Accendi un sogno e lascialo
bruciare in te.
-William ShakespeareIl fuoco è la prima luce del mondo.
Il fuoco illumina il giorno e lotta nelle tenebre della notte.
Il fuoco protegge e il fuoco brucia.
Tutto quello che può fare del bene può anche fare del male.
Ogni regno ha bisogno di quel calore, di luce o solo la morte rimarrebbe, camminando sul ghiaccio nella notte più lunga.
I Targaryen ebbero per secoli un solo compito come famiglia: proteggere quel fuoco e resistergli nel frattempo.
Ma nulla dura per sempre, si cambia, si perde più volte di quante se ne vince e lottare diviene non un dovere ma un bisogno.
Quello che i Targaryen avevano non erano solo capelli argentati e occhi viola, erano i draghi.
Potenti, fiere, possessive e imprevedibili creature.
Esse erano l'esempio perfetto di come ciò che è straordinario può anche far tremare un qualsiasi cuore.
I Targaryen, antica famiglia valiryana, erano gli unici a poter stare sul loro spinoso dorso, gli unici a tentare di domarli.
Erano guerrieri ma soprattutto erano sovrani d'interi regni, se non di tutti in quel folle mondo.
Leggende erano le loro avventure, le loro guerre sembravano quasi vissute da chi le conosceva, nei libri apparivano reali ma quanto può essere reale qualcosa che è vissuto da altri?
Mai abbastanza.
Ballarys Targaryen era la primogenita del Principe Viserys, le storie che parlavano di lei alludevano alla sua curiosità e alla sua pura bellezza.
Nel 102 CA era una giovane fanciulla di 10 anni, tutto quello che poteva fare era stare immersa in quei racconti.
Imparava con facilità, la sua mente era agile al contrario del suo corpo debole.
Pensare ai suoi antenati e a come avevano lottato col fuoco le dava speranza, forse l'aiutava a non pensare che la sua battaglia fosse con sé stessa.
Era molto malata.
La causa di tanta sofferenza non aveva ancora un nome, era un'epoca in cui poco si poteva comprendere del corpo.
I suoi sintomi erano incredibilmente peggiorati nel tempo.
Soffriva di anemia, ciò sempre pallida, stanca e facilmente affaticabile.
Era a continuo rischio d'infezioni, accompagnate dalla febbre. Anche solo un piccolo taglio significava un grande sanguinamento ed ematomi.
Era peggiorata negli ultimi mesi estivi, con sintomi come dolori alle ossa e alle articolazioni, perdita di appetito e di peso, emicranie e nausea.
Quella sua bellezza stava svanendo ed era il motivo principale per cui suo padre ormai era disperato. Non era più sé stessa.
Noi abbiamo un nome per tale malattia, ovvero Leucemia Acuta e forse anche una giusta cura.
Ma allora niente poteva salvarla.
Sua madre Aemma Arryn, moglie e cugina del padre, rimaneva notte e giorno al suo capezzale, mentre la piccola Rhaenyra giocava sul pavimento della stanza.
Rhanerya aveva solo quattro anni, poco comprendeva e questo perché la maggiore non smetteva mai di rassicurarla.
Era lei che era destinata a morire ma si comportava come se non riguardasse altri.
Eppure la disperazione e il cuore infranto di quella famiglia significava che erano pronti a tutto pur di salvarla.
Erano comunque guerrieri, non si sarebbero arresi alla morte.
Quel giorno molti le avevano fatto visita ed ella aveva solo stretto uno dei libri che parlava del primo cavalca-draghi, ovvero Aerion.
Sembrava un addio e odiava gli addii, questo la faceva arrabbiare e la rabbia era sua amica.
C'era una sola possibilità di salvarla ed era molto più che folle, era estrema.<<Mi spiace, bambina mia. La tristezza di Lord Corlys ha contagiato anche me>>disse la donna, riferendosi al marito della parente.
Ella alzò le piccole spalle, guardando la madre. Erano molto differenti ma le aveva insegnato ad essere migliore, non la migliore<<Non chiedermi perdono, mamma. Sto andando via, puoi piangere>>
<<Tu non lo farai, giusto?>>parlò il padre, seduto sul suo materasso di piume.
Lei e Viserys potevano apparire molto simili ma non lo erano, questo significava che parevano completarsi. Erano legati in un modo viscerale, era la sua figlia preferita.
Egli era buono, saggio e forse il suo cuore era troppo debole per il futuro che avrebbe avuto ma tutto quello che gli bastava era la sua famiglia.
Sperava solo in un erede maschio.
Bellarys e Rhanerya erano femmine, certo, ma erano comunque amate.
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𝐓𝐡𝐞 𝐖𝐡𝐢𝐭𝐞 𝐓𝐚𝐦𝐞𝐫 - 𝐇𝐎𝐓𝐃
RandomLa Domatrice Bianca - House Of The Dragon. Il fuoco illumina le tenebre, forgia le più forti lame e brucia chi non è degno. Ma per Bellarys Targaryen, il fuoco, è ciò che ha nelle vene. Il suo nome proviene da un'antica parola valyriana, Bellator, o...