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~lights will guide you home,
amd ignite your bones
And I will try to fix you~
                                                       Fix you, Coldplay

Greta pov's:
Ho accettato l'idea folle di Nicolò di riaccompagnarmi a casa, ma nessuno dei due ha ancora detto nulla.
Ora che ci penso il silenzio ci ha sempre unito, eppure non mi sono mai sentita così distante da una persona così vicina a me.

Tutto questo mi ricorda quando da piccola lèssi una leggenda diffusa in Giappone che narrava di un filo rosso che ognuno di noi possiede legato al mignolo della mano sinistra, secondo il quale possiamo congiungerci con la nostra anima gemella.
Non ho mai creduto in cose simili, eppure è stato proprio il destino che ci ha portato fino a qui.
Ma perchè il destino mi ha ricondotto proprio a lui che mi ha ferita come nessuno?

Nicolò pov's:
Le mie mani stanno tremando da quando siamo partiti e non riesco a fare nulla per fermarle.
Sento le mie tempie pulsare, ma non ho nemmeno il coraggio di lamentarmi per il dolore.
Erano due mesi che non parlavo con Greta e non posso fare finire tutto così, perchè durante questo tempo in cui lei ha curato, o quantomeno ricucito, le sue ferite, io non ho fatto a meno di pensare che colui che gliele ha inflitte sono io.
Il cosiddetto principe delle fiabe a bordo di un cavallo bianco che ha seguito le parole maledette dello stregone, senza essere a conoscenza che lui voleva solo tenersi la sua principessa per sè.
Il principe si è lasciato ingannare da il cattivo delle fiabe dei libri per bambini.

So di averla lasciata io e così facendo l'ho ferita, ma credevo anche che se fosse rimasta con me si sarebbe procurata solo colpi più profondi e io non potevo di certo permettermelo.
Un principe deve mettere la sua principessa nel suo castello per proteggerla o sarà catturata, così pensavo.
Ma mentre il colui che si credeva l'eroe della storia proteggeva solo la fortezza della principessa, non si è accorto che proprio lei si lasciava ferire, lacerare e distruggere dai suoi demoni, gli stessi che il suo amato non è stato in grado di allontanare.

Da dopo la rottura pensavo di doverla tenere solamente lontano da me, per proteggerla da colei che la ama, ma poi però quando ho smesso di vederla accanto a me con la sua testa appoggiata sul mio petto, con le dita tra i miei capelli, la sua vocina tremante che mi strappa sempre un sorriso o i suoi semplici modi di fare, ho capito che un uomo perso nel buio non può vivere senza la sua luce per ritrovare la sua via di casa.
Lei per me era-ed è- luce, e si sa che alla fine la luce ti riporterà sempre nel posto in cui sei destinato ad essere.

Siamo appena arrivati davanti davanti a casa sua quando lei si volta verso di me e mi guarda dritto negli occhi senza riuscire a dire una parola.
Non volevo farti provare tutto questo, mi dispiace tanto.
I miei occhi, davanti a così tanta bellezza che naturalmente mi sono lasciato sfuggire, si stanno inumidendo ed è da tanto che non mi mostravo così vulnerabile con qualcuno.

Fa un passo avanti e si getta tra le mie braccia ed io faccio di tutto per stringerla forte a me.
Il mio mento si sposta sulla sua testa mentre sento le sue mani stringere forte la mia camicia di lino. Potrebbe anche romperla, ma a me in questo non mi interessa di niente che non sia lei.
Le stelle riflettono su di noi e dei paletti della luce anche se un po' fioca, ci permette di vederci l'un altro.
I minuti passano e lei è ancora qui. Non sto sognando, è tutto vero.
Credevo che non avrei mai più sentito il calore della sua pelle così vicina alla mia e che avrei dovuto vivere arrampicato su semplici ricordi che man mano si sarebbero affievoliti.

<<scusami, ti prego>> una lacrima cola dalla mia guancia e per poco non le bagna la testa.
Sfioro i suoi capelli con delicatezza per non farle male, gliene ho già fatto troppo d'altronde.
<<scusami>> ripeterei questa frase all'infinito se bastasse a far sì che lei mi creda. La mia voce è bassa e tremante, ma capisco che mi ha sentito dal modo in cui mi stringe ancora più insistentemente. Riesco a percepire che sta piangendo.
La mia camicia di lino ormai è tutta spiegazzata, ma poco importa visto che il mio cuore sta finalmente riprendendo forma dalle sue stesse macerie.

Quando la vedo allontanarsi le mie braccia smettono di sfiorarla e la mia pelle sente già mancanza della sua.
Mi sorride fievolmente e mi rendo conto di quanto non sia scontato riceverlo adesso. Vederla sorridere per merito mio è ciò di cui avevo bisogno.

Le sfioro il viso dolcemente e la ragazza dei miei sogni non si scosta nemmeno di un centimetro, ma anzi chiude gli occhi assaporandosi per bene questo momento.
<<non voglio perderti>> un'altra lacrima cola giù dalla mia guancia e la mia mano si sposta dal suo volto e il mio cuore batte ancora più velocemente di quanto non stia già facendo.

Seguono attimi di silenzio.
Forse ho già detto troppo, o magari no. Tutto quello che so è che se il silenzio può uccidere lo sta già facendo.
Devo dire qualcosa? A giudicare dal modo in cui mi guarda con aria assente decido di voltarmi per andarmene, ma non appena faccio due passi per allontanarmi sento la sua voce sottile da dietro le mie spalle:
<<neanche io voglio perderti>>
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Ciao a tutti come state?❤️‍🩹Spero tutti bene.
Cosa ne pensate di questo capitolo? Fatemelo pure sapere nei commenti, la vostra opinione è sempre ben accetta🤍.
Vi voglio bene💚.
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