Non mi è mai piaciuto correre.
Tutto ciò che conta è il tempo ed io ho sempre avuto paura che esso scorresse troppo velocemente.
Proprio con esso però ho capito che tutta la nostra vita scorre perennemente all'interno di una clessidra ed io ho sempre avuto paura che la polverina al suo interno finisse ancora prima che potessi cominciare a vivere.La mia gara inizierà tra venti minuti e sono seduta con Harry all'interno dello spogliatoio.
<<mi dispiace per te e Nico>> il suo tono di voce è basso e cauto, probabilmente perchè sa che questo è un tasto dolente che potrebbe farmi crollare da un momento all'altro.
<<non mi va di parlarne adesso... scusa>> l'ultima parola esce dalle mie labbra tremante, come se avessi detto qualcosa di sbagliato che mi spinge anche a spostare le gambe di qualche centimetro.<<non scusarti>> il suo volto sorridente è rivolto verso di me ed io deglutisco, mentre cerco di trattenere le lacrime che mi stanno pizzicando delicatamente le mie iridi color nocciola.
Non devo crollare, non ti è permesso Greta, lo sai.
Le immagini di oggi continuano a rifiorire nella mia mente è non riesco a fare niente per scacciarle via. In questo momento vorrei solo sparire per un po'. Chissà, magari nuotare immersa nell'acqua del mare, lontana da tutti i pensieri che mi opprimono, facendomi cullare dolcemente dalle onde.
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Manca poco all'inizio della mia gara di velocità per i 400 metri ed io sono già sulla linea bianca di partenza.
l'adrenalina mi scorre nelle vene, ma non posso fare a meno di pensare perché Nicolò mi ha detto quelle cose. Tutti noi partecipanti ci posizioniamo sulla riga di partenza, mentre tra gli spalti regna il silenzio.
Accanto a me ci sono due ragazze di scuole rivali: entrambe minute snelle dei capelli di un colore rossastro.
Scruto con lo sguardo i volti di tutti i coloro seduti sugli spalti finché non lo vedo, è proprio seduto su una delle file più alte degli spalti che si sta torturando le dita delle mani. Tutto ciò che gli occhi di Nicolò emanano è la paura, ma mi costringo a distogliere lo sguardo prima che sia troppo tardi e che crolli proprio qui davanti a tutti. Mi posizione pronto a partire.
"Ti ha preso in giro Greta!"
"Meriti qualcuno migliore di me"
Queste due frasi continuano rimbombarmi nella testa, tantè che inizio ad avvertire le mie tempie pulsare.
Non mi capacito di come le parole possano fare così male. Dopotutto sono solo un insieme di lettere che a seconda della loro posizione possono significare qualcosa di bello o brutto. Ma allora perché se sono una cosa così piccola sono in grado di lacerare un intero cuore e mandarlo in frantumi nel giro di pochi secondi?Sento i miei occhi inumidirsi, ma ormai ho capito che non posso crollare in presenza di così tante persone. Strizzo gli occhi scacciando via le lacrime, focalizzandomi solo sulla corsa.
Le mie gambe, anche se leggermente tremanti, partono non appena sento lo scoppio d'inizio. Non bado più a niente e in un attimo tutti i miei pensieri spariscono.
Come se fossero evaporati temporaneamente in una nuvola di vapore.
Non bado ad altro sennon alla corsia che devo seguire, sorpassando prima una ragazza e poi un'altra arrivando vicino alla seconda.
È a circa due metri da me. Le sue gambe corrono velocemente verso il nastro rosso che segna l'arrivo al traguardo.
Sono solo io adesso. Nessuno può più aiutarmi e nessun pensiero negativo può avere la meglio su di me: ci sono solo io.
Aumento il passo sperando di superare la ragazza davanti a me. Mancano pochissimi metri e la ragazza è ancora davanti a me.
Faccio uso di tutte le mie forze per correre un po' più veloce e quando mi rendo conto di aver tagliato il traguardo come prima classificata il mio cuore salta di un battito.
Ho vinto. Decine di persone del mio istituto mi vengono incontro soffocandomi con i loro abbracci.
Un sorriso si fa spazio sul mio volto, mentre ripenso a tutti coloro che non hanno creduto in me durante tutta questa competizione e il duro lavoro che ho fatto per essere qui.
Non mi sono mai data per vinta ed oggi ho vinto io, quella che avevano detto che non sarebbe nemmeno mai stata qui.
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Ciao a tutti, come state?💚
Spero bene. So che era da un pochino che non pubblicavo una parte, ma ho davvero avuto un po' di cose da far anche una volta che sono tornata a casa💚.
Sono anche al settimo cielo perché dopo ben 320 giorni, ho assistito al mio primo concerto del mio cantante preferito, Harry Styles❤️🩹.
Voi invece cosa avete fatto in questa settimana? 💜
Ci tengo ad avvisarvi che nella prossima parte ci sarà un piccolo salto temporale.
Intanto però, scrivete pure nei commenti cosa ne pensate di questo capitolo e se vi va lasciate anche una stellina💗.
Vi voglio bene 🤍.
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What do you think about me?
RomanceGreta, ragazza nata e cresciuta a Milano, si trasferisce a Cagliari per via del lavoro di suo padre assieme alla sua famiglia. Abituata a ricevere amore incondizionato dai suoi genitori cercherà di trovare il suo equilibrio nella sua nuova città cir...