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Non appena busso la porta si apre.
Un ragazzo alto, moro con gli occhi verdi ci da il benvenuto facendoci entrare. Indossa un pantalone aderente con una camicia bianca.
Noto che ha il suo sguardo fisso su di me. Per qualche secondo mi sembra di smettere di respirare. Sapevo che era una brutta idea mettersi questo vestito.
Vedo Matilde e Sabrina allontanarsi invitandomi ad andare nella loro direzione. Mi congedo dal ragazzo e me ne vado.
La musica rimbomba nelle mie orecchie mentre tante persone sono a ballare nel salotto.
Vedo le mie due amiche raggiungere due ragazzi perciò io faccio lo stesso.
Entrambi sono alti: uno è moro con gli occhi di un azzurro acceso mentre il secondo è alto circa quanto il primo sennon di più, i suoi capelli sono di un marrone molto scuro è i suoi occhi sono color nocciola.
<<lei è Greta>> la voce di Matilde che pronuncia il mio nome mi riporta alla realtà.
<<Piacere Jackson>> esclama il ragazzo dagli occhi verdi prima di cingere la vita di Matilde con un braccio.
<<io sono Justin>> esclama il ragazzo dagli occhi color nocciola rivolgendomi un sorriso smagliante che ricambio.
Mi sento un po' fuori luogo, ma cerco di apparire comunque rilassata.
<<ma Nico non doveva venire con te?>> Esclama tutto un tratto Matilde.
Dopo averla tirata a sè Jackson esclama:
<<sì è venuto. Era qui con me, aveva detto che andava fuori in giardino...>>

Neanche il tempo di comprendere la frase che mi chiedono gentilmente di andare a chiamarlo ed io pur di muovermi un po'accetto.

Esco fuori in giardino mentre gli altri rimangono dentro.
Anche questa parte della casa è molto grande. Ci sono fiori bellissimi dappertutto.
C'è una piscina proprio difronte alla finestra della cucina.
Vedo Nicolò seduto sotto una tettoia il più lontano possibile da quella piscina.
È seduto per terra. Indossa un jeans con una camicia. Mi avvicino a lui che rimane un po' sorpreso.
<<Hai lo sguardo di qualcuno che è costretto a venire vero?>> esclamo senza neanche salutarlo.
<<hey... è così evidente vero?>>
Appoggia la testa contro la colonna della tettoia.
<<un po'...>>
Esclamo tirandomi giù la gonna. Ho sempre l'impressione che sia troppo corta.
<<comunque scusa per la domanda che ti ho fatto l'ultima volta... non avrei dovuto...>>
<< ma di che stai parlando?>> Esclama. Ci sono attimi di silenzio tra noi che risultano interminabili. <<ho capito cosa intendevi e... non preoccuparti>>. Un lieve sorriso si fa strada sul mio volto.
<<quindi hai conosciuto Jackson?>>
<<sì, sembra un tipo apposto>>
<<è il mio migliore amico>> mentre lo dice guarda da tutt'altra parte. Si vede lontano un miglio che in questo momento vorrebbe essere altrove e non è il solo. Mi sento esattamente come lui.
<<ora dobbiamo tornare dentro>> esclamo tutt'un tratto in maniera agitata. Che mi prende? Forse sarò solo stanca.

In un attimo siamo tornati dentro. Nicolò sembra quasi disinvolto e dal suo sguardo si può dedurre che sta pensando a qualsiasi cosa tranne che alla festa.
Intravedo il gruppo delle mie amiche un po' più distante da noi perciò gli faccio cenno che vado a prendere qualcosa da bere mentre Nicolò va nella loro direzione.

Al tavolo delle bevande ci sono tantissime bibite per la maggior parte alcoliche.
Prendo una semplice coca cola assicurandomi prima che non abbiano scambiato qualche bottiglia.
Nel mentre che sto sorseggiando un ragazzo mi urta facendomi barcollare.
<<scusami>> esclama una voce maschile. Alzo lo sguardo dal mio bicchiere: un ragazzo alto dai capelli castani mi sta fissando. Ha un bicchiere in mano e le sue iridi sono color nocciola. Indossa una camicia colorata mentre i suoi pantaloni sono neri.
<<non fa niente...>> esclamo con un filo di voce spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<<io sono Harry comunque, piacere>> mi porge una mano che gli stringo.
È molto più grande della mia, il che è una cosa rara visto che sono sempre stata abituata ad avere le dita molto lunghe.
<<Piacere, Greta>> esclamo.
Sento le mie guance arrossire. È una delle prime persone che conosco qui.

Continuamo a parlare per un po' finché Harry non viene richiamato da un gruppo di ragazzi.
Mi saluta con un gesto della mano e poi se ne va.
Lo guardo allontanarsi per qualche secondo per poi andare verso la direzione di Sabrina.
Ci sono tutti i ragazzi di prima assieme anche a Nicolò.
Lo sguardo di quest'ultimo mi fa irrigidire. Sento i suoi occhi puntati addosso ma cerco di non far notare il mio imbarazzo anche se mi rendo conto che sento sempre di più le mie guancie arrossire.

Harry pov's:

I miei amici stanno parlando tra loro.
Fino a dieci minuti fa stavo parlando con una ragazza di nome Greta.
So che è nuova in città dato che qui girano sempre voci se ci sono nuove persone.
Vivo qui da quando sono nato.
Non c'è mai stato tanto movimento sennon quando gioca il Cagliari.
In quei casi posso anche dimenticare tutta la pace a cui sono abituato.

<<ammettilo dai... il Prof di Filosofia è stato uno stronzo con me>> esclama Luca riportandomi alla realtà.
<<non saprei, non gli hai portato la relazione che avevi in sospeso da già una settimana!>> esclama Mirko in maniera parecchio seccata.
<<ha ragione>> esclamo rivolgendomi a Luca.
Sbuffa alzando le spalle come se non gli importasse.

Greta pov's:

Si è fatto tardi perciò saluto tutti e mi dirigo verso la fermata dell'autobus.
Mi fanno male i piedi malgrado io non abbia camminato poi così tanto.
Guardo l'orario dal mio telefono: l'una e mezza.

I minuti passano, ma dell'autobus non c'è traccia.
<< mi dispiace dirtelo ma non passerà nessuno di qui>> Riconosco quella voce perciò mi volto di scatto: è Nicolò.
<<come fai a dirlo?>>
<<c'è scritto qui sul cartello>>
Mi avvicino per leggere il cartello che indica le fermate e mi accorgo che ha ragione; qui non sarebbe arrivato propio nessuno.
<<se vuoi posso riaccompagnarti io. Sarei una pessima persona se ti lasciassi andare da sola a quest'ora>> esclama con un sorrisetto sulla faccia squadrandomi dalla testa ai piedi.
<<non preoccuparti>> esclamo grattandomi la nuca dall'imbarazzo. Sicuramente preferirebbe restare alla festa piuttosto che state qui con me.
<<insisto>>.
Dopo vari secondi che utilizzo sul riflettere sul da farsi annuisco timidamente accettando la sua proposta.

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Hey, come state? Spero tutto bene.
Scusate per questa assenza e prometto che mi farò perdonare aggiornando anche l'altra che ho in corso al più presto. Dato che ho già in programma di pubblicare un altro capitolo riguardante l'altra mia storia non so bene quando potrà uscire la prossima parte.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Fatemi sapere i vostri pareri<3.
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