Torno nel soggiorno con ancora la testa scombussolata.
Mi guardo intorno e vedo Sabrina e Matilde mi fanno cenno di andare a sedermi con loro.
Mi metto in mezzo tra loro due che sono sedute a terra tra i cuscini colorati.
I minuti passano e io continuo a sentirmi un po' sconfmbussolata dopo tutto quello che è successo in meno di venti minuti da quando sono arrivata qui.Iniziamo a farci una maratona di Harry Potter ordinando delle pizze per cena.
Durante tutta la serata tutta la confusione che sento nella mia testa inizia a svanire, finalmente.
Oltretutto adoro Harry Potter fin da quando ho otto anni perciò adesso che non ho più la testa piena di pensieri posso finalmente godermi questa serata.
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Sono già le nove e mezza di sera.
Devo dire che non capitava da un po' di sentirmi completamente inclusa all'interno di un gruppo di persone.
Di solito capita spesso che mi senta fuoriluogo o di troppo, mi stupisce che anche stasera non sia andata così.All'inizio del secondo film mi sono spostata sul divano così da essere più comoda, essendo che stare seduta sul pavimento per più di due ore non è la cosa che si possa fare.
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Verso metà film Nicolò si siede a circa 5 centimetri da me mentre scorre sulle storie Instagram sul suo cellulare.
Riporto immediatamente lo sguardo sullo schermo della televisione. Non voglio che pensi che lo fissi insistemente visto che già si fa troppe idee strane per la testa.
Sento che appoggia il telefono sul divano tra i pochi centimetri che ci separano.
Non mi volto verso di lui per paura che veda il mio viso avvampato, anche se una parte di me vorrebbe girarsi.
Non riesco a capire cosa mi prenda.Nicolò pov's:
Sono seduto poco distante da Greta mentre sulla tv va in onda Harry Potter e la Camera dei Segreti film che ho già visto e di cui ho anche letto il libro qualche anno fa.
Ogni tanto le lancio qualche sguardo che però non viene ricambiato.
La osservo: indossa un jeans largo molto largo con una felpa con la zip lilla.
I suoi capelli mori sono sciolti.
Mi chiedo cosa mi spinga a guardarla così ininterrotamente.
Appoggio la mano accanto alla mia coscia dove si trova anche la mano di Greta e per errore la mia sfiora leggermente la sua che viene ritratta all'istante.
<<scusami>> le sussurro avvicinando le mie labbra a un soffio dal suo orecchio.
Scuote la testa e accenna un piccolo, sennon minuscolo sorriso, che però smuove qualcosa dentro me.
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Greta pov's:Verso mezzanotte tutti gli invitati, me compresa, escono dalla casa di Sabrina.
Matilde e il suo fidanzato iniziano a camminare nella direzione opposta a quella in cui devo andare io e la stessa cosa fa Justin, dopo aver salutato Sabrina con un delicato bacio sulle labbra.Rimaniamo solo io e Nicolò.
<<devi andare di qua anche tu?>>
Esclama indicando alla sua destra.
Annuisco anche se forse avrei preferito andare dall'altra parte.
Iniziamo a camminare mentre il silenzio regna tra noi.
Non so cosa dire e nemmeno voglio aprire bocca ad essere sincera.
Se c'è qualcosa in cui probabilmente non sono brava è sicuramente relazionarmi con gli altri.
Ricordo che non è stato facile neanche nella mia vecchia scuola a Milano e devo dire che quando finalmente tutto stava iniziando ad andare per il meglio, ho ricevuto la notizia del trasferimento da mio padre.
Mi ricordo ancora quella giornata.
Era primavera e quel giorno faceva davvero tanto caldo.
Ero appena tornata dalla Mondadori in Piazza Duomo, luogo che reputo perfetto per passare i pomeriggi.<<quindi ti piace Cagliari?>>mi chiede Nicolò puntando quei suoi occhi color nocciola su di me. Caccio via dalla mia testa ogni pensiero, ma è troppo tardi per impedire al mio viso di avvampare.
<<sì...>> sento come se le parole mi si bloccassero in gola ogni volta che parlo con lui.
Non mi è mai successo con nessun altro.
<<deve essere stato difficile per te cambiare tutto all'improvviso>> esclama passandosi una mano tra i capelli.È vero. Sto soffrendo tanto per la lontananza di casa, ma sto cercando di non mostrare a nessuno questa mia fragilità. Come ha fatto a...? Non ci capisco più niente.
<<in effetti sì, lo è stato. Sei mai stato a Milano?>> lo vedo sorridere mentre ha lo sguardo perso.
<<no è una delle città italiane che mi manca da visitare... ho viaggiato molto però sai? Sono stato In Irlanda, in Canada...>> Continua a pensare ad altri posti ma non appena mi rivolge uno sguardo esclama:
<<scusa forse parlo troppo...>>Scuoto la testa e sorrido.
<<no non preoccuparti... mi piace ascoltare...>> Sorride.
Ogni volta che accenna anche solo un minuscolo sorriso ho sempre l'impressione che il mio cuore salti di un battito.
Sarà solo una mia impressione... quantomeno credo sia così.Nicolò pov's:
Manca poco per arrivare nella via della casa di Greta.
Devo dire che è una persona interessante se la si impara a conoscere. Riesco a capire quanto per lei possa essere difficile essersi trovata in una città nuova all'improvviso.Inoltre stasera mi sono divertito.
Non capitava da un po' devo ammettere. Forse perchè non sono mai uscito di casa più di tanto soprattutto per via degli ultimi periodi che non sono stati facilissimi.
Questa serata la vedo un po' come una vittoria, quasi come un gol al novantesimo che porta la tua squdra alla vittoria.
Probabimenre penso ciò perchè mi sono sempre sforzato di credere che una persona che soffre non lo farà per sempre.
Mi sono sempre sforzato di credere che prima o poi sarei tornato a stare bene e per la prima volta dopo mesi sento come se qualcosa in me fosse migliorato.
Magari anche io sto iniziando a vedere una piccola discesa in quella montagna che fino ad ora si è dimostrata solo una salita.--------------------------------------------------------------
Hey come state? Spero vada tutto bene.
Avete già ripreso la scuola?Cosa ne pensate di questo capitolo?<3
Spero vi sia piaciuto e ci vediamo col prossimo<3
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RomansaGreta, ragazza nata e cresciuta a Milano, si trasferisce a Cagliari per via del lavoro di suo padre assieme alla sua famiglia. Abituata a ricevere amore incondizionato dai suoi genitori cercherà di trovare il suo equilibrio nella sua nuova città cir...