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~scusa se ti guardo andare via
E non ti dico niente
Ma cosa cambierebbe una bugia?
Lo sai che adesso non sento niente
Forse dovevo chiederti perché non vuoi più restare~
Migliore di Me, Marco Mengoni

Greta pov's:
Finalmente oggi sono tornata a scuola, per quanto mi sembra strano anche solo pensarlo.
Nicolò non si è fatto sentire ultimamente, ad eccezione delle volte in cui mi ha stesso come stessi.
Sono già seduta al mio solito banco con accanto il biondo, che a giudicare dal modo frenetico in cui tamburella le dita della mano sinistra sul tavolo, sembra piuttosto nervoso. Vorrei chiedergli cosa gli prende, ma non ho nemmeno il tempo di voltarmi verso di lui che il professore varca l'ingresso dell'aula e siamo tutti costretti ad alzarci.
Lo osservo per un momento notando la sua camicia a quadri leggermente spiegazzata sulle maniche.
Sistemo il mio quaderno sul banco aprendolo ad una pagina bianca, appuntandomi il titolo di questa lezione di letteratura, iniziando a scrivere le prime parole.
Il professore spiega, ma Nicolò non fa assolutamente niente e dal suo sguardo perso nel vuoto deduco che c'è qualcosa che non va e la sua gamba trema insistentemente sotto il banco.
Sembra assente e la sua mente è decisamente persa altrove.
Cosa ti prende Nicolò?
Il dolore si è di nuovo impossessato di te? Che cosa ti succede?
Sai che non voglio vederti così eppure adesso mi sembra come se avessi ristabilito tutte le barriere che insieme avevamo oltrepassato.

I minuti passano e la lezione finisce.
Nicolò si avvia a passo svelto fuori dall'aula senza nemmeno degnarmi di un saluto, facendo crescere la mia preoccupazione che mi so8mge ad avviarmi a lunghe falcate nel corridoio.
———
Ho appena ricevuto un messaggio da Nicolò che mi chiede di vederci in biblioteca, malgrado manchi un'altra ora alla fine della giornata.
Non mi ha rivolto la parola per tutto il giorno e non credo che sia un buon segno che adesso tutt'un tratto voglia vedermi.
Entro nella biblioteca, vuota come al solito e Nicolò è proprio nel mio reparto preferito, appoggiato contro la libreria con i suoi muscoli contratti.
La sua felpa larga gli sta davvero bene e gli permette di nascondere la mani nelle tasche.
Non so perchè mi voglia qui, ma il suo aspetto è così cupo che sto iniziando sul serio a preoccuparmi.
Il cuore mi batte forte nel petto, ma non ho il coraggio di interrompere il silenzio che ormai è parte integrante di noi.

Nicolò pov's:

"Non potrà mai innamorarsi di te, guardati!"
La sua maledetta voce continua a rimbombarmi nella testa.
La vedo, Greta è proprio davanti a me con i lineamenti così tesi da farmi sentire un vuoto profondo nello stomaco.
È qui, proprio come le ho chiesto.
<< tutto bene? Ho ricevuto il tuo messaggio...>> mi chiede cercando un contatto visivo con me.
<<no>> la mia voce non lascia trasparire nemmeno un briciolo di emozione. Il mio sguardo è basso e non ho il coraggio di spostarlo di lei.
<<in questi giorni ho pensato tanto, forse troppo, e mi sono reso conto che non posso continuare>> cerco di apparire il più calmo possibile, malgrado dentro di me avverto il panico mi sta divorando bruscamente come non mai.
<<a fare cosa?>> è confusa, ma la sua voce è così bassa che sembra quasi impaurita di rivolgermi parola.
Non avere paura di me Greta, ti prego, ci sono già io ad avere paura di me stesso.
<<non posso più stare con te>> la mia voce trema, ma il mio sguardo cede e si focalizza sul suo volto. Un fascio di dolore si impossessa dei suoi occhi, lo stesso che avevo promesso di non farle provare mai. Ho appena volato l'unica promessa che le avevo fatto.
<<cosa? Perchè?>> le sue iridi sono lucide e a stento riesce a trattenere le lacrime.
Cala il silenzio.
<<ti meriti una persona migliore di me al tuo fianco, mi hai visto bene? Come posso pensare che una persona così piena di luce come te, sia innamorata di un ragazzo che ormai i colori neanche li vede più?>> una lacrima cala sulla sua guancia, ma non ha il coraggio di dire niente.

Vederla così distrutta mi fa male, tanto, ma so che io non la merito. Non merita una persona che non riesce più a vedere nemmeno una briciola di luce attorno a sè.
Merita qualcuno che illumini le sue giornate ed io ho capito che purtroppo questa persona non sono io.
A lei però non importa ed è per questo che ha accettato più volte di sedersi sul fondo assieme a me rischiando di soffocare, ma io l'ho sempre cercata di riportare in superficie per permetterle almeno un minimo di respirare.

<<hai tentato di salvarmi, ma io ormai sono affondato nel mio mare, mi spiace>> Poggio per l'ultima volta le mie labbra sulla sua fronte, godendomi ogni istante di questo mio ultimo contatto con la sua pelle.
Lei non si scosta, ma non dice una parola. Sento le lacrime scorrere sulle sue guance.
Ho sempre saputo che i baci d'addio sono sempre i più dolorosi, ma non avevo idea di quanto vuoto potessero lasciare all'interno di due persone che si sono amate per davvero.
Perché sì io l'ho amata e continuerò ad amarla, ma lui ha ragione, lei non è fatta per stare con una persona come me.
Mi fa male lasciarla, ma non posso infliggerle altro del mio dolore a conoscenza che si merita qualcuno migliore di me, che possa permetterle di non affogare insieme a me.

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Ciao a tutti come state? Spero tutto bene.
Come vanno le vacanze? A me piuttosto bene, specialmente perchè sento di aver ritrovato quella serenità che per troppo mi è mancata❤️‍🩹.
Quali sono i vostri programmi per quest'estate?❤️‍🩹.
Ad ogni modo, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, vi voglio bene💛.
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