12

194 7 0
                                    

Oggi è lunedì.
La serata che ho passato con i miei amici è stata qualche giorno fa. 
Credo che il weekend sia passato troppo velocemente.

Sono nella biblioteca della scuola immersa tra gli scaffali. Non sto cercando niente di preciso, ma mi sto divertendo tantissimo.
Adoro sfogliare le pagine di carta che mi trasmettono tanta sicurezza ma allo stesso malinconia.

Quando ero piccola amavo leggere:
ha sempre rappresentato un punto di riferimento per me.
Tutt'ora leggo ogni tanto, ma purtroppo non più con la stessa frequenza pervia di tutti i miei impegni.

Inoltre adoro il silenzio che regna qui dentro. Non ci sono abituata, essendo che a casa mia c'è sempre rumore per qualche strana ragione.

Tutto il flusso di pensieri che mi scorre nella testa si ferma quando vedo Jacob appoggiato con la spalla ad uno scaffale che mi squadra dalla testa ai piedi.
Vedo che squdra il mio corpo con occhi che parlano da soli. La cosa mi mette molto a disagio essendo che ho sempre avuto insicurezze sul mio fisico.
Il mio cuore inizia a battere sempre più veloce.
Lo vedo avvicinarsi a me così io appoggio "Orgoglio e Pregiudizio" sul ripiano dello scaffale accanto a me, nonchè nel posto in cui l'ho trovato.
<<hey>> esclama con un sorriso malizioso. Cosa vuole? Non lo conosco nemmeno più di tanto questo tizio.
Non rispondo.
<<cosa leggi?>> mi chiede senza distogliere il suo sguardo da me.
<<niente che ti riguarda>> esclamo frustrata. Perché non se ne va via?
<<sei di cattivo umore? >>
Esclama cercando di trattenere una risata. Mi sfiora leggermente il braccio con le sue dita delicatamente. Non mi da fastidio.
Mi volto verso di lui essendo che fino ad adesso stavo guardando lo scaffale pieno di libri che stavo osservando prima che arrivasse. 
<<no>> Sorride. Perché sorride così maliziosamente?
Non so cosa voglia da me ma non ho intenzione di farmi rovinare questo momento così rilassante da uno come lui.
Fa un passo verso di me guardanomi negli occhi, anche se per via della sua notevole altezza è costretto ad abbassre leggermente la testa.
Se pensa che mi farò abbindolare da lui, ha decisamente preso di mira la persona sbagliata.
<<posso chiederti cosa vuoi? Praticamente non ti conosco
neanche!>>
La mia voce suona meno irritata di quanto vorrei e ciò mi mette a disagio.
<<niente e non è vero che non mi conosci sai? Ci siamo incontrati la settimana scorsa>> Il suo tono sarcastico mi innervosisce.
<< Stavo facendo un giro e ti ho vista entrare qui. Devo dire che ci sono posti migliori in cui venire, ma comunque...>> Continua mentre si avvicina di un altro passo e io indietreggio di nuovo, ma la sua mano riprende a sfiorarmi il braccio facendomi accelerare ancora di più il battito cardiaco. Continua a non darmi fastidio malgrado io voglia continuare a  sfogliare le pagine dei libri ancora per un po'.

Sento il mio viso avvampare più del dovuto e questo lo fa sorridere.
Intravedo un luccichio nei suoi occhi che mi fa indietreggiare ancora.
Sento come se ci fosse una barriera tra di noi fatta di mattoni che lui non è in grado di oltrepassare.
Si avvicina cancellando quasi del tutto la distanza che c'era tra di noi.

Vedo avvicinare il suo viso verso il mio orecchio. Sposta una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio e con le labbra a meno di un centimetro dal mio timpano esclama con una voce bassa e alquanto roca: << ci vediamo in giro>>
<<speriamo di no>>
Sorride divertito prima di allontanarsi. Le sue parole mi fanno rabbrividire.
Spero di non rincontrarlo tanto presto.
Mi fa un occhiolino prima di andarsene  in maniera sicura da questo corridoio.
Osservo la sua schiena.
La sua maglietta bianca è talmente aderente che delinea i suoi lineamenti ben definiti.
Rimango ferma dove sono a fissare il vuoto per qualche secondo.

Nicolò pov's:

Sono venuto in biblioteca a cercare un libro.
La Professoressa di un laboratorio pomeridiano che frequento ormai da un anno, ha detto che tutti noi dobbiamo avere una copia di "Orgoglio e Pregiudizio" perciò sono venuto qui a vedere se ne è rimasta una.
Vedo Jacob uscire da uno dei corridoi tra due scaffali che dovrebbero contenere i romanzi con un sorrisetto sul volto.
Vado verso gli scaffali da cui è appena uscito sperando di trovare il libro che sta cercando, ma la prima cosa che vedo è Greta.
Cosa ci fa quà con lui? Sento il sangue scorrermi in un tutto il corpo.
Non riesco neanche a capire perché la cosa mi urti tanto visto che è ovvio che lei non è la mia ragazza.
Sarò solo stressato, dopotutto non è un periodo facilissimo.
Inizio a cercare tra gli scaffali senza salutarla essendo che sta leggendo seduta su una poltroncina.
Inizio a leggere i vari dorsi finché non lo trovo: la sua copertina è azzurra e le sue condizioni sono ottime.
<<non sapevo ti piacesse leggere>>
Sento un colpo al cuore a sentire quella sua voce così delicata.
Sono ancora voltato verso lo scaffale perciò le sto dando le spalle.
Eppure ricordare che fino a un quarto d'ora fa era qui con Jacob mi fa sentire di nuovo tutta la rabbia che si stava man mano affievolendo.
Non so cosa ci sia tra loro, so solo che non sono dell'umore giusto per parlare di lei, non dopo quello che ho visto.
<<ho diverse doti>> esclamo accennando un piccolo sorriso andandomene senza neanche guardarla.

--------------------------------------------------------------
Hey come state?
Come sta andando la scuola?
Ecco il dodicesimo capitolo della mia storia. Cosa ne pensate? Se vi va lasciate una stellina e magari un commento♡! Ci vediamo al prossimo capitolo♡
-------------------------------------------------------------

What do you think about me?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora