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Nicolò pov's:

Greta ha dormito durante tutto il volo, mentre io mi sono svegliato poco prima dell'atterraggio.
Siamo vicini all'uscita dell'aereoporto.
I professori stanno facendo l'appello per verificare che ci siamo tutti.
Il mio compagno di stanza, Kyle, è accanto a me mentre tiene le sue cose vicine a sè.
Il maglioncino blu è così leggero che mi chiedo come faccia a non avere morire di freddo, dato che siamo a dicembre e fuori ci saranno sì e no otto gradi.

Non manca molto a Natale, eppure non riesco a percepire l'atmosfera natalizia che di solito avverto.

<<come è andato il volo?>> mi chiede Kyle mettendosi il suo cellulare nella tasca posteriore dei suoi jeans.
Tutti gli studenti sono stati distanti tra loro ed in effetti è un caso che io e Greta ci siamo trovati vicini.
Dopo la sua domanda scruto con lo sguardo i vari volti di coloro nelle mie vicinanze con l'intendo di incrociare lo sguardo di Greta. Quando i miei occhi incrociano i suoi esclamo:
<<meglio del previsto>> non appena il biondo accanto a me si accorge del mio sguardo puntato altrove si limita ad accennare un sorriso compiaciuto.
Non voglio che si faccia strane idee, ma non faccio in tempo a dirgli di smettere di sorridere che si è già smaterializzato altrove.
Dove cazzo è andato?
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Greta pov's:
Siamo appena arrivati in hotel.
Il viaggio in pullman è stato alquanto noioso devo dire.
Il macchinista era alquanto sgorbutico e il suo carattere non mi è sembrato certo uno dei più amichevoli che io abbia mai visto.
Non appena i professori ci danno le chiavi delle nostre stanze rimango sollevata nel ricordarmi che sono con Sabrina e Matilde.
Non appena varchiamo la soglia della nostra stanza rimango stupita dalle sue enormi dimensioni.
Ci sono 3 letti singoli e soprattutto fuori dalla finestra si può ammirare un panorama mozzafiato. Essendo in pieno centro, da qui si riescono a vedere la Cupola di Santa Maria del Fiore e altri monumenti importanti di questa città.
Adoro Firenze: la prima volta che la visitata avevo all'incirca 10 anni e ricordo che rimasi alquanto colpita nello scoprire la storia di questa città.
Adesso che sono di nuovo qui avverto in me una sensazione di tranquillità e beatitudine che placa il senso di malinconia e paura che spesso ormai mi opprime.
<<a cosa pensi?>> mi chiede Matilde dopo avermi vista avvolta nei miei pensieri.
Sabrina è andata in bagno a truccarsi, perciò qui dentro ci siamo solo noi due.
Mi limito a rispondere a Matilde con un semplice alzata di spalle.
<<niente di importante>> esclamo con una smorfia che spero possa avvicinarsi almeno un minimo ad un sorriso.
Sorride e nel mentre esclama: <<è Nico vero?>>
Mi volto dall'altra parte dandole così le spalle e inizio a sistemare almeno un minimo la mia roba.
<<naturalmente no>> sento le mie guancie che avvampano.
Detesto l'effetto che Nicolò ha su di me.
È devastante: anche solo sentire pronunciare il suo nome mi fa irrigidire e perdere completamente il controllo di tutti i miei sensi.
<<farò finta di crederci, anche se ne dubito fortemente>> Percepisco che sta sorridendo.
Non appena Sabrina irrompe nella stanza, sia io che Matilde rimaniamo in silenzio.

Nicolò pov's:
Io e Kyle siamo appena entrati nella nostra stanza.
È di dimensioni molto maggiori di quanto mi aspettassi.
Ci sono due letti singoli, una TV e una scrivania con uno specchio poco distante.

Non faccio altro che pensarla da quando siamo scesi dall'aereo.
Alle nostre dita incrociate, alla sua testolina sulla mia spalla.
A noi due sulla spiaggia la sera della festa.
A quei suoi occhi così profondi che riescono a scavare dentro me come mak nessuno era riuscito a fare.
A quel suo sorriso che sarebbe in grado di illuminare la giornata di chiunque anche a chilometri di distanza.

Ok sto decisamente perdendo la ragione.
Sì lo so, quella sera quando sono andato a vederla in piscina sono stato un coglione, ma non posso più negare di provare qualcosa di forte per lei.
Spero solo non sia troppo tardi per dirglielo, devo solo trovare il momento giusto. 

<<Terra chiama Nicolò>> la voce di Ryan mi riporta alla realtà distogliendomi dai miei pensieri.
<<non riesci proprio a togliertela dalla testa eh>> mi sorride e il suo sguardo è del tutto comprensivo.
Tuttavia viene ricambiato da un semplice sospiro frustrato.
<<smettila, sai che non è così>> esclamo dirigendomi verso la finestra che si affaccia sul centro di Firenze.
<<ho visto come la guardi Nicolò... non è da tutti>> queste parole sento come se smuovessero qualcosa dentro me.

E se avesse ragione? Cazzo ha fottutamente ragione e la cosa mi spaventa.
Non dovrei esserne felice? Perché invece mi sento solamente spaventato?
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Hey come state? Spero vada tutto bene. Nonostante la mia giornata sfiancante sono riuscita a pubblicare questo capitolo.
Cosa ne pensate? Spero vivamente che vi piaccia❤️‍🩹.
Ci vediamo presto col prossimo, vi voglio bene❤️‍🩹.
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