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Nicolò pov's:

È sabato finalmente.
Oggi ho una partita importante con la squadra perciò non posso tardare.

Ogni volta che gioco una partita mio padre mi promette via messaggio che ci sarà, ma poi alla fine finisce sempre per non venire.

Senza pensare ad altro prendo il mio borsone dopo essermi preparato.
Mi guardo allo specchio: I miei capelli sono aggiustati ognuno al loro posto.

Saluto mio padre che stranamente ha ricambia.
Magari prima o poi inizierà a considerarmi.
Oppure mi sto solo facendo illusioni inutili.

Senza stare a rimunginare su tutto esco di casa e il freddo si fa subito sentire.
Devo dire che uscire con i pantaloncini non sia stata un'idea sensata, ma poco importa visto che tra meno di cinque minuti il pullman che devo prendere per arrivare al campo passerà dalla mia fermata.

Correndo arrivo in tempo alla mia fermata e non appena salgo sul pullman mi ritrovo schiacciato tra decine di persone. Faccio fatica a vedere fuori per rendermi conto di quando schiacciare il pulsante rosso che indica al conducente di fermarsi alla fermata successiva.

Fortunatamente il tragitto non è poi così lungo perciò in meno di dieci minuti posso finalmente scendere da questo fottutissimo pullman.

Attraverso la strada passando sulle strisce pedonali con cautela ed entro in  un edificio poco distante dal campo dove si terrà la partita.

Molti della mia squadra sono già arrivati. Dopo averli salutati entro nello spoiatoio e appoggio il mio borsone in un angolo.
Non è poi così grande ma fortunatamente è vuoto.
Qui dentro rieccheggia un silenzio che fa quasi paura.
Senza pensare ad altro mi affretto a cambiarmi indossando il pantaloncino con la maglietta della mia squadra.
Mi guardo un attimo ad uno specchio che trovo in un altro angolo dello spoiatoio.
Le mie gambe tremano per via dell'emozione.
Questi vestiti mi calzano alla perfezione. Sorrido per qualche secondo finché non esco e mi dirigo verso gli altri miei compagni situati intorno al mister.

La partita dovrebbe iniziare tra meno di venti minuti e tutto ciò che devo fare è stare calmo e non farmi prendere dell'emozione.

Greta pov's:

Sono in giro per le strade di Cagliari con addosso solo un maglione di lana azzurro.
Non capisco perché non abbia deciso di mettermi anche un cappotto.
Il sole è alto nel cielo anche se l'aria è abbastanza fredda.
Devo dire che il tempo sta passando velocemente. Sono qui da già più di un mese.

Stasera Sabrina e Matilde mi hanno invitato a passare una serata assieme a loro e ai loro fidanzati e devo dire che sono parecchio entusiasta.
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Sono fuori da quasi tre ore, due delle quali le ho passate nel mio solito bar a studiare.
È stata una mattinata un po' stressante, ma adesso sono felice di potermi godere finalmente il weekend in pace.

Passo davanti ad un campo da calcio e nel mentre sento il mio telefono vibrare, perciò lo estraggo dalla tasca posteriore dei miei pantaloni e leggo la notifica di Instagram che mi è appena arrivata, ma per sbaglio sbatto contro qualcuno.
Cavolo sta diventando quasi un abitudine.
Barcollo per qualche secondo e per poco non cado per terra.
Alzo lo sguardo per vedere contro chi ho sbattuto: Nicolò Barella.
Non è la prima volta che lo incontro in questa circostanza e non voglio che inizi a farsi strane idee.
<<hey... non mi aspettavo di trovarti qui. sai se non ti conoscessi direi che passi sempre di qui per vedermi...>> esclama fiero di sé.
Lo osservo per qualche secondo.
I suoi capelli sono evidentemente umidi e il suo sguardo risulta un po' abbattuto.
<< non è come pensi...>> ho lo sguardo basso, ma posso sentire i suoi occhi  puntati su di me.
<<farò finta di crederci>>
Dopo questa affermazione trovo finalmente  il coraggio di alzare lo sguardo e lo vedo sorridere.
Io non dico niente per via di tutto l'imbarazzo che si fa sentire dentro me.
<<Stai tranquilla scherzo...>> Faccio un sospiro di sollievo e sorrido timidamente.
<<ci vediamo stasera>> Alzo un sopracciglio confusa. Cosa intende dire?
<<scusa cosa intendi con "stasera"?>> esclamo tutto d'un fiato.
<<bè stasera ci sarò anche io a casa di Sabrina assieme agli altri. Tu ci sarai giusto?>>
Annuisco. Non riesco a decifrare l'emozione che c'è sul suo volto.
È strano e soprattutto credo sia amareggiato.
<<sì ci sarò... allora a stasera...>>
Esclamo disinvolta.
Lo saluto con un gesto della mano e continuo a camminare verso casa mia.
Devo dire che adesso che so che passerò una serata assieme ai miei amici e a Nicolò mi fa sentire leggermente agitata ma non riesco a capirne il motivo.
Cosa mi sta succedendo?

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Hey come state? Spero vada tutto bene. Come state passando le vacanze?
Scusate l'attesa ma finalmente ecco il nono capitolo.
Cosa ne pensate?
Non credo che usciranno altri capitoli per quest'anno perciò mi prendo qualche riga per ringraziarvi di tutto il supporto che mi avete dimostrato durante tutti questi 12 mesi. Non credo che un grazie potrà mai descrivere tutto quello che il vostro affetto ha significato per me.
Vi ringrazio per tutte le stelline, i commenti e per l'amore che mi avete dimostrato.
Vi auguro un felice 2023 e grazie ancora a tutti<333
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