avesse in mente, ma di certo non era nulla di buono. Il modo più sicuro per fermarlo dal compiere qualsiasi danno era trovare al più presto possibile una cura per la Lefsan, andare a riprendere Aera e tornare a Lanth.
«Strano?» chiese questa volta la Regina, «In che senso?»
Reyns si trovò davanti a un bivio - dire la verità e terrorizzare i sovrani, oppure mentire ancora, per proteggerli. Che cosa era meglio fare? Che cosa era più perdonabile?
Non ci mise molto a decidere. Se avesse voluto mentire, fingere che andasse tutto bene, non avrebbe nemmeno dovuto accennare all'inquietudine che Tizho gli aveva trasmesso.
Parlò di quelle urla. Parlò di quel sangue.
Non doveva giustificare la sua presenza nello studio di Tizho a quell'ora della notte - era stato inviato come ambasciatore a Evol, ma era pur sempre una spia, e Divro gli aveva sempre ripetuto di usare le sue capacità per la giusta causa.