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Ci siamo appena riuniti con tutto il resto della classe davanti all'ingresso degli Uffizi. Ho l'impressione di essere molto più entusiasta rispetto agli altri, probabilmente per il fatto che a differenza loro, adoro visitare mostre e gallerie d'arte.
Credo di aver ereditato questa passione da mio padre, il quale ha sempre cercato di portare me e Christian dovunque gli fosse possibile.

Non appena varchiamo ,l'ingresso della prima sala, rimango completamente sbalordita. Inizio a fotografare le varie opere e statue che mi piacciono con la macchina fotografica, finché non mi rendo conto che tutti ci siamo divisi in vari gruppi e stiamo visitando quindi museo separati. Non faccio in tempo a scattare altre foto, che mi ritrovo accanto Nicolò che poggia una mano sulla mia spalla, Facendomi sobbalzare. "Non sapevo che ti piacesse fare foto" esclama indicando la macchina fotografica che tengo saldamente tra le mani.
Gli rispondo solo con un'alzata di spalle.

Detesto l'effetto che ho su di me.
Odio la sensazione di perdita quasi totale del controllo... probabilmente perché ho paura.
Non di lui, ma di me. Credo che sia orribile avere timore di sè stessi eppure la mia mente non fa che dirmi che il problema sono io.

Lui è perfetto, sempre con quel suo sorriso perfetto anche se molto spesso accompagnato da un sorriso malinconico, che non riesco mai a spiegarmi.
Per non parlare di quella fiamma di dolore che brilla sempre nel se nel suo sguardo, la quale mi piacerebbe spegnere con un soffio delicato senza danneggiarlo.
Se solo si aprisse del tutto con me, sono certa che potrai comprenderlo.
"Mi stai seguendo?"
"Non sono quel tipo di persona io. Mi sento profondamente offeso" si riesce a cogliere dell'ironia nel suo tono di voce che fa alleggerire un po' l'aria tesa che avverto attorno a noi.

Esco da questa sala per avviarmi in quella successiva e nel mentre faccio alcune foto alle statue che abbelliscono il corridoio.
"Qual è la tua opera preferita?" Domanda difficile la sua. Ce ne sono così tante che a stento potrei elencarle tutte.
"Ehm... ce ne sono un po'... adoro il Bacio di Hayez o mi piacciono tanto anche le opere di Van Gogh" lo vedo annuire, mentre continua guardarsi intorno. Mi stupisce che sembri così interessato a tutto ciò che dico.
"Non sei obbligato a stare qui con me, lo sai vero?" Dopo questa mia affermazione,azione si volta di scatto verso di me e il suo sguardo sembra decisamente deluso.
" cosa?! Non non mi sento affatto obbligato"
Mi prende il viso tra le mani, ma prima controlla che non ci sia nessuno intorno a noi.
"Non voglio più sentirti dire qualcosa del genere, va bene?" Il suo tono è basso e dolce, decisamente comprensivo. I suoi occhi marroni sono puntati su i miei come se non ci fosse cosa migliore che avesse mai visto. Se mi alzassi un po' più sulle punte arriverei a sfiorargli il naso.
Vorrei farlo, ma sento qualcosa bloccarmi per via di alcuni passi che sento provenire da vicino.
Mi allontano istintivamente liberandomi controvoglia dalle mani di Nicolò, il quale non si lamenta del mio gesto.
Nonostante il numero dei posti che si avvicinano, Nicolò non distoglie per nemmeno un attimo lo guardo da me, che invece continuo a guardare intorno a noi ripetendomi le sue ultime parole che mi hanno del tutto spiazzata.
Dal suo sguardo sembra quasi che abbia paura che da un momento all'altro potrei andarmene via. Lasciamo passare le persone lungo il corridoio e poi rimaniamo di nuovo soli.
In questo momento è estremamente vicino a me, tant'è che sto iniziando ad agitarmi. Per qualche secondo l'impressione che stia per baciarmi. Deglutisco a fatica rendendomi conto che l'unica cosa che vorrei fare in questo momento è continuare a visitare il museo. Non appena prosegue lungo il corridoio, allontanandomi da lui, mi rendo conto che Nicolò mi sta ancora seguendo.
Sa che non è costretto a farlo, eppure non capisco perché sia ancora qui con me.
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Non appena arriviamo nella sala dove è custodita La Primavera di Botticelli, rimango estremamente sbalordita.
Ci saranno altre 30 persone qui dentro tutte rivolte verso la stessa opera.
È estremamente affascinante ed anche Nicolò sembra pensarla così, dato che ammira il quadro come se non avessi mai visto nulla del genere.

Gli rivolgo ogni tanto qualche sguardo, che però non ricambia, essendo troppo preso ad ammirare il quadro.
Devo mettere che da quando siamo arrivati qui, lo vedo come persona totalmente diversa.
Vorrei vederlo sempre così felice.

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Ciao a tutti, come state? Spero tutti bene❤️‍🩹.
Siete felici che tra poco più di un mese finirà la scuola? Io decisamente sì, dato che ho davvero bisogno delle vacanze estive ahaha.
Purtroppo sto ancora riscontrando problemi con Wattpad e spero di riuscire a risolverli al più presto.
In ogni caso, grazie per le 1700 letture❤️‍🩹, rappresentano un traguardo davvero importante per me❤️‍🩹✨.
Grazie per esserci sempre, vi voglio bene❤️‍🩹.
Ci vediamo presto col prossimo capitolo❤️‍🩹.
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